Non solo Halloween: per Ognissanti tornano i “dolci dei morti”
I dolci più comuni e diffusi nel territorio italiano sono le fave dei morti, le ossa dei morti e il pane dei morti, ma esistono anche altre preparazioni meno diffuse o comunque più prettamente legate alle usanze regionali
Con l’avvicinarsi di Halloween, la tradizione culinaria italiana si risveglia, mescolando ricette antiche e sapori moderni. Mentre i bambini si preparano a bussare alle porte per il classico “dolcetto o scherzetto”, gli adulti si dedicano a una vasta gamma di dolci tipici, che rappresentano l’essenza della celebrazione dei defunti in tutta Italia riscoprendo le delizie che arricchiscono le tavole italiane per Ognissanti e il Giorno dei Morti, con un occhio particolare ai dolci che raccontano storie e tradizioni regionali.
Dolci dei morti, il ritorno dei dolci tradizionali
I dolci dei morti sono preparati per commemorare i defunti, un rito che risale al 610 d.C. e si basa sulla credenza che, durante la notte tra il 1 e il 2 novembre, le anime tornino a visitare i propri cari. Questi dolci non sono solo una questione di sapore, ma un’offerta simbolica dai vivi ai morti, fatta di ingredienti semplici come farina, uova e zucchero, talvolta arricchiti con frutta secca, marmellate e cioccolato. Tra i più celebri, troviamo le fave dei morti, deliziosi pasticcini di mandorle, disponibili in diverse varianti nelle varie regioni.
Le fave dei morti, ovali e piatte, si presentano cosparse di zucchero a velo. Questi pasticcini, simili agli amaretti ma con una consistenza più morbida, sono popolari in Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche e Umbria. Ogni regione ha la sua ricetta e i suoi segreti, ma il loro fascino è indiscutibile. In Veneto e Friuli, troverete le favette dei morti, varianti colorate che possono essere marroni, panna o rosa, croccanti o morbide a seconda della preparazione. Qui, i dolci diventano una vera e propria festa per gli occhi, oltre che per il palato.
Dolci dei morti, le tradizioni al Nord
Le ossa dei morti sono un’altra delizia tradizionale. In Lombardia e Piemonte, questi biscotti duri a base di mandorle e albume d’uovo rappresentano una vera chicca per i palati più esigenti. In Emilia-Romagna, la loro versione è fatta di pasta frolla e ricoperta di glassa di zucchero o cioccolato, mentre in Toscana, la consistenza friabile e la forma rotonda li rendono irresistibili.
In Veneto, gli zaleti sono biscotti secchi a base di farina di mais, perfetti per chi ama i sapori rustici. Questi dolci non mancano mai durante le celebrazioni, e si sposano bene con un buon bicchiere di vino dolce. La piada dei morti è un dolce tradizionale romagnolo tipico della zona di Rimini e Cesena, preparato in occasione della Commemorazione dei Defunti. Questa focaccia dolce è arricchita con frutta secca come noci, pinoli e uvetta e profumata con anice. Col tempo la sua diffusione si sta allargando anche al Nord, tanto che a Pizzighettone (Cr), la Pasticceria Santi - che la produce solo in questo periodo dell’anno - la propone anche con abbinamenti salati.
Dolci dei morti, le tradizioni al Centro-Sud
In Sicilia, la tradizione dei dolci per la festa dei morti è particolarmente ricca e variegata. Il cannistru, un cesto di dolci tipici, è il cuore della celebrazione. Qui, tra i panini dolci a forma di mani intrecciate e le dita di apostolo in marzapane, ci sono anche i pupi di zucchero, statuette colorate che rappresentano gli antenati. Non dimentichiamo la frutta di martorana, un marzapane colorato che imita la frutta fresca, per un effetto davvero scenografico.
La Puglia vanta dolci unici come le fanfullicchie, bastoncini di zucchero attorcigliati che aggiungono un tocco di dolcezza alle celebrazioni. Qui troviamo anche la colva, un dolce tradizionale fatto con grano, uva sultanina, mandorle e zucchero, perfetto per accompagnare le celebrazioni con gusto. In Campania, la tradizione prevede la preparazione del torrone dei morti, un dolce che combina cacao, nocciole e frutta candita. Questo torrone, che fa parte delle celebrazioni, non è solo un dolce ma un vero simbolo di abbondanza e ricchezza. In Umbria, gli stinchetti dei morti sono dolcetti leggeri preparati con albume, mandorle, zucchero e cacao. Questi piccoli morsi di dolcezza sono perfetti per accompagnare il caffè e rendere omaggio ai defunti.
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Alberto Lupini
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