Latte diluito per produrre formaggio Controlli e sequestri dei Nas in Lombardia
15 marzo 2016 | 15:00
Sono circa 30 gli allevatori iscritti nel registro degli indagati per “adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari”, e 5 i caseifici messi sotto osservazione dalla magistratura. Mentre le indagini dei Nas, disposte dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, sono ancora in corso, nelle province di Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona, è scattato l'allarme latte contraffatto e potenzialmente cancerogeno.
Sembra infatti che alcuni allevatori della zona non abbiano rispettato la normativa vigente, in base alla quale il latte che contiene un livello di aflatossina superiore a 50 nanogrammi per litro deve essere rigorosamente gettato. Secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro infatti, l'aflatossina di tipo B1 è considerata “agente cancerogeno per l'uomo”. La si trova nel mais e una volta digerita dalle mucche diventa di tipo M1 (possibile cancerogena) e finisce nel latte.
Gli allevatori indagati hanno invece conservato il latte contenente l'aflatossina e lo hanno diluito per non destare sospetti sul livello della sostanza potenzialmente cancerogena contenuta al suo interno. Il latte è stato così venduto a basso costo e utilizzato per produrre alcuni tipi di formaggi, come il Grana.
Le segnalazioni sono arrivate da quei produttori che non sono disposti a scendere a compromessi per produrre formaggio e che quindi si mantengono alla larga da livelli di aflatossine sospette. Due segnalazioni in particolare riguardano la Centrale del Latte, il gruppo Ambrosi; dopodiché sono iniziati i controlli su tutta la zona, e sono venuti a galla numerosi illeciti, che hanno portato al sequestro di migliaia di forme di Grana Padano.
Sembra infatti che alcuni allevatori della zona non abbiano rispettato la normativa vigente, in base alla quale il latte che contiene un livello di aflatossina superiore a 50 nanogrammi per litro deve essere rigorosamente gettato. Secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro infatti, l'aflatossina di tipo B1 è considerata “agente cancerogeno per l'uomo”. La si trova nel mais e una volta digerita dalle mucche diventa di tipo M1 (possibile cancerogena) e finisce nel latte.
Gli allevatori indagati hanno invece conservato il latte contenente l'aflatossina e lo hanno diluito per non destare sospetti sul livello della sostanza potenzialmente cancerogena contenuta al suo interno. Il latte è stato così venduto a basso costo e utilizzato per produrre alcuni tipi di formaggi, come il Grana.
Le segnalazioni sono arrivate da quei produttori che non sono disposti a scendere a compromessi per produrre formaggio e che quindi si mantengono alla larga da livelli di aflatossine sospette. Due segnalazioni in particolare riguardano la Centrale del Latte, il gruppo Ambrosi; dopodiché sono iniziati i controlli su tutta la zona, e sono venuti a galla numerosi illeciti, che hanno portato al sequestro di migliaia di forme di Grana Padano.
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Alberto Lupini
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