Fragole invernali, una tendenza salutare che convince i consumatori europei

Il frutto sempre più presente sul mercato nei mesi invernali. A partire da dicembre, per proseguire fino a gennaio e febbraio le produzioni sono a disposizione dei consumatori europei in tutta la loro naturalità

14 gennaio 2022 | 13:27

Le fragole Sono tra i frutti che negli ultimi anni hanno vissuto le maggiori innovazioni in termini di miglioramento genetico e tecnologico. Le produzioni invernali sono ottenute da piante fresche a cima radicata messe a dimora a fine estate nei paesi del sud Italia come Sicilia, Basilicata o Campania.

La nuova tecnica vivaistica

La particolare tecnica vivaistica della pianta fresca a cima radicata, associata ad una selezione varietale specifica, ha consentito di ampliare la produzione invernale trasformando, in breve tempo, la fragola in un prodotto presente per 12 mesi all’anno sul mercato europeo. I frutti invernali, grazie alla particolare selezione di varietà idonee a questo periodo di produzione, sono dolcissimi e aromatici e contengono tutte le proprietà nutrizionali che fanno della fragola un superfood ad alto potere salutistico.

Il consumo europeo

In Europa se ne consumano circa 1,2 milioni di tonnellate l’anno con un indice di penetrazione tra i cittadini europei del 93%. La media di consumo europeo procapite è di 1,6 chilogrammi, secondo elaborazioni di Freshfel (la European fresh produce association).

 

Un prodotto focus dell’Unione Europea

La fragola è fra i prodotti in focus del progetto di Aop Gruppo Vi.Va. Fruit&Veg Natural Health, finanziato dall’Unione Europea e cofinanziato da Almaverde Bio, Apofruit, CodmaOp, Coop Sole La Mongolfiera, Ortoromi, PempaCorer, Solarelli, Op Terre di Bari, per promuovere i consumi e i benefici di una dieta a base di frutta e verdura evidenziando le caratteristiche nutrizionali e salutistiche di un paniere di prodotti ricchi di principi  nutritivi benefici  in Italia, Olanda e Romania.

La produzione

Nell’ultimo anno, proprio la fragola, in Italia, ha vissuto un aumento importante in termini di superfici coltivate, grazie agli investimenti che hanno coinvolto soprattutto la Basilicata, nel Metapontino (+20%, fonte CSO Italy), in Campania (+6%) fra Casertano e Piana del Sele, e Sicilia (+4%), tutto il Sud Italia rappresenta da solo la culla della coltivazione delle fragole nostrane raccogliendo oltre il 66% della produzione. «Stiamo per raggiungere la piena produzione - ha dichiarato Pietro Ciardiello direttore di Coop Sole, uno dei soci sostenitori del progetto Fruvenh  - E’ attesa per febbraio, lievemente in ritardo rispetto all’anno scorso per le condizioni climatiche poco favorevoli che hanno ritardato gli impianti di fine estate».

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Alberto Lupini


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