I bambini fanno chiasso al ristorante? In Usa sono stati “multati” i genitori

Un supplemento di 50 dollari «per gli adulti incapaci di fare i genitori», così è stato giustificato il plus. Nessuna colpa quindi per i bambini, che ovviamente si comportano per come sono stati educati. Il caso in Georgia

30 ottobre 2023 | 10:51

In un ristorante di Toccoa Riverside, in Georgia, una famiglia si è vista un conto gonfiato di 50 dollari a causa del chiasso provocato dai bambini al seguito. Con grande sorpresa non solo della "massa" statunitense, tant'è che la notizia è diventata virale anche in Italia. 

Tutto il mondo è paese, evidentemente. Il dibattito sui ristoranti cosiddetti childfree non è solamente tutto italiano, anzi. La diffusione di locali riservati esclusivamente a una clientela adulta è in verità partito dagli Stati Uniti, per poi diffondersi pian piano anche nel Vecchio Continente. Da noi una tipologia di servizio del genere non pare essere esattamente in linea con la legge, anche se un numero sempre maggiore di avventori preferisce locali in cui poter godere di pace e tranquillità. 

50 dollari in più sul conto per non saper gestire i figli

Un supplemento «per gli adulti incapaci di fare i genitori», così è stato giustificato il salato plus. Nessuna colpa quindi per i bambini, che ovviamente si comportano per come sono stati educati. Una sorta di multa e un messaggio vero e proprio, che dagli Stati Uniti arriva anche da noi: e se il problema non fossero tanto i bambini, quando i loro genitori?

I clienti del ristorante georgiano si sono detti esterrefatti da tale decisione da parte dell'imprenditore, per quanto pare come nel locale in questione una politica del genere sia attuata da anni. «Se non sei capace di fare il genitore e gestire i tuoi figli al ristorante, paghi un plus», in estrema sintesi. Non sembra nemmeno una cosa così illogica. Da noi per ora casi del genere non sono stati registrati, mentre in Spagna un ristorante stellato si premura che gli eventuali bambini in sala rimangano costantemente seduti al tavolo. Differenti "soluzioni" alla medesima questione. 

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Alberto Lupini


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