Nuovo Codice Appalti, Anir lancia l'allarme: ristorazione collettiva a rischio

Anir Confindustria denuncia le disparità introdotte nel correttivo al Codice degli Appalti, che penalizzano servizi come la ristorazione collettiva e mettono in discussione la sostenibilità delle mense di scuole e ospedali

28 dicembre 2024 | 16:13

Le recenti modifiche al Codice degli Appalti hanno scatenato una forte opposizione da parte di Anir Confindustria, che rappresenta il settore della ristorazione collettiva. Il presidente Massimo Piacenti ha definito la disparità di trattamento tra lavori e servizi un grave errore, mettendo in discussione la sostenibilità economica di servizi essenziali come mense scolastiche, ospedaliere e militari.

Ristorazione collettiva e Codice Appalti: una disparità che penalizza i servizi essenziali

Nel nuovo correttivo, la soglia per la revisione dei prezzi è stata abbassata dal 5% al 3% per i lavori, con un riconoscimento del 90% dei costi sopraggiunti. Per i servizi, invece, resta al 5%, con un riconoscimento limitato all’80% e solo sulla cifra eccedente. La decisione di eliminare la revisione ordinaria per i contratti di servizi a lunga durata, sostenuta da Consiglio di Stato e Consiglio dei Ministri, è stata percepita come un vero e proprio “blitz di fine anno”, vanificando anni di confronti e accordi.

Secondo Piacenti, queste misure colpiscono un settore già gravato da politiche di tagli agli appalti pubblici, creando difficoltà economiche per le imprese e ripercuotendosi negativamente sui lavoratori, in gran parte donne. «Un contratto collettivo nazionale pensato per contesti diversi non può rispondere alle esigenze specifiche di un settore cruciale come il nostro», ha affermato il presidente.

Ristorazione collettiva, un pilastro del welfare

La ristorazione collettiva rappresenta una componente fondamentale del welfare nazionale, fornendo pasti di qualità a scuole, ospedali e altre istituzioni cruciali. Nonostante il suo ruolo strategico, questo settore appare sottovalutato dalle Istituzioni, che non ne riconoscono appieno la complessità e l’importanza.

Anir Confindustria chiede al Governo di intervenire urgentemente per rivedere il correttivo prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. La proposta è di applicare lo stesso criterio previsto per i lavori, mantenendo una revisione dei prezzi obbligatoria per i contratti pluriennali di servizi continuativi. «Solo così sarà possibile preservare la qualità e la continuità dei servizi essenziali, sostenendo le imprese e i lavoratori», ha dichiarato Piacenti. Anir sottolinea inoltre che l’impatto economico di queste misure sulle finanze pubbliche sarebbe minimo, mentre le regole dovrebbero favorire sviluppo e innovazione, non ostacolare i settori strategici del Paese. Di fronte all’inerzia delle Istituzioni, Anir Confindustria non esclude la possibilità di una mobilitazione unitaria di tutto il mondo dei servizi. «Non possiamo permettere che decisioni miopi compromettano la sostenibilità di servizi fondamentali per il benessere della comunità», ha concluso Piacenti.

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Alberto Lupini


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