La Giornata Mondiale della Terra (22 aprile) è un appuntamento che, oltre al rispetto del Pianeta e delle sue potenzialità, coinvolge associazioni come Banco Alimentare, che con i suoi servizi si impegna non ad acquistare cibo, ma a recuperare lo spreco, una filosofia quindi in linea con il rispetto del nostro Pianeta, sottoposto sempre più ad un sovrasfruttamento. A questo proposito si è pronunciato Marco Lucchini, segretario generale della Fondazione Banco Alimentare.
Marco Lucchini
Cosa significa per lei la Giornata Mondiale della Terra?Un importante appuntamento. La Terra, come ha ricordato anche Papa Francesco nella sua preghiera in piazza San Pietro del 27 marzo, è un dono che l’uomo deve saper governare e custodire. Purtroppo la storia del mondo presenta una situazione diversa. Non la consideriamo più come dono da condividere, ma come un possesso privato.
Mai come in questi giorni si parla di povertà alimentare: le attività del Banco Alimentare?Prima dell’emergenza aiutavamo circa 7.500 associazioni che sostenevano circa 1,5 milione di persone. La stima in questo momento è una crescita del 30%. Ci impegnano a migliorare: in questo momento il far fronte alle reali necessità dipende anche dalla buona volontà dei donatori.
Non acquisitiamo cibo, ma recuperiamo lo spreco. In questo periodo ci sono stati molti limiti, il primo è che il mondo del volontariato è fatto da persone anziane. I primi dieci giorni circa il 50% delle associazioni si sono trovate ferme, adesso l’80% sono in attività. Il Banco Alimentare rimane sempre aperto con ritmi diversi per garantire la sicurezza. Stiamo raccogliendo molto cibo recuperato da fonti nuove, ad esempio la ristorazione commerciale che ha donato le scorte. Il nostro punto di recupero quotidiano presso la Grande distribuzione ha rallentato. L’industria si è messa a disposizione donando cibo e grazie all’accordo con Federalimentari in una settimana abbiamo raccolto 120 tonnellate di cibo. Inoltre abbiamo riscontrato una situazione diversa tra nord e sud. Il Nord del Paese è quello più toccato dal punto di vista sanitario, ma anche con più risorse; nel Sud si riscontra un problema sanitario diverso, ma è esploso il problema sociale. Quindi occorre cercare di portare equilibrio nelle nostre distribuzioni di cibo.
La Giornata Nazionale della Colletta alimentare nell’ultimo sabato di novembre verrà mantenuta?In questi giorni la formula della Colletta alimentare si chiama Spesa sospesa e riprende la filosofia della Giornata della Colletta alimentare. Per il nostro evento annuale stiamo ragionando su diversi scenari: il primo come al solito, dall’altra la moduleremo in base alle nuove disposizioni.
Per informazioni:
www.bancoalimentare.it