Buone notizie per gli alberghi e le strutture ricettive in generale. È in arrivo un fondo da 1 miliardo e 380 milioni per rimettere in moto la macchina del turismo. È FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo) promosso dal ministero del Turismo insieme a Invitalia e presentato in una conferenza, oggi 25 gennaio. Il fondo si rivolge, in particolare, ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all'aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale. Gli interventi previsti spaziano dalla riqualificazione energetica a quella antisismica e rimozione delle barriere architettoniche passando per restauro, risanamento, digitalizzazione ma anche acquisto di arredi o realizzazione di piscine termali.
Misura senza precedenti
«Oggi noi mettiamo a disposizione una misura che non ha precedenti. Una parte delle risorse saranno a fondo perduto e 600 milioni verranno messi a disposizione con un fondo rotativo e bancario» ha dichiarato il ministro del Turismo Daniela Santanchè - Il problema non è il denaro ma l’esecution, abbiamo una scadenza entro il 31/12/2025. Bisogna fare le cose velocemente perché la categoria del tempo per chi fa impresa non è secondaria ed è per questo che vogliamo che questa iniziativa sia efficiente ma anche efficace».
L’obiettivo: superare i numeri della pre-pandemia
«La sfida è superare i dati sul turismo della prepandemia, abbiamo avuto quest’anno 338 milioni di turisti italiani e stranieri nella nostra nazione - aggiunge Santanchè - Ma ancora di più la formazione. Ritengo che questo settore possa dare più occupazione, perché è il settore più in crescita con una componente umana che non è possibile automatizzare. Come la professione dei cuochi, 20-30 anni fa non erano figure richieste mentre oggi sono delle star». Ai giovani «dico che questo settore può dare veramente occupazione e consentire quell’ascensore sociale che i nostri genitori volevano per noi».
Sul tavolo anche la questione Appennini
Il ministro al turismo ha anche annunciato che tra 10 giorni ci sarà una riconvocazione del tavolo al ministero per la questione “Appennini”.
Favorire il salto di qualità delle strutture ricettive
Il fondo FRI-Tur promosso dal Ministero del turismo insieme a Invitalia «è una grande sfida che mira a sostenere non solo le imprese del settore ma tutta la filiera che lo accompagna come gli stabilimenti balneari, parchi tematici e termali. Tutto questo viene fatto per rafforzare la competitività del sistema delle imprese nel programma di investimento con particolare riguardo all’efficientamento energetico - dichiara il responsabile Area Innovazione di Invitalia Luigi Gallo - È una quantità di risorse significativa, ci auguriamo che sia una leva utilissima per assicurare un sostegno al settore delle imprese del comparto turistico».
A chi si rivolge
Come dicevamo, con una dotazione di 1 miliardo e 380 milioni euro, con la pubblicazione della piattaforma parte il 30 gennaio 2023 il nuovo incentivo per favorire un salto di qualità delle strutture ricettive italiane.
L’incentivo, Misura M1C3 investimento 4.2.5 del Pnrr, è previsto nell’ambito del sistema di fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche, di titolarità del Ministero del turismo.
Si rivolge, tra gli altri, a
- alberghi,
- agriturismi,
- stabilimenti balneari e termali,
- strutture ricettive all’aria aperta,
- porti turistici,
- imprese del settore fieristico e congressuale.
Per cosa si può chiedere
Sono richiesti investimenti medio-grandi, compresi tra 500mila e 10 milioni di euro, che puntano:
- sulla sostenibilità
- sulla digitalizzazione
- in particolare sulla riqualificazione energetica e antisismica.
Altri interventi agevolabili sono:
- eliminazione delle barriere architettoniche,
- manutenzione straordinaria,
- realizzazione di piscine termali,
- acquisto o rinnovo di arredi.
Due le forme di agevolazione
Due le forme di agevolazione:
- contributo diretto alla spesa, concesso dal Ministero del Turismo,
- e un finanziamento agevolato, concesso da Cassa Depositi e Prestiti.
Entrambe le agevolazioni verranno concesse sulla base della valutazione dei progetti affidata a Invitalia.
Al finanziamento agevolato dovrà essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca che aderisce all’apposita convenzione firmata da Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti.
Piattaforma al via dal 30 gennaio
Si prevede, pertanto, un ulteriore apporto di 600 milioni di euro da parte del mondo bancario, pari alla somma stanziata per il finanziamento agevolato concesso da Cassa Depositi e Prestiti, che porta la dotazione complessiva della misura a quasi 1,4 miliardi di euro. Già dal 30 gennaio sarà aperta la piattaforma web sulla quale le imprese potranno scaricare la documentazione. La domanda potrà essere presentata online sul sito di Invitalia dal 1° marzo 2023.
Confindustria Alberghi: «Bene il bando FRI-Tur»
«Con l’operatività del FRI-Tur abbiamo aggiunto un tassello importante per la riqualificazione dell’offerta» dichiara Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Dopo la pandemia, il conflitto e la crisi energetica c’è il rischio che le aziende rallentino le attività sugli investimenti. Questa misura, promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia con la partecipazione di ABI e CDP, rappresenta un importante supporto alle imprese per posizionare il prodotto in linea con il mercato e a mantenere alto il livello rispetto ai competitor internazionali. È importante che Governo e Istituzioni continuino a sostenere il comparto e speriamo si possa intervenire anche sulla rimodulazione delle risorse del PNRR per il turismo che al momento sono molto inferiori rispetto alle reali esigenze del settore» conclude la Presidente Colaiacovo.
Fonte: Italpress
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Alberto Lupini
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