Morto Marcello Mutti, l'uomo che ha reso iconica la passata in bottiglia di vetro

È morto a 83 lo storico imprenditore della celebre azienda di passata di pomodoro. Sua l’intuizione di usare bottiglie di vetro, simbolo di qualità e trasparenza. Il figlio Francesco: «Ci lascia un'eredità esemplare»

12 ottobre 2024 | 09:26

Aveva 83 anni e ha segnato la storia di una delle aziende più iconiche d’Italia: la Mutti, leader nella lavorazione del pomodoro. Marcello Mutti, conosciuto da tutti come il "Signor Mutti", si è spento nella sua casa di Parma, circondato dall’affetto della sua famiglia: la moglie Angelita, sposata nel 1966, e il figlio Francesco, oggi amministratore delegato dell'azienda.

Marcello Mutti: l'eredità di una visione imprenditoriale

Marcello Mutti lascia dietro di sé un'eredità fatta di passione, dedizione e innovazione. Entrato giovanissimo nell’azienda di famiglia, ha contribuito in modo decisivo alla trasformazione della Mutti in una realtà all’avanguardia. La sua intuizione più celebre? Far vedere la passata di pomodoro. Fu proprio lui, infatti, a volere l’introduzione delle bottiglie di vetro, che permettevano ai consumatori di vedere il prodotto. Una scelta che non riguardava solo il marketing, ma anche la qualità e la trasparenza, elementi che Mutti ha sempre messo al centro della sua filosofia aziendale.

Marcello Mutti: un leader dal volto umano

Negli anni, Marcello Mutti è diventato per molti un esempio di leadership etica e attenta al benessere dei dipendenti. È ricordato come una persona elegante, raffinata, capace di mantenere sempre un tocco di ironia e umanità, anche nelle sfide più dure. I lavoratori, soprattutto quelli che hanno iniziato nelle "campagne" estive di lavorazione del pomodoro, raccontano di un imprenditore presente, capace di ascoltare e rispettare il contributo di ogni singolo individuo. Questo approccio ha rafforzato il legame tra azienda e comunità, rendendo i dipendenti parte di una grande famiglia.

Mutti, un'azienda radicata nel Made in Italy

Sotto la guida di Marcello, la Mutti ha saputo crescere e innovare, diventando un simbolo del Made in Italy. Negli anni, l’azienda parmense ha ottenuto numerosi riconoscimenti per i suoi metodi di produzione sostenibili e per la qualità del prodotto, sempre rispettando la tradizione e il legame con il territorio. Una filosofia che prosegue oggi sotto la direzione del figlio Francesco, a cui Marcello ha passato le redini nel 1994, ma senza mai allontanarsi troppo dall’azienda che ha contribuito a rendere grande.

Marcello Mutti, l'addio nella casa di famiglia

Marcello Mutti è morto nella casa in cui era nato nel 1940. Il figlio Francesco ha voluto ricordare il padre con parole di grande affetto, come riporta il Corriere della Sera: «Ci lascia un'eredità esemplare: la passione per il proprio lavoro e il rispetto per le persone». Una frase che racchiude l’essenza di un uomo che ha dedicato la vita al proprio mestiere, senza mai perdere di vista i valori umani.

«Ci lascia un esempio di determinazione, innovazione e dedizione - ha detto il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida - Un imprenditore capace di creare una straordinaria storia di impresa familiare italiana, contribuendo a posizionare la nostra Nazione tra i protagonisti del settore agroalimentare. Il Made in Italy deve a visionari come Marcello Mutti il prestigio che il nostro sistema economico ha conquistato a livello globale. Grazie per il contributo che ha dato al nostro Paese e per ciò che la sua azienda rappresenta oggi e rappresenterà in futuro in un mercato che fa dell’Italia un simbolo di qualità».

La comunità parmense e tutto il settore agroalimentare italiano perdono una figura storica, ma la sua visione continua a vivere attraverso l’azienda che porta il suo nome, e attraverso l’esempio che ha lasciato a chi ha avuto il privilegio di lavorare al suo fianco.

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Alberto Lupini


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