In attesa di scoprire quali saranno le nuove stelle della ristorazione italiana, la Michelin ha svelato quali locali potranno fregiarsi per il 2024 del riconoscimento Bib Gourmand (simboleggiato dall'omino dell'azienda di pneumatici che si lecca le labbra), conferito ai ristoranti selezionati per un buon rapporto qualità prezzo.
I nuovi Bib Gourmand di Michelin regione per regione:
- Piemonte
- Lombardia
- Liguria
- Trentino Alto-Adige
- Veneto
- Emilia Romagna
- Toscana
- Umbria
- Marche
- Abruzzo
- Molise
- Campania
- Calabria
- Sardegna
- Sicilia
Che cosa rappresenta il Bib Gourmand?
Lo scopo del team degli ispettori è scoprire nuovi Bib Gourmand in tutti gli angoli d'Italia, dalle grandi città ai piccoli centri raggiungibili per strade sterrate. Il rapporto qualità-prezzo è certamente un elemento essenziale nella selezione, ma prioritaria è la passione per la tavola che crea l'atmosfera dei ristoranti Bib Gourmand, in cui si gustano ricette spesso ispirate alla tradizione. Ma non solo.
Bib Gourmand, le selezioni che anticipano le stelle
La rivelazione dei nuovi Bib Gourmand è, come ormai consuetudine, un'anteprima della Michelin Guide Ceremony Italy che si terrà il 14 Novembre al Teatro Grande di Brescia. Durante quest'evento, particolarmente atteso da tutti gli addetti ai lavori e dagli appassionati del settore – e che sarà trasmesso live sui canali Facebook e YouTube di Michelin – verrà svelata la selezione 2024 per l'Italia. Si scopriranno così i nuovi ristoranti Stellati, le nuove Stelle Verdi, ma anche i Premi Speciali Michelin, nati per celebrare la diversità dei mestieri dell'industria della ristorazione.
La Michelin ora premia anche i dessert
Inoltre, questa edizione includerà anche una novità, con l'introduzione del premio “Passion Dessert”. Per la prima volta in Italia, i ristoranti potranno essere premiati per l'alta qualità delle esperienze proposte attraverso i dolci ai propri clienti. Con questo riconoscimento, la Guida MICHELIN continua a mettere in risalto le diverse dimensioni dell'esperienza gastronomica e a riconoscere ristoranti e professionisti che condividono attraverso i loro dolci creatività, audacia ed emozioni.
Bib Gourmand 2024, le selezioni (e le motivazioni) della Michelin
- Piemonte
Del Belbo – Da Bardon, San Marzano Oliveto (AT)
Un esempio di ristorazione tradizionale che da generazioni si prende attenta cura della propria clientela. Forte di una schietta e gustosa cucina supportata da un'interminabile carta dei vini per veri appassionati di Langhe, Asti, Italia intera e Francia, un comodo dehors ne fa un luogo ideale per le belle giornate di mezza stagione. In pratica, il ristorante che vorresti sotto casa!
- Lombardia
Mezzolitro Vini e Cucina, Rho (MI)
La cucina abruzzese in purezza: spaghetti alla chitarra con polpette al sugo, carne di pecora in diverse preparazioni e cotture (tra cui gli arrosticini, la tartare e la tagliata), pecorini, prosciutti e tanto altro ancora. Tra i gradevoli vicoli del centro di Rho, il locale è uno spaccato d'Abruzzo goloso e familiare, con ambienti semplici e accoglienti.
Rimulas, Voghera (PV)
In pieno centro storico, a un passo da piazza Duomo, un giovane chef e la moglie (che si occupa di sala e accoglienza) propongono una cucina di qualità al giusto prezzo: piatti caratterizzati da ben dosata fantasia e da una mano capace grazie alle importanti esperienze fatte in giro per l'Italia e non solo. Ambiente di gusto contemporaneo, pochi tavoli minimalisti in un'atmosfera soffusa.
- Liguria
Rosmarino, Genova (GE)
A pochi metri da piazza De Ferrari, tavoli all'aperto e una piacevole ed informale atmosfera nelle tre sale interne. Ecco il Rosmarino, dove su tutto trionfa la qualità della cucina: un'intelligente proposta di classici liguri, sia di carne che di pesce, sorretta da ottimi ingredienti. Imperdibile il baccalà “brandacujun”, ma anche i raviolini di borragine al tocco e la trippa alla “sbira”
- Trentino Alto Adige
Apollonia, Nalles (BZ)
Dopo una serie di tornanti, inizialmente cinti da vigne e frutteti poi dal bosco, si sale sino a 900 metri per raggiungere la famiglia Geiser, da tre generazioni baluardo di una cucina semplice e fragrante, decisamente regionale, con l'aggiunta di qualche proposta nazionale. La materia prima è per lo più stagionale e altoatesina: provate il salmerino della Val Passiria con polenta di Termeno e salsa allo zafferano di Sirmiano. Molto bella la vista con Terlano al centro della valle e sullo sfondo le maestose Dolomiti: Sciliar, Catinaccio e Latemar
Krone, Aldino (BZ)
Secoli di storia hanno visto avvicendarsi diverse generazioni della famiglia Franzelin in questa tipica locanda, che pare risalire alla fine del Cinquecento. Siamo in un piccolo borgo di montagna, in un angolo meno turistico, e quindi più autentico e affascinante, dell'Alto Adige. La tradizione entra nel piatto con sapori genuini e stagionali e ampio è l'utilizzo di ingredienti del proprio maso. Camere accoglienti e in stile locale.
Oberraindlhof, Madonna di Senales (BZ)
Storia familiare e territorio si intrecciano da sempre: tutto è nato attorno ad un maso citato per la prima volta addirittura nel Cinquecento. L'ospitalità arriverà successivamente, in ogni caso siamo ormai giunti alla quinta generazione della stessa famiglia, con il desiderio mai sopito di far assaggiare ai propri ospiti il meglio degli ingredienti e delle ricette della Val Senales. Eccellente esempio è l'arrosto d'agnello allevato nel proprio maso, stufato con le ossa e le patate e servito al tavolo direttamente nel paiolo di rame. Altri motivi per venirci sono la bella carta dei vini, nonché l'accoglienza tipica dell'albergo.
Osteria Platzegg, San Michele (BZ)
Questo confortevole locale è la versione osteria dello stellato Zur Rose di Herbert Hintner, maestro indiscusso della miglior cucina altoatesina. Gli ambienti sono accoglienti e contemporanei, pur nella loro semplicità. All'interno di un edificio storico in pieno centro pedonale, la linea gastronomica si rifà a ricette e ingredienti territoriali (come per i ravioli di patate ripieni di speck o i crostini di milza in brodo), con qualche influsso mediterraneo (ad esempio negli gli arancini alla salsa di gorgonzola). Si ritorna invece esclusivamente in Alto Adige per la carta dei vini.
Ostaria Tyrol, Moena (TN)
Cucina del territorio con paste e dolci fatti in casa, nonché carni e salumi di produzione propria nel maso di famiglia e arredi caratteristici con le bellissime composizioni in legno di un famoso artista locale. Nel pieno centro della località, nel complesso del Post Hotel e all'interno della ZTL, il servizio si svolge dalle 11 alle 22 (non è possibile prenotare).
- Veneto
Osteria Madonnetta, Marostica (VI)
Una semplice realtà familiare accogliente e simpatica. All'interno di un palazzo storico dietro la piazza con la famosa scacchiera, soffitti antichi a grosse travi, pochi tavoli in legno e uno scoppiettante camino; un gradevole dehors lascia intravedere parte delle mura cittadine. La cucina è impostata dalla signora Annamaria, ambasciatrice di un sapere casalingo di cucina veneta, rispettosa della stagionalità. Un locale molto gettonato: meglio prenotare.
- Emilia Romagna
Locanda Pincelli, Selva Malvezzi (BO)
Prende il nome dall'ex postino del paese, personaggio carismatico e importante in una piccola comunità, questo ex circolo operaio ospitato in un locale rustico e con un bel porticato in cui d'estate ci si accomoda volentieri, rinfrescati da potenti ventilatori. La cucina esce dal seminato della tradizione locale per proporre piatti mai cervellotici ma creativi, sempre generosi e attenti anche a ciò che vedono gli occhi. Un esempio? Noi abbiamo apprezzato molto le mezze maniche con cipolla bianca stufata, burro acido e limone bruciato, così come la coscia di faraona rosolata alla paprika, il suo fondo e maionese al rafano. Per il vino si può scegliere, magari facendosi consigliare anche dal patron Danilo Draghetti, da una lista non ampia ma selezionata e interessante.
Nuova Roma, Sasso Marconi (BO)
Un locale dalla lunga gestione familiare sulla strada tra Calderino e Sasso Marconi, dove gustare una cucina regionale e tradizionale presentata in forme attuali e sempre generose. Paste fresche e una vera griglia a legna tra gli imperdibili, ma come rinunciare a una classica cotoletta alla bolognese? Lasciatevi tentare anche dalla esauriente selezione enologica, che riserva un occhio di riguardo all'Emilia Romagna. Bella terrazza per la stagione più calda.
Buca 18, San Clemente (RN)
Tre giovani fratelli e la mamma gestiscono con passione questo locale dell'entroterra riminese, dove si propone una cucina fragrante, accattivante e generosa, declinata in una piccola carta e in tre menù degustazione di terra, mare e vegetariano. Per l'estate c'è un servizio all'aperto, mentre la sala espone regolarmente opere di artisti locali.
- Toscana
L'Oste Dispensa, Orbetello (GR)
L'accento è posto sui prodotti locali, sul mare e sul pesce pescato in modo sostenibile. Il menu a prezzo fisso cambia con le stagioni e con la disponibilità degli ingredienti, mentre la carta dei vini è assolutamente eccellente nella sua proposta di etichette biologiche e biodinamiche. Se scorci della cantina sono visibile attraverso il pavimento in prossimità della cassa, la vista del mare si offre generosa davanti a voi.
La Cerreta Osteria, Sassetta (LI)
Immerso nella natura, La Cerreta Osteria è un indirizzo bucolico dove dormire, rilassarsi alle terme e approfittare della buona tavola del suo ristorante: qui il menu giornaliero è elaborato con i soli prodotti biodinamici dell'azienda agricola di proprietà (vino, olio, formaggi, ortaggi…).
- Umbria
Camiano Piccolo, Montefalco (PG)
In un casale del XVI secolo con piscina all'aperto, l'agriturismo Camiano Piccolo si trova su una collina che domina la campagna umbra, a 1 km da Montefalco. Sulla tavola, lo chef Giuseppe Fabrizi porta il meglio del territorio: verdure e olio dell'orto di proprietà, vini locali, carni prelibate. Grande spazio in tavola è dedicato al tartufo nero.
Stella, Casaglia (PG)
D'estate è piacevole cenare sulla terrazza con vista sul circondario, d'inverno la sala interna vi accoglierà con un tono da ospitale bistrot. Noi abbiamo apprezzato soprattutto le linguine alle uova di carpa e il piccione ripieno.
- Marche
Nana Piccolo Bistrò, Senigallia (AN)
Influenze spagnole caratterizzano la cucina di questo frizzante locale nel cuore della movida serale della bella località: in effetti lo chef patron ha fatto belle esperienze in terra iberica e di ritorno a Senigallia ci regala il suo racconto, come la carbonara iberica, a base di guanciale di pata negra e con queso manchego, o la tortilla di patate e baccalà mantecato. Aggraziato ed efficiente servizio giovane e tutto al femminile. In alta stagione assai consigliata la prenotazione e magari arrivare un poco prima per evitare problemi di parcheggio, stimolando l'appetito con due passi nel bel centro storico di Senigallia.
- Abruzzo
Il Ritrovo d'Abruzzo, Civitella Casanova (PE)
Se non siete già in zona, arrivarci può richiedere tempo, ma è tempo ben speso attraverso una delle pagine paesaggistiche più incantevoli dell'Abruzzo rurale e collinare. Ristorante familiare (i due fratelli Di Tillio, uno in sala, l'altro in cucina) con gradevole servizio esterno estivo, la cucina vi condurrà attraverso le tradizioni gastronomiche del territorio, sovente proposte con i prodotti del proprio orto e qualche piatto più creativo.
- Molise
Aciniello, Campobasso (CB)
Schietta trattoria (dal 1948!) a carattere familiare rinnovata in un grazioso stile shabby: due salette, una delle quali più raccolta, e un bel dehors estivo. I tanti habitué e la convivialità dei titolari rendono l'ambiente allegro, mentre la cucina riflette le tradizioni molisane. Ottima la frisella con pomodori, burrata e alici!
- Campania
La Dispensa di Armatore, Cetara (SA)
Piccolissimo locale, atipico, quasi un bistrot con soli tavoli all'aperto, al bancone con sgabelli vista mare oppure nel più classico dehors. La carta non è ampia ma la qualità del pesce ottima! Troverete tonno rosso, alici, totani... d'altra parte i proprietari da quattro generazioni si occupano di pesca. I golosi sappiano che viene proposto un unico dessert, lo spumone, realizzato per loro da una vicina gelateria artigianale. Non viene nemmeno servito il caffè: qui si viene proprio per le ottime proposte ittiche che in quanto a prezzi, trovandoci in Costiera, rendono l'indirizzo più unico che raro.
La Fratanza, Nocera Superiore (SA)
Seguendo il navigatore satellitare si giunge agilmente in questo edificio privato fuori paese. Il locale è familiare e gli arredi classici, la sala veranda assai piacevole in quanto protetta dal proprio giardino. Il simpatico titolare propone una cucina regionale davvero ben fatta, partendo da ottime materie prime locali e potendo sfruttare la fragranza dei propri frutteti ed orto. In particolare, da qui provengono deliziosi limoni e l'eccellente pomodoro San Marzano che entrano in parecchie ricette.
- Calabria
Il Vecchio Porto, Villa San Giovanni (RC)
Se i traghettatori conoscono Villa San Giovanni per il suo porto d'imbarco per la Sicilia, i gourmet conoscono un altro Porto, che è uno dei migliori ristoranti della zona e offre una vista spettacolare sullo stretto di Messina dalla terrazza al secondo piano. In carta specialità ittiche: si alternano preparazioni più classiche, come il pesce cotto sulla griglia (appoggiato su base di sale e girato sulla pelle), a qualche tocco di fantasia come per gli antipasti crudi (vedi il dentice condito con salsa ai ricci di mare, uova di lompo, cipolla e dadolata di cetrioli). Costante è la notevole qualità del pescato.
- Sardegna
ChiaroScuro, Cagliari (CA)
In questo piccolo ristorante di quartiere, chef Marina rende omaggio ai piatti iconici della sua isola come Su Filindeu, un tipo di pasta in brodo formata da fili sottilissimi (il nome significherebbe “fili di Dio”), sovrapposti in tre strati incrociati, una preparazione complessa, che richiede grande maestria. Intrigante il menu “Le Radici”, un'opzione di quattro portate per scoprire i sapori della Sardegna.
Old Friend, Cagliari (CA)
Un po' defilato rispetto alle vie dello shopping, il ristorante ha une allure fresca e modaiola, con sottofondo musicale e un servizio in sala cordiale e competente. Se i piatti rincorrono le stagioni, irrinunciabili costanti restano gusto e bontà. Il consiglio dell'ispettore: crudo di pesce con pico de gallo (salsa messicana) e bottarga oppure conchiglioni con ragù di pecora, besciamella e salicornia.
Sa Mandra, Alghero (SS)
Situato all'interno dell'azienda agrituristica Sa Mandra, questo ristorante vi permetterà di scoprire e apprezzare uno dei prodotti simbolo della Sardegna: il maialino arrosto. Il menu (uno solo) si basa, infatti, su questo classico davvero delizioso. Dopo esservi accomodati, vi verrà servita una serie di portate e assaggini, tutti basati sull'ingrediente principale. Assicuratevi di arrivare presto e di assistere alla cottura: i proprietari saranno lieti di spiegarvi la procedura nei minimi dettagli. Camere disponibili per pernottamento.
- Sicilia
Osteria Acqualavica, Catania (CT)
A pochi passi da piazza del Duomo, in suggestivi ambienti storici con cantina-degustazione in un'ex rimessa per le barche, all'Acqualavica troverete la più tipica cucina etnea, oltre ad una selezione di pizze (solo la sera). Sapori tradizionali e rassicuranti, da un'ottima caponata alla pasta «fuori dalla Norma», ma anche carpacci e fritti di pesce, prodotti del mare che tornano poi protagonisti anche tra i secondi
Salotto sul Mare, Terrasini (PA)
Cucina tradizionale, onesta e gustosa, basata su elaborazioni semplici, forti di un'ottima materia prima; alla carta si aggiungono tre proposte di degustazione pensate per la condivisione. Al piano superiore dell'edificio che ospita il ristorante Il Bavaglino, la vista diventa un intrigante elemento architettonico. Il ristorante è aperto solo a pranzo.
La Locanda del Colonnello, Modica (RG)
Se vi piace camminare, vi consigliamo di raggiungere il ristorante con un'emozionante passeggiata, partendo dal vivace corso Umberto, per salire i gradini fino al Duomo di San Giorgio e da qui ancor più su addentrandosi nei vicoli della pittoresca Modica Alta, dove troverete il ristorante. In un ambiente semplice, tutto si concentra sulla rimarchevole qualità dei piatti, con una proposta eclettica che abbraccia piatti siciliani ma anche proposte più creative: tecnica e gusto di gran livello!
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Alberto Lupini
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