A Imperia per l'arte di Ugo Nespolo e la tradizione della focaccia piscialandrea

La mostra d'arte “E se fosse un vento pop?” di Ugo Nespolo a Imperia è anche un'occasione per scoprire la focaccia locale, la piscialandrea, con cipolle, acciughe e olive taggiasche

16 settembre 2024 | 13:08
di Ornella D’Alessio

“E se fosse un vento pop?”. È il titolo della mostra personale di Ugo Nespolo alla Galleria del Castello di Imperia fino al 21 settembre. Cinquanta opere uniche accompagnate da una sezione dedicata alla grafica per comprendere la poetica del maestro piemontese all'interno di un universo in dialogo con il tempo e in perenne divenire. La mostra è realizzata con la direzione artistica e la curatela di Federica Porro e Marco Bravo, della Galleria del Castello. Per approfondire l'opera di Ugo Nespolo è stato messo a punto un percorso multiforme per ampliare gli orizzonti e lo sguardo sul mondo. La selezione operata dalla galleria è un omaggio a uno dei più grandi artisti contemporanei. Il catalogo in italiano e inglese include due testi critici inediti sull'artista e approfondimenti sulle tematiche principali proposte.

Chi è Ugo Nespolo, autore della mostra “E se fosse un vento pop?”

Classe 1941, Nespolo e` un artista poliedrico e rivoluzionario, noto per l'approccio ludico e ironico all'arte contemporanea. Formatosi all'Accademia Albertina di Torino, ha esplorato vari linguaggi artistici, dal cinema sperimentale alla scultura, passando per la pittura e il design. La sua carriera, a partire dagli anni '60, e` un caleidoscopio di collaborazioni, mostre e riconoscimenti, che lo consacrano come una delle figure piu` dinamiche e influenti dell'arte contemporanea. La mostra è realizzata con lo Studio Nespolo e Arte Pentagono, ha il patrocinio della Citta` di Imperia, la collaborazione della Rete Museale di Imperia e si svolge in concomitanza con la settimana della 25° edizione Vele d'Epoca, il cui manifesto ufficiale è a firma di Nespolo.

A Imperia anche per scoprire la focaccia locale: la piscialandrea

Un'occasione per scoprire una focaccia di farina con cipolla, salsa di pomodoro e acciughe a pezzi, aglio, olive taggiasche e origano. Si tratta di uno dei piatti tipici del ponente ligure, molto diffuso nell'imperiese e, con qualche variazione, anche in Costa Azzura. In realtà ha tanti nomi: pizza all'andrea, piscialandrea, pizzalandrea, ma anche macchettusa ad Apricale, pissaladiére a Nizza, pissadala a Bordighera, piscarada a Pigna e a Sanremo diventa sardenaira ma con le sardine al posto delle acciughe. Dopo aver visto la mostra di Nespolo vale senz'altro una sosta "A Sciamadda", in un vicolo del porto di Oneglia. Parliamo di un forno storico che mantiene vive le tradizioni delle focacceria ligure, in un antica stalla dei muli che faceva parte del castello dei Doria, e per questo il vicolo è conosciuto come caruggiu du mü. In questi locali con un ottocentesco forno a legna Andrea Carli prepara la piscialandrea, detta all'onegliese, che si dice sia dedicata ad Andrea Doria.

«In realtà - spiega il farinotto - all'epoca del grande ammiraglio della Repubblica di Genova, il pomodoro non era ancora arrivato in Europa, ma tra Nizza, Mentone e la riviera ligure di Ponente già nel ‘400 esisteva una forma arcaica di questa pizza, la pissaladiére (pizza salata in italiano), una focaccia sulla quale si spalmava pasta d'acciughe (che qui chiamiamo machetto) e cipolle caramellate, che si trova ancora oggi. La piscialandrea è simile anche alla sardenaira sanremese ( e di Arma di Taggia) - continua Carli - ma si differenzia perché la pasta è più alta e il sugo viene fatto con un soffritto di abbondante cipolle in cui si scioglie un po' di acciuga e viene precotto prima di essere spalmato sulla focaccia e cotto di nuovo nel forno a legna per 45 minuti, dopo di che si aggiungono l'olio extravergine a crudo d'oliva, l'aglio di Vessalico in camicia e le olive taggiasche. Prepariamo anche la farinata, che a Oneglia si condisce con il cipollotto e le verdure ripiene».

Nei sette panifici Blengini, tra Oneglia e Porto Maurizio (che insieme compongono Imperia), è possibile comprare la pissalandrea tradizionale al taglio. Altri sapori liguri, come la farinata di grano alla savonese, le torte salate, i barbajuan (pansotti fritti) e la cima alla genovese, da Frisciolata  & Fainà, via Vieusseux 16, in centro città. Una chicca del porto di Oneglia, è l'ittiturismo PingOne (aperto venerdi e sabato a cena), un peschereccio che fa ristorazione sulla barca preparando piatti col pescato del giorno, per prendere tutti per la gola scegliendo tra un tris di antipasti, quattro primi di pasta e fritto misto di pesce pescato.

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024