La metà delle persone che visitano un mercatino di Natale lo fa per il cibo
Da una ricerca condotta da AstraRicerche è emerso come il 49% di chi visita i mercatini di Natale sia mosso dalla possibilità di assaporare specialità e cibi tipici locali. Ma quali sono i prodotti più diffusi dei mercatini?
Mancano ancora 40 giorni al Natale, ma ormai tutta Italia sta ultimando i preparativi per l'avvicinamento al 25 dicembre. Come ogni anno, in varie parti d'Italia, non possono mancare i mercatini di Natale: da Nord a Sud del Paese sono tante le zone, le città, i piccoli paesi e borghi che si animano di questa tradizione stagionale. Da una recente ricerca condotta da AstraRicerche e commissionata dal "Magico Paese di Natale", manifestazione europea diffusa nel territorio delle Langhe-Roero e Monferrato e in programma dall'11 novembre al 17 dicembre nei paesi di Govone, Asti e San Damiano d'Asti in Piemonte, è emerso come buona parte di chi visita i mercatini lo fa per motivazioni legate al cibo.
La gente sceglie i mercatini di Natale (anche) per il cibo
La possibilità di assaporare specialità tipiche locali è un fattore importante che muove le preferenze dei visitatori. Dalla ricerca emerge come il 49% degli intervistati sia spinto a visitare i mercatini di Natale per la possibilità di assaggiare cibi tipici, a seguire c'è l'opportunità di acquistare prodotti artigianali (34%) e per poter parlare con i piccoli produttori di cibo e oggettistica (17%).
Tra le ragioni principali, ovviamente, c'è però quella legata al godersi l'atmosfera natalizia che solo i mercatini sanno emanare.
I cibi più tipici dei mercatini di Natale
Detto ciò, quindi, quali sono i cibi più tipici dei mercatini di Natale. Quali alcune delle specialità più diffuse tra le bancarelle che a breve inizieranno ad animare buona parte d'Italia? Si tratta, chiaramente, di specialità locali, legate al territorio di appartenenza.
Si va dal bombardino, particolarmente diffuso nelle zone di montagna, ai wurstel specialmente nelle Regioni del Nord e più germanofone. Immancabili le stelle di neve, biscottini speziati alla cannella e a base di mandorle, così come i tozzetti (in particolar modo nel Centro Italia) e il vin brulè, magari accompagnato dalle più classiche caldarroste. Come dimenticare poi, tornando al Nord ma ormai diffuso anche altrove, lo strudel, così come gli arrosticini tipici dell'Abruzzo ormai si trovano in pianta stabile in molte Regioni del Centro. Il panpepato, dolce a base di cioccolato e nocciole, regna tra Lazio e Umbria (a Terni è a marchio Igp), mentre tra Puglia e Basilicata troviamo le pettole: palline di lievito fritte e farcite con pezzi di salumi o formaggio.
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Alberto Lupini
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