Giubileo 2025: la Porta Santa si è aperta, ma non per i turisti
Il Giubileo a Roma è iniziato con una bassa affluenza di turisti nei primi mesi, ma da marzo, con gli eventi giubilari e il Torneo Sei Nazioni di Rugby, si prevede un afflusso crescente di pellegrini e turisti
Roma è pronta ad accogliere i pellegrini, ma la partenza del Giubileo 2025 sembra essere più lenta del previsto. Nonostante l'apertura della Porta Santa in San Pietro ad opera di papa Francesco lo scorso 24 dicembre, infatti, la Capitale non ha ancora beneficiato di un effetto volano per gli arrivi in città, stimati in 35 milioni nel 2025.
Giubileo 2025, una partenza sottotono
La partenza del Giubileo 2025 sembra essere stata più lenta del previsto. Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, all'Adnkronos ha spiegato: «Gli italiani tendono a rimanere a casa durante le festività e questo ha influito sull'afflusso di pellegrini a Roma. In Piazza San Pietro erano presenti circa 50.000 persone, ma se l'apertura fosse avvenuta l'8 dicembre, la situazione sarebbe stata diversa». Da marzo 2025 inizieranno gli eventi giubilari, affiancati da manifestazioni come il torneo Sei Nazioni di Rugby, che contribuiranno a richiamare visitatori a Roma. La stagione di punta, tuttavia, sarà da giugno a settembre, con un aumento atteso dell'afflusso di pellegrini. Tuttavia, Roscioli sottolinea che l'impatto sul settore alberghiero non sarà significativo.
Le previsioni indicano presenze simili al 2024, con alcuni picchi isolati, come per la Giornata Mondiale della Gioventù. Il fatturato degli alberghi, però, non crescerà rispetto all'anno precedente, quando la Ryder Cup aveva attratto turisti alto spendenti. Per il Giubileo, il turismo sarà caratterizzato da una clientela meno abbiente, con conseguenti prezzi più bassi. Il presidente di Federalberghi Roma ricorda che nel Giubileo del 2000 le presenze aumentarono solo del 4%, e si attende un trend simile per il 2025.
Roma è pronta per il Giubileo?
Attualmente, Roma dispone di circa 400.000 posti letto negli alberghi, ma la maggior parte di questi è già occupata (circa il 66%). La preoccupazione è che, dopo l'apertura della Porta Santa nel dicembre 2024, l'afflusso di pellegrini e turisti sarà così massiccio da superare la disponibilità di alloggi. Nonostante ciò, Roma non intende rinunciare ai guadagni economici che deriverebbero dal Giubileo, pari a circa 16,7 miliardi di euro. Per questo motivo, è già in corso un programma di ampliamento delle strutture ricettive.
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Tuttavia, Roscioli si è detto fiducioso: «La capitale già riceve 35 milioni di persone, con il Giubileo non cambierà tanto: i posti letto sono sempre quelli e si riempiranno prima le strutture religiose, l'unica differenza è che in determinati giorni, legati ad eventi, chi viene da fuori Roma si sommerà ai romani mentre, un effetto Giubileo ci sarà nel 2026, l'anno dopo come è stato nel 2001, per la visibilità che ne è seguito».
Giubileo2025, Roma un cantiere aperto
La Corte dei Conti ha espresso un giudizio severo sui ritardi e sulla gestione degli interventi per il Giubileo 2025, sottolineando l'urgenza di cambiare ritmo. Nella relazione pubblicata il 30 dicembre 2024, i giudici contabili criticano la struttura commissariale, guidata dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, per il cronoprogramma non rispettato e il monitoraggio inadeguato di numerosi progetti. Nonostante il finanziamento di 1,7 miliardi di euro, solo pochi interventi essenziali sono stati completati prima dell'apertura dell'Anno Santo. Interventi cruciali, come la riqualificazione delle fermate della metro A, l'acquisto di nuovi treni e la pedonalizzazione dei Fori Imperiali, sono stati rinviati, alcuni addirittura oltre il 2026. I giudici sottolineano come questi ritardi compromettano l'accoglienza dei pellegrini e l'immagine della Capitale.
La Corte ha anche evidenziato carenze nei monitoraggi: su 322 interventi giubilari, il 18% non era monitorato a luglio 2024, una mancanza attribuita ai soggetti attuatori ma che, secondo i giudici, avrebbe potuto essere gestita meglio dal commissario. Si chiede ora un'accelerazione immediata per recuperare il tempo perso.
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Alberto Lupini
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