Focaccia al formaggio di Recco, la tutela Igp fa splendere forni e territorio

La Focaccia di Recco, con la tutela europea, è entrata nell’Olimpo della produzione agroalimentare europea, diventando uno dei prodotti d’eccellenza che rappresentano l’Italia nel mondo”.

17 dicembre 2021 | 18:44
di Elisabetta N. Paseggini

Una serata nel ristorante La Manuelina per una full immersion di storia e tradizione su un prodotto che ci da vanto in tutto il mondo; abbiamo seguito passo passo la storia e la preparazione della focaccia con il formaggio di Recco Igp e l’abbiamo assaggiata per voi.

 

Un ricetta che racconta un territorio

La storia racconta che la focaccia col formaggio a Recco ha radici antiche, “rechelini doc” ed abili osti di allora, i cui eredi sono divenuti col tempo professionisti panificatori e ristoratori di oggi, hanno tramandato nel tempo una tradizione secolare che ha portato la focaccia di Recco col formaggio ad essere il prodotto gastronomico principe della città, costituendo motivo di grande attrazione per quel turismo enogastronomico che sempre più sceglie le proprie mete seguendo quanto di più tipico le località offrono. Un chiaro invito per andare in Liguria, nel territorio di origine della Focaccia di Recco col formaggio Igp, a Recco, Camogli, Sori e Avegno, dove sono radicate le sue origini.

 

Nel 2015 arriva il riconoscimento Igp

Nel corso degli anni la Focaccia di Recco è cresciuta in modo esponenziale varcando i confini territoriali ma tanti consensi sono stati accompagnati anche da tante imitazioni. Un prodotto semplice e sano, con pochi ingredienti, pur così difficile da riprodurre. I produttori locali si sono così sentiti defraudati delle loro tradizioni, sentendosi in dovere, una volta costituitisi in Consorzio, di chiedere e ottenere l’intervento delle istituzioni preposte (Regione Liguria, Comune di Recco, Camera di Commercio di Genova, Ministero delle Politiche Agricole) per difendere il nome del proprio prodotto, da qui le motivazioni della richiesta Igp. Proprio per questo il riconoscimento Igp, dopo un lungo percorso, definitivamente registrato nel gennaio 2015 dalla Commissione Europea, rende omaggio alla storia di questo grande prodotto, indissolubilmente legato al territorio ed al proprio nome, l’indicazione geografica protetta, Recco.

 

I ristoranti protagonisti del Consorzio

Le attività aderenti al Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio:

  • Ristoranti a Recco: Alfredo, Angelo,  Da Lino, Da ö Vittorio, Del Ponte, Manuelina, Vitturin 1860, Storica Focacceria Manuelina.
  • Ristoranti a Sori: Edobar, Il Boschetto.
  • Panifici a Recco: Panificio Moltedo G.B. via Assereto, Panificio Moltedo 1874 via XX Settembre, Tossini via Roma, Tossini via XXV Aprile.
  • Panifici e gastronomia a Recco: Tossini via Assereto, Tossini via Trieste.
  • Asporto a Camogli: Focacceria Revello dal 1964. Asporto a Sori: Focacceria Tossini.

 

Dalla terza crociata a oggi, la storia della Focaccia con il formaggio di Recco Igp

Si dice che questo prodotto esistesse già all’epoca della terza crociata. “Era la Pentecoste di rose dell’anno 1189… la cappella dell’Abbazia di San Fruttuoso accoglieva i crociati liguri per un solenne Te Deum prima della partenza della flotta per la Terra Santa… Sulle bianche tovaglie di lino ricamate facevano bella vista i piatti di peltro e di rame, zuppiere di ceramica e di coccio colme di ogni bendidio: pagnotte di farro ed orzo impastate con miele, fichi secchi e zibibbo, carpione di pesce, agliata, olive e una focaccia di semola e di giuncata appena rappresa (la focaccia col formaggio)…”.

In tempi  lontanissimi la popolazione recchese si rifugiava nell’immediato entroterra per sfuggire alle incursioni dei saraceni. E, grazie alla possibilità di disporre di olio, formaggetta e farina, cuocendo la pasta ripiena di formaggio su una pietra d’ardesia coperta, venne “inventato” quel prodotto gastronomico che oggi conosciamo come “Focaccia di Recco col Formaggio”.

Alla fine dell’800 aprono a Recco le prime trattorie con cucina, ed a quei tempi la “Focaccia col Formaggio” veniva proposta unicamente nel periodo dei morti. Grazie all’intraprendenza di “rechelini doc” di allora e con le loro abilità  attirarono nelle osterie e nei forni recchesi il bel mondo d’inizio secolo diffondendo questo prodotto “principe” della gastronomia cittadina, (persino Guglielmo Marconi e l’Infanta di Spagna degustarono la focaccia col formaggio venendo appositamente a Recco).

Le compagnie teatrali diventarono clienti fissi perché dopo lo spettacolo in teatro, da Genova si trasferivano a Recco richiamati dal profumo ... e dall’ospitalità infinita  di quegli “osti” recchesi che fin da allora fecero della loro arte naturale “del far da mangiare” una professione cresciuta poi nel tempo precorrendo i tempi e tenendo aperto fino a tarda notte i loro locali, tutto grazie a lei, la focaccia col formaggio che solo lì si trovava.  

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Alberto Lupini


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