I cuochi: «Che parta il bonus chef»

Il cashback permetterebbe di recuperare col credito d’imposta i soldi spesi in attrezzi e formazione, ma non ha mai concluso il suo iter in Parlamento. Federcuochi chiede che venga inserito subito nel decreto Milleproroghe

20 gennaio 2022 | 17:52

Il bonus chef, ovvero la manovra pensata per aiutare un cuoco a recuperare soldi spesi in attrezzi o formazione tramite il credito d’imposta (nel dettaglio è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 e consiste in un credito d'imposta che può arrivare fino al 40% delle spese sostenute fino ad un massimo di 6.000 euro) è appeso a un filo. Doveva infatti essere discusso al Senato e invece l’iter si è bloccato. Federcuochi in queste ore sta spingendo sul Governo affinché l’aiuto venga inserito nel decreto Milleproroghe che si appresta a essere “varato” dal Governo, ricevendo subito il sostegno della viceministro all’economia Laura Castelli.

Un iter travagliato

Pensato durante la pandemia da Alessandro Circiello, portavoce della Federazione italiana cuochi, insieme a Maria Spena, deputata di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Agricoltura avrebbe dovuto già essere presente nella legge di bilancio 2021, ma in realtà l’iter si è impantanato al Senato, nonostante i tre solleciti di Spena.

Federcuochi: «Lo si introduca nel milleproroghe»

«Oggi è l’ultimo giorno per inserire il Bonus chef nel decreto Milleproroghe – ha spiegato Circiello - Dopodiché sarà tutto nelle mani del ministero dell’Economia e delle finanze. Non chiediamo stanziamenti, ma semplicemente la possibilità di poter usufruire di un credito di imposta del 40% per un cuoco che spende fino a 6mila euro in formazione e lavoro. E’ una sorta di cashback di settore». L’onorevole Spena ha poi aggiunto che il bonus non è stato inserito nella legge di bilancio per un errore formale e quindi non erano stati emanati i decreti attuativi. «Dovrebbe rimanere in vigore fino al 2023 – ha ribadito Spena - Sarà riservato ai cuochi che operano in alberghi, ristoranti, ai lavoratori dipendenti e autonomi con partita Iva, anche non in possesso del Codice Ateco. Abbiamo infine chiesto di incrementare la dotazione del fondo per il biennio 2022 e 2024. È la terza volta che lo riproponiamo, mi auguro che sia quella buona».

 

 

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024