Nutriscore, la lotta della Bellanova Si tratta con Spagna e Romania
Il Ministro ha incontrato gli omologhi spagnoli e romeni per ribadire quanto l'etichetta a semaforo non sia conforme alle norme della sana alimentazione e quanto sia dannosa per le eccellenze italiane
29 luglio 2020 | 12:05
Il ministro per le Politiche agricole Teresa Bellanova prosegue nella sua battaglia in difesa dei prodotti enogastronomici italiani. La partita si gioca soprattutto sulla tanto discussa etichetta nutriscore, che l’Europa spinge per apporre ai prodotti sugli scaffali, mentre l’Italia si oppone. Il motivo è semplice: buona parte delle eccellenze made in Italy risultano “da semaforo rosso” quando invece sono consigliate dagli esperti per seguire una sana alimentazione.
«L’Italia - ha detto Bellanova - resta contraria al Nutriscore e a un approccio semplicistico di etichettatura nutrizionale. È un tema fondamentale e complesso e per questo bisogna approfondire la questione in vista di una possibile proposta legislativa della Commissione europea. Noi tutti vogliamo contribuire a promuovere stili alimentari sani, ma è necessario un ventaglio ampio di azioni e la promozione di conoscenze più approfondite in materia alimentare: non può essere raggiunto apponendo un colore su un prodotto e distinguendo tra buoni e cattivi».
Il Ministro ne ha parlato con il ministro dell’Agricoltura spagnolo, Luis Planas (la Spagna potrebbe utilizzare l’etichetta a inizio 2021) e con il Ministro rumeno Nechita-Adrian Oros. Dunque, convinto “no” dell’Italia al Nutriscore, stigmatizzato, oltre che dal nostro Paese, da tutte le associazioni europee riunite nel Copa Cogeca. «Non possiamo pensare che vengano marchiati con il bollino rosso prodotti importanti per le diete tradizionali, come ad esempio, nel nostro caso, l’olio extravergine d’oliva, un pilastro della Dieta mediterranea: i prodotti Dop e Igp devono essere esclusi dalle future norme UE. È inaccettabile pensare che un grande prodotto Dop che porta nel mondo il marchio della qualità europea poi sia classificato con un bollino rosso».
«Il sistema di etichettatura Nutriscore - dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - non rende un buon servizio ai consumatori e penalizza, senza solide basi scientifiche, i prodotti agroalimentari italiani e la dieta mediterranea Apprezziamo, quindi, le iniziative assunte dalla ministra Teresa Bellanova per avviare un coordinamento tecnico a livello europeo sul tema della corretta informazione a fini nutrizionali».
Confagricoltura ricorda che il sistema Nutriscore classifica i prodotti destinati all’alimentazione sulla base dei contenuti di sale, grassi e zuccheri senza riferimenti alle quantità normalmente consumate e al regime alimentare. Da qui l’ingiusta penalizzazione nei confronti delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare: dai formaggi all’olio d’oliva.
L'Italia combatte l'etichetta a semaforo
«L’Italia - ha detto Bellanova - resta contraria al Nutriscore e a un approccio semplicistico di etichettatura nutrizionale. È un tema fondamentale e complesso e per questo bisogna approfondire la questione in vista di una possibile proposta legislativa della Commissione europea. Noi tutti vogliamo contribuire a promuovere stili alimentari sani, ma è necessario un ventaglio ampio di azioni e la promozione di conoscenze più approfondite in materia alimentare: non può essere raggiunto apponendo un colore su un prodotto e distinguendo tra buoni e cattivi».
Il Ministro ne ha parlato con il ministro dell’Agricoltura spagnolo, Luis Planas (la Spagna potrebbe utilizzare l’etichetta a inizio 2021) e con il Ministro rumeno Nechita-Adrian Oros. Dunque, convinto “no” dell’Italia al Nutriscore, stigmatizzato, oltre che dal nostro Paese, da tutte le associazioni europee riunite nel Copa Cogeca. «Non possiamo pensare che vengano marchiati con il bollino rosso prodotti importanti per le diete tradizionali, come ad esempio, nel nostro caso, l’olio extravergine d’oliva, un pilastro della Dieta mediterranea: i prodotti Dop e Igp devono essere esclusi dalle future norme UE. È inaccettabile pensare che un grande prodotto Dop che porta nel mondo il marchio della qualità europea poi sia classificato con un bollino rosso».
«Il sistema di etichettatura Nutriscore - dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti - non rende un buon servizio ai consumatori e penalizza, senza solide basi scientifiche, i prodotti agroalimentari italiani e la dieta mediterranea Apprezziamo, quindi, le iniziative assunte dalla ministra Teresa Bellanova per avviare un coordinamento tecnico a livello europeo sul tema della corretta informazione a fini nutrizionali».
Confagricoltura ricorda che il sistema Nutriscore classifica i prodotti destinati all’alimentazione sulla base dei contenuti di sale, grassi e zuccheri senza riferimenti alle quantità normalmente consumate e al regime alimentare. Da qui l’ingiusta penalizzazione nei confronti delle eccellenze del Made in Italy agroalimentare: dai formaggi all’olio d’oliva.
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Alberto Lupini
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