La Milano che sa rinascere ancora una volta non si smentisce. E da segnali concreti di ripartenza. E che segnali. Da una parte la Galleria Vittorio Emanuele è pronta a rifarsi il look, dall’ex Albergo Diurno alle terrazze. Dall’altra in Corso Como arriva un nuovo, lussuoso, hotel con in cucina Enrico Bartolini, il cuoco più stellato d’Italia (e quarto nella classifica mondiale).
La Giunta ha approvato sette progetti in Galleria
Sette i progetti in GalleriaPer quanto riguarda la Galleria sono
sette i
progetti contenuti in una delibera approvata dalla Giunta con le linee di indirizzo per l’utilizzo di quei locali ancora poco sfruttati. Il primo: un
teatro-
cabaret sotto il ristorante Savini, ma solo quando l’emergenza sanitaria e la crisi economica lo renderà possibile.
Quest’area spettacoli, in parte già del ristorante, in parte ceduta dalla libreria Feltrinelli, è assegnata direttamente (cioè senza bando pubblico) dal Comune al Savini. Il secondo: un nuovo
Urban Center denominato “Milano per tutti’’ all’interno degli spazi della libreria Feltrinelli.
Il terzo progetto proposto all’amministrazione punta a riaprire al pubblico la storica
Sala dell’Orologio (con i suoi pavimenti originali in seminato alla veneziana e la centrale di regolazione degli orologi pubblici datata 1932) e la
terrazza panoramica sul tetto della Galleria, oltre alla high line pedonale, con la creazione di un ascensore panoramico. Un investimento per il privato di un milione di euro. Base d’asta per l’affitto: 490 mila euro annui.
Il quarto progetto riguarda la realizzazione di un
centro bellezza all’interno dell’ex
Albergo Diurno Cobianchi. La quinta, sesta e settima proposta sottoposte al Comune, invece, prevedono l’uso di spazi ai piani alti o sotterranei, tra via Pellico 1-2 e 6 e Piazza Duomo 19 e 21, per realizzare camere di
hotel e
spazi logistici.
Dalla Galleria a Corso Como con il nuovo hotel Milano Verticale.Tra via De Cristoforis e via Rosales, nel distretto di Porta Nuova – Garibaldi –
Corso Como, nascerà invece
Milano Verticale, il nuovo
hotel 4 stelle superior del
Gruppo Una.
L’hotel avrà 173 camere distribuite su 12 piani, coronati da un rooftop di 530 mq, cui si aggiungono 4 Penthouse Suite, attici e superattici dotati di ampie
terrazze panoramiche con
piscine jacuzzi. La vista spazia sullo
skyline di Milano e sull’arco alpino.
A curare la ristrutturazione dell’edificio preesistente è stato lo studio Asti Architetti, che ha ripensato anche lo spazio urbano circostante. Mentre lo studio Vudafieri-Saverino Partners si è occupato di disegnare interni e landscape sulla base di uno scambio costante con gli spazi all’aperto e il verde, protagonista nel grande giardino interno ispirato ai giardini nascosti della tradizione milanese, ma anche nello spazio antistante l’hotel, grazie alla riprogettazione di via Rosales, per farne un luogo di continuità tra spazio pubblico e privato.
Enrico Bartolini
Tra gli obiettivi la volontà di fare di Milano Verticale una destinazione “
food&beverage”. Tanto che l’hotel, che aprirà al pubblico nel mese di aprile, ospiterà due formule di
ristorazione, più un
bar affacciato sul giardino interno.
E sarà
Enrico Bartolini a firmare la ristorazione dell’hotel, ampliando il portfolio delle attività gestite in città, che già conta il fiore all’occhiello dei ristoranti del
gruppo Bartolini, la tavola tristellata all’interno del Mudec di Milano. D’altronde oltre a essere il cuoco più stellato in Italia Bartolini ha già ampiamente dimostrato di avere un proficuo rapporto con l’hôtellerie.
Bartolini gestisce, infatti, tra gli altri, anche il ristorante Poggio Rosso a Borgo San Felice (Toscana) e la Locanda del Sant’Uffizio in Monferrato, entrambi all’interno di esclusive strutture alberghiere (poi ci sono il Glam di Venezia, il Casual a Bergamo, i due ristoranti a Hong Kong, Spiga e Fiamma).