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Le mascotte dei parchi divertimento invadono Roma. Flash mob per le riaperture

I gestori e i dipendenti dei parchi divertimento e a tema sono scesi in piazza con le proprie mascotte per una protesta colorata. Obiettivo: anticipare la riapertura delle strutture: «1° luglio troppo lontano»

 
11 maggio 2021 | 15:20

Le mascotte dei parchi divertimento invadono Roma. Flash mob per le riaperture

I gestori e i dipendenti dei parchi divertimento e a tema sono scesi in piazza con le proprie mascotte per una protesta colorata. Obiettivo: anticipare la riapertura delle strutture: «1° luglio troppo lontano»

11 maggio 2021 | 15:20
 

Un'invasione di pupazzi colorati ha raggiunto Piazza del Popolo a Roma. Si tratta del flash mob messo in atto dai gestori e dai lavoratori dei parchi tematici e di divertimento italiani. Obiettivo della manifestazione, chiedere la riapertura delle strutture così da non vedere sfumate le possibilità di ripresa legate al ritorno dei flussi turistici estivi. A rischio, infatti, c'è un settore che nel 2019 ha generato un giro d'affari superiore ai 400 milioni di euro e occupato 25mila dipendenti diretti.

Flash mob dei gestori e dei dipendenti dei parchi divertimento. In gioco un indotto da due miliardi di euro Parchi divertimento invadono Roma Flash mob per le riaperture
Flash mob dei gestori e dei dipendenti dei parchi divertimento. In gioco un indotto da due miliardi di euro


Ripartenza l'1 luglio? «Troppo tardi»

«La cultura è anche Pompei ma non solo. Ci sono tante forme di cultura ognuna adatta alle occasioni e alle persone». «Siamo stati trattati come i peggiori degli untori, chiediamo un maggior rispetto per tutto il comparto che da aprile non ha alcun sostegno». Questo il tenore delle rivendicazioni raccolte dal video di LaPresse. Ad oggi, secondo il calendario delle riaperture stilato dal Governo guidato da Mario Draghi, i parchi divertimento potranno riaprire solo dal primo luglio in poi. Troppo tardi per gli operatori che rischiano di perdere la stagione più ricca, quella estiva, dell'anno. Non soprende quindi che l'hashtag ufficiale della manifestazione sia stato #NO1Luglio (mutuato dall'omonima petizione per chiedere la riapertura delle strutture che ha già raccolto migliaia di firme).

Dal Governo messaggi contraddittori

In piazza del Popolo a Roma, tra musica palloncini, hanno sfilato le mascotte dei protagonisti del comparto: i parchi del gruppo Costa Edutainment, Leolandia, MagicLand, Mirabilandia, Zoomarine, Gardaland e molti altri ancora. Giuseppe Ira, presidente dell'Associazione parchi permanenti italiani e di Leolandia (Bergamo): «Il Governo sta giocando con il futuro di migliaia di lavoratori, molti dei quali sono stagionali e dal 30 aprile hanno perso ogni sussidio. Le istituzioni non possono continuare a ignorarci. Chiediamo di poter aprire prima, come avviene all'estero e come sarebbe logico dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi riferite all'invito ai turisti stranieri di tornare in Italia a partire dal 15 maggio».

Nessun ristoro negli ultimi 14 mesi

L'Associazione parchi permanenti italiani ha ricordato inoltre che, in 14 mesi di crisi, «le aziende del settore non hanno ricevuto ristori e finanziamenti, nonostante gli ingenti costi fissi». Il settore è composto da circa 230 strutture tra parchi a tema, faunistici, avventura e acquatici. Nel 2019 ha generato un giro d'affari superiore ai 400 milioni di euro e 25.000 posti di lavoro diretti (tra occupati fissi e stagionali). Cifre che salgono rispettivamente a 2 miliardi di euro e 60.000 addetti considerando l'indotto composto da hotel, ristorazione, merchandising, manutenzioni e altri servizi collaterali. Nel 2020 il 20% dei parchi ha rinunciato completamente all'apertura, 5 parchi italiani sono passati sotto il controllo di fondi di investimento stranieri e si sono persi 10mila posti di lavoro stagionali.


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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