IA, autenticità e tradizione: le nuove frontiere del turismo a Bto 2024
La tecnologia guida il turismo del futuro tra IA, realtà aumentata e robotica, ma autenticità e tradizione restano centrali. A Bto 2024, focus su equilibrio tra innovazione e interazione umana per viaggi personalizzati
La tecnologia sta trasformando radicalmente il modo di viaggiare: dall'intelligenza artificiale alle esperienze immersive offerte da realtà aumentata e virtuale, fino al ruolo centrale dell'autenticità nella scelta delle destinazioni. È questa la fotografia del turismo del futuro che emerge dalla 16ª edizione di Bto - Be travel onlife, in corso fino al 28 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze. Un evento che, sotto il tema “Balance: AI Confluence in Travel”, esplora il delicato equilibrio tra innovazione tecnologica e il valore delle interazioni umane, richiamando oltre 300 esperti internazionali pronti a condividere visioni e dati sulle tendenze del settore.
Organizzato da Fondazione Sistema Toscana, Toscana Promozione Turistica e PromoFirenze, con il supporto di Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, Bto 2024 si conferma un punto di riferimento per chi vuole capire come il connubio tra tecnologia e turismo possa migliorare l'esperienza del viaggiatore e al contempo valorizzare le radici culturali dei territori.
Un mercato in espansione: i numeri del turismo globale
I dati presentati da PhoCusWright, il più autorevole ente di ricerca sul turismo, raccontano un comparto in forte crescita. Nel 2023 il valore delle prenotazioni globali ha raggiunto i 722 miliardi di dollari, e si prevede che salirà a 824 miliardi entro il 2026, con una crescita annua del 6%-9%. A trainare questa espansione è il ruolo sempre più rilevante della digitalizzazione: le prenotazioni online, che nel 2019 rappresentavano il 49% del totale, raggiungeranno il 65% entro il 2026.
Una digitalizzazione progressiva che non è solo una questione di numeri, ma una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i viaggiatori cercano, scelgono e vivono le loro esperienze. Francesco Tapinassi, direttore scientifico di Bto 2024, lo sintetizza così: «Ad un anno dall'introduzione dell'intelligenza artificiale nelle nostre vite quotidiane, è cruciale riflettere su come questa tecnologia influenzerà il turismo. L'AI non deve essere vista come un nemico, ma come uno strumento che, se utilizzato consapevolmente, può migliorare ogni aspetto del viaggio».
La tecnologia cambia il viaggio: realtà aumentata e IA generativa
Tra le innovazioni più significative c'è l'uso sempre più diffuso di realtà virtuale (Vr) e realtà aumentata (Ar). La prima è impiegata dal 64% dei viaggiatori europei per esplorare hotel e attrazioni prima della prenotazione, mentre la seconda si distingue per applicazioni pratiche come le traduzioni in tempo reale (50%) e le informazioni interattive sulle destinazioni (47%). Un altro trend in rapida ascesa è quello dell'IA generativa, che consente di personalizzare ogni aspetto del viaggio, dalla pianificazione delle attività alla scelta degli alloggi. Questo strumento è già più popolare negli Stati Uniti (39%) rispetto all'Europa (29%), ma il divario si sta colmando rapidamente.
Il comparto alberghiero non è da meno in termini di innovazione. La robotica collaborativa, con un tasso di crescita annuo del 25,4%, sta rivoluzionando la gestione delle strutture, migliorando l'efficienza operativa e riducendo i costi del lavoro. Le applicazioni vanno dalla reception alla pulizia, fino al servizio in camera e all'assistenza ai clienti. Questa trasformazione avrà un impatto significativo sui posti di lavoro, ma in termini di evoluzione piuttosto che di sostituzione: il 75% delle mansioni esistenti sarà modificato, mentre solo l'8% verrà completamente sostituito.
Turismo, il richiamo dell'autenticità: il boom dell'enogastronomia
Nonostante la spinta tecnologica, l'autenticità resta un elemento fondamentale per i viaggiatori, soprattutto nel turismo enogastronomico. Negli Stati Uniti il 14% delle persone sceglie la destinazione basandosi sull'offerta culinaria, mentre in Italia, Svizzera e Germania le percentuali si attestano rispettivamente al 10%, 9% e 6%.
Come spiegato durante un panel curato da Roberta Milano, questa tendenza non riguarda solo i gusti personali, ma un desiderio più ampio di connessione con le tradizioni locali. Secondo l'Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano, l'uso dell'IA generativa per progettare itinerari personalizzati è particolarmente diffuso negli Stati Uniti (38%) e comincia a prendere piede anche in Europa, con la Svizzera al 23%, la Germania al 17% e l'Italia al 15%.
Un altro aspetto cruciale del turismo contemporaneo è rappresentato dagli eventi sportivi, capaci di trasformare le destinazioni in poli di attrazione internazionale. Parallelamente, cresce l'attenzione verso lo sviluppo delle aree interne attraverso gli smart village, che combinano innovazione e tradizione per valorizzare territori meno noti ma ricchi di potenzialità.
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Alberto Lupini
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