Il sistema agro-alimentare si è confermato uno dei punti di forza dell’Italia e dell’Unione Europea sia durante la pandemia, sia durante questa drammatica fase indotta dall’aggressione della Federazione Russa alla indipendenza dell’Ucraina. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente della Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana, Massimiliano Giansanti, in occasione dell’Assemblea annuale.
Per il capo dello Stato, «Il tema della sicurezza alimentare e dell’apporto che dall’Europa viene alle esigenze di approvvigionamento di altri Paesi, evitando rischi di penuria e carestie, costituisce un fondamentale contributo alla stabilità internazionale e alla cooperazione pacifica tra i popoli, elemento che rafforza il valore della reciproca interdipendenza, rilevante, ad esempio, in tema di importazione dei fertilizzanti».
Sergio Mattarella (Foto ufficio stampa Quirinale)
La produzione del settore primario caratterizza la qualità della vita nel nostro Paese
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha poi dichiarato: «La produzione del settore primario caratterizza la qualità della vita nel nostro Paese e la sua immagine internazionale. Salubrità e varietà dei cibi italiani sono garantite da una filiera accreditata in tutto il mondo. Il rapporto tra colture agricole e culture dei territori è uno dei fattori specifici della identità italiana. Le aree rurali non sono solo le preziose retrovie delle aree metropolitane: in esse vive circa un quarto della popolazione italiana e in esse si giocano molte delle sfide dell’uguaglianza e della sostenibilità sociale nel nostro Paese, anche per la significativa presenza di lavoratori immigrati. L’agricoltura è, altresì, protagonista sul terreno della transizione ecologica, delle energie rinnovabili e della neutralità climatica, campi espressamente indicati dalla Commissione Europea per la ripresa economica dopo la pandemia. Il settore primario conferma, con una visione aperta al futuro, il suo ruolo nella vita della comunità della Repubblica».
(Italpress)