Giovani disabili costretti a scendere dal treno. Ecco come si rovina la ripresa del turismo

Nonostante i posti riservati, 27 ragazzini hanno dovuto tornare da Genova a Milano in pulman perchè dei turisti senza prenotazione non li hanno lasciati sedere. La polizia ferroviaria non ha potuto fare nulla...

18 aprile 2022 | 21:53

Se da un lato c’è la soddisfazione generale per la ripresa alla grande del turismo, tanto che si può oggi parlare di “Italia riaperta”, c’è purtroppo da registrare una ripresa di incidenti, code in autostrada e la ripresa di episodi di inciviltà. Il più grave di questi ultimi è avvenuto sul treno, con un’evidente incapacità dell’organizzazione di Trenitalia di fare fronte a situazioni limite: 27 ragazzi disabili sul regionale 3075 che da Genova Porta Principe doveva riportarli a Milano (con posti ovviamente prenotati) sono stati obbligati a scendere perché dei turisti saliti sul treno prima di loro avevano occupato quei posti e si sono rifiutati di farli sedere. Al punto che Trenitalia ha dovuto allestire un pullman ad hoc per portare i ragazzi disabili e i loro accompagnatori a Milano.

Il treno (che è stato anche vandalizzato) era stato preso letteralmente d’assalto dai turisti che avevano occupato tutte le carrozze, compresa quella di testa che era stata riservata ai giovani ragazzi disabili e ai loro accompagnatori che sono saliti per ultimi non riuscendo ad accedere prima di fronte a gruppi di esagitati turisti che erano scesi per a Genova stare a al mare un giorno.

Nonostante l’intervento di tre agenti della Polfer i turisti si sono rifiutati di alzarsi per far sedere i disabili.

«Quello che è accaduto oggi su un treno diretto da Genova a Milano è vergognoso, un episodio da stigmatizzare. Segna la totale mancanza di rispetto e sensibilità verso le persone disabili. Nonostante siano intervenuti gli operatori di Trenitalia e gli agenti della Polfer non c’è stato niente da fare». Questa la reazione del governatore ligure Giovanni Toti e dell’assessore ai Trasporti Gianni Berrino «Quello che è accaduto è un fatto doppiamente grave, non solo perché il treno è stato vandalizzato da ignoti passeggeri - conclude Berrino - ma soprattutto per quanto accaduto poi a Genova, un episodio inqualificabile che va condannato con fermezza».

E se invece che di disabili i posti fossero stati di ragazzi palestrati che sarebbe successo? Botte e sangue sul treno? Episodio inqualificabile e che meriterebbe il daspo su Trenitalia per quei turisti...

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Alberto Lupini


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