San Vigilio, Giovanni Rana e i conti Guarienti: in guerra per il ristorante e l'hotel
Nel dettaglio i lavori di Rana prevederebbero il restauro di due rustici, acquisti da Eleonora Guarienti di Brezone appunto per realizzare un ristorante e un albergo. Ma per Guariente Guarienti ci sarebbero danni ambientali
Se fosse una novella potremmo chiamarla la guerra del re del torellino. Dove per re dei tortellini e della pasta fresca parliamo, naturalmente, di Giovanni Rana in campo in feroci battaglie (in tribunale ci sono una ventina di ricorsi al Tar e altrettante denunce) con la famiglia dei Guarienti di Brezone. Motivo del conflitto i terreni e il futuro di San Vigilio, perla nel comune di Garda, sulla sponda veronese del lago di Garda. Rana, innamorato della località, era in affitto della villa principale dei conti Guarienti dal 1994 al 2018, anno in cui è stato sfrattato. Nel 2006, alla morte di Guglielmo Guarienti di Brenzone la proprietà di San Vigilio è passata ai tre figli Guariente, Agostino ed Emanuela. Il problema, come riporta il Corriere della Sera, è che Rana aveva già acquistato tutte le proprietà toccate nella successione ad Emanuela: gran parte dei terreni agricoli e gli annessi rustici dei palazzi principali, ma anche la spiaggia nota come Baia delle Sirene. Obiettivo? Attraverso la società costituita ad hoc La Soledad, Rana vorrebbe farci un ristorante e un albergo, situati di fronte e di lato alla villa centrale dove abita Guariente.
Precisamente si tratterebbe nel dettaglio di una struttura ricettiva-turistica con sole sei camere ricavate nel rustico che verrà restaurato conservandone ogni materiale e aspetto e di un ristorante con venti posti a sedere interni e un plateatico di 80 metri per altrettanti posti, ricavato sull’angolo dello stradello in selciato risalente al Cinquecento che conduce al porticciolo.
Scontro tra Giovanni Rana e i conti Guarienti per San Vigilio
Ma Guariente (che vive e gestisce la villa padronale con i suoi giardini , nel cui salone si tengono banchetti per ricevimenti. Agostino, invece, gestisce l’antica locanda-ristorante del palazzo loggiato affacciato sul porticciolo) non ci sta e con un video professionale diventato virale sui cantieri aperti mette in dubbio la bontà dei lavori che, secondo lui, invece, stanno cambiando l'assetto di un luogo conosciuto in tutto il mondo, frequentato in cinque secoli da re e principi di mezza Europa, personaggi come Napoleone e Churchill, Hemingway e D'Annunzio.
Nel dettaglio, come detto, i lavori di Rana prevederebbero il restauro di due rustici, appunto per realizzare un ristorante e un albergo. E come sottolineato dal sindaco di Garda, Davide Bendinelli, che invita alla calma: «Nessuna richiesta di nuova cubatura è stata avanzata al Comune da parte dei proprietari dell'area (Rana, ndr). In ogni caso il Comune mai e poi mai avrebbe rilasciato il permesso di costruire nuovi volumi a San Vigilio. I cantieri in corso sono lavori di riqualificazione dell'area, per la posa di sottoservizi».
Dalle piante presentate dai tecnici progettisti di Giovanni Rana, l’architetto Piero Vantini e l’ingegnere Matteo Antonacci, come riporta il Corriere, si parla, come detto di sei suite di lusso, un ristorante stellato con venti coperti all’interno e altrettanti nel plateatico, un pontile lungo 28 metri e tutta la linea elettrica (pali compresi) eliminata.
I dubbi sui cantieri di San Vigilio dei conti Guarienti
Ma per il conte qualcosa non torna: «Ci sono tre vasche interrate, che dicono essere locali tecnici che comunque avranno anche un locale sopra fuori terra mimetizzato con pietre locali, di dimensioni enormi, 700 metri quadri. A me vengono dei dubbi servano solo a metterci i sotto servizi elettrici, la centrale termica e gli scarichi. Inoltre, vogliono realizzare anche un pontile lungo 28 metri che uscirà dal muro di contenimento del parco, fronte lago».
Ma, in realtà, si tratterebbe di due le piattaforme che occuperebbero un’area sottoterra di circa 400 metri quadri: nell’area oliveto verrà mantenuta la zona parcheggio che già esisteva. Qui ci sarà la piattaforma interrata di 177 metri quadri, con sotto la centrale termica e vari locali tecnici, raggiungibile con un vano scala esterno fuori terra ricoperto in pietra. La parte finale dell’edificio a lato sarà restaurato e saranno realizzati gli spogliatoi per i dipendenti delle attività turistiche. Un’altra piattaforma, invece, si trova più sopra: qui ci sarà la centrale termica interrata su una superficie di 218 metri quadri, con tecnologia a condensazione ad acqua ed alimentata elettricamente. Sopra fuori terra due cabine elettriche, una per le strutture private e un’altra per Enel, a servizio di tutto il territorio circostante di San Vigilio. Tutta la linea elettrica area, con i fili e i pali della luce, verrà tolta.
Si è parlato anche degli ulivi sradicati, ma sempre il sindaco risponde «sono semplicemente stati spostati temporaneamente, schedati e numerati, e verranno riposizionati una volta terminati i lavori nello stesso luogo». Ma Guariente tuona: «Sono disposto a tutto pur di bloccare questo scempio – esclama Guariente Guarienti – anche andare a Roma a piedi se serve pur di fermare questa schifezza». Riuscirà il re del tortellino nella sua impresa?
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Alberto Lupini
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