Quasi mezzo milione di italiani trascorreranno il Ferragosto in agriturismo. Per tanti sarà una gita fuori porta per scappare dalla calura estiva e approfittare di qualche ora di relax, soprattutto se in mancanza di una vacanza vera e propria.
Ferragosto in agriturismo per 400mila italiani
Le 400mila visite attese negli
agriturismi del Belpaese superano quelle dell’anno scorso e questa è già una buona notizia, tuttavia non riusciranno a compensare l’assenza degli stranieri, a partire dagli americani, soprattutto in quelle regioni dove la presenza di ospiti esteri arriva a pesare fino al 60% del totale.
Sabato sarà comunque una giornata da tutto esaurito quasi ovunque. E dopo le difficoltà causate dal lockdown, ha ripreso a pieno ritmo un po’ ovunque anche la ristorazione agrituristica, anche in questo caso grazie alla maggiore capacità di garantire il distanziamento sociale anche a tavola. La spinta verso un turismo “sicuro” e di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, ha portato gli agriturismi ad incrementare l’offerta di attività, dal pranzo sul plaid con i piedi sull’erba, all’agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari, ma c’è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali nel granaio o sulle balle di fieno nell’aia o ha organizzato cene romantiche tra i vigneti. Proposte che vanno ad aggiungersi servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness.
Gli agriturismi in Italia sono oltre 24mila, in grado di offrire un potenziale di più di 262mila posti letto e 462mila coperti per il ristoro, oltre a 11.600 piazzole per l’agricampeggio e a oltre 1.500 attività di fattoria didattica per i più piccoli. L’agriturismo è apprezzato anche per gli acquisti dei souvenir alimentari delle vacanze con tre turisti su quattro (75%) nel Belpaese che hanno deciso per il 2020 di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende agricole o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità, secondo un’indagine Coldiretti/Ixè.
«L’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy post covid perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle campagne italiane per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento», ha detto
Diego Scaramuzza presidente di Terranostra nel precisare che «in quasi 2 comuni italiani su tre sono presenti strutture agrituristiche con una netta prevalenza dei piccoli comuni dove nasce il 92% delle tipicità agroalimentari Made in Italy».
A tale proposito, Coldiretti ha preparato un vademecum con alcune buone pratiche da osservare per una vacanza in agriturismo «Poiché per la maggioranza degli ospiti l’agriturismo significa soprattutto cibi genuini e buona alimentazione è determinante – sottolinea la Coldiretti – controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, il tipo di azienda e i prodotti coltivati direttamente ed accertare che nel menu offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona. Vanno preferite le aziende che aderiscono a una associazione come Terranostra e che presentano le garanzie di accreditamento offerte da
Campagna Amica. Infine prima di partire vale sempre la pena di prendere contatto con l’imprenditore agricolo per informazioni dettagliate su cosa offre l’azienda e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti ma anche per verificare quali attività ricreative e culturali ma anche servizi (ospitalità animali) sono offerte e comprese nel prezzo».
Questo il vademecum pubblicato dall’associazione:
- scegliere gli agriturismi in cui l’attività agricola è visibile e dove l’accoglienza sia di tipo cordiale e curata direttamente dall’imprenditore agricolo o dalla sua famiglia;
- controllare il legame dell’azienda con l’attività agricola, il tipo di azienda e i prodotti coltivati direttamente e accertare che nel menu offerto siano indicati alimenti stagionali e tipici della zona;
- prendere contatto con l’imprenditore agricolo per informazioni dettagliate su cosa offre l’azienda e sui prezzi, sul modo per raggiungerla e sulla distanza da altre mete interessanti;
- preferire le aziende che aderiscono a una associazione come Terranostra e che sono garantite dall’accreditamento alla rete di Campagna Amica (per gli amanti del computer c’è anche la possibilità di navigare in internet sul sito www.campagnamica.it);
- verificare quali attività ricreative e culturali ma anche servizi (ospitalità animali) sono offerte e comprese nel prezzo.