Maggio entra a gamba tesa nel cuore degli italiani, che cominciano - costretti per la maggior parte ancora in casa - a fantasticare su vacanze che mai come quest'anno sembran più miraggi che programmi. I bambini che scorrazzano tra gli ombrelloni del Bagno Maria di turno, i pranzi light senza spostarsi dalla spiaggia, trekking da un rifugio all'altro in mezzo alle meraviglie della montagna, le passeggiate lungo mare la sera al chiaro di luna. Quanti bei ricordi.
Distanziamento, "casette", tuffi in acqua e passeggiate lungo mare: le regole italiane finora
I viaggiatori incalliti alla scoperta di luoghi ignoti si mettano fin da subito il cuore in pace: niente estero.
Le prime voci sull'estate ormai prossima questo limite lo impongono chiaramente. Si sta in Italia. E torniamo tutti ragazzini, al mare con i nonni, a riscoprire quanta verità ci sia (i turisti dall'estero lo sanno bene) in quel cartellone che troviamo ad ogni autogrill lungo le autostrade - "Sei in un Paese meraviglioso".
E mentre gli italiani sognano, dalle istituzioni qualche accenno in più lo si dà: spostamento tra regioni?
Sì, ma con l'indice di trasmissibilità inferiore allo 0,2 (praticamente nessun nuovo contagiato). E su
Il Sole 24 Ore uno degli articoli più letti è proprio quello contenente la mappa che, regione per regione, segna la percentuale (in continuo aggiornamento) dell'indice R0.
Un indice che, con i giorni di lockdown che aumentano, continua ad abbassarsi (l'Umbria è già a 0,19 - aggiornamento dell'1 maggio). Per la Fase 2 intanto tutti sono pronti, manca poco.
E le regioni? Sta alle Regioni mediare tra le indicazioni del Dpcm - quindi a principi come cautela e sicurezza - e l'organizzazione di un turismo che da questo mese comincerà ad "aprire" alla bella stagione.
Regioni che dovranno tenere conto di due indicatori: la curva epidemica misurata attraverso l’indice di contagio R0 e la capacità di accoglienza delle strutture sanitarie, in particolare le terapie intensive.
Le Regioni che potranno decidere se aprire o meno ai non residenti - è consentita infatti la possibilità di chiudere i propri confini. Esattamente come è accaduto quando si è deciso il lockdown e alcuni presidenti di Regioni delle sud hanno firmato ordinanza per impedire il rientro dal nord.
Scopriamo, almeno al momento (le modifiche sono all'ordine del giorno) quali sono le intenzioni di ogni Regione.
Alto Adige
Trekking in mezzo alla natura nel cuore dell'Alto Adige
L'Alto Adige accelera,
non vuole perdere tempo. Già sono arrivate nei giorni scorsi notizie dalle destinazioni turistiche più calde della provincia autonoma per riaperture "il prima possibile". Dalla
Val Gardena all'
Alta Badia. L'ordinanza ha già disposto la riapertura degli alberghi per il 25 maggio: saranno previste dopo quella data numerose iniziative, sperando anche di riuscire ad attrarre turisti stranieri (consci comunque che in una prima fase si tratterà di flussi altoatesini al 100% e niente più». Il settore turistico è di grande importanza in Alto Adige. Con l’apertura degli alberghi il 25 maggio, Bolzano sorpassa addirittura l’Austria che l’ha prevista invece per il 29 maggio.
I ristoranti accelerano prima degli alberghi e, insieme ai parrucchieri, iniziano a lavorare già dall'11 maggio. Insieme, anche i bar. «Benché ci vorrà ancora del tempo perché si torni alla normalità, procediamo passo dopo passo per raggiungerla», afferma il presidente
Arno Kompatscher.
Turismo inizialmente quindi solo locale: i tedeschi, amanti delle montagne sudtirolesi, non potranno infatti viaggiare all’estero almeno fino al prossimo 14 giugno. La mossa di Kompatscher è probabilmente rivolta ai cittadini altoatesini, sempre più restii ad accettare le restrizioni imposte dal governo centrale.
Veneto
Le lunghe spiagge del Veneto, con due metri / due metri e mezzo tra un ombrellone e l'altro
Se Fosse per il governatore
Luca Zaia, si aprirebbe già tutto. Ha detto in una recente conferenza stampa: «Siamo pronti ad ogni genere di apertura». Il Veneto, il cui modello per la lotta al Covid-19 è stato celebrato dal
Financial Times come uno dei migliori, ha già praticamente pensato a tutto.
Ci si può spostare in tutta la Regione per recarsi alle seconde case di proprietà e alle imbarcazioni ormeggiate, per manutenzione e riparazione (relativamente a questa norma le prescrizioni sono entrate in vigore già dal 28 aprile).
E per la stagione estiva? Sulle spiagge ci si è già organizzati con postazioni di 50 metri quadrati che possono consentire alle famiglie di avere una “casetta” in riva al mare.
Negli stabilimenti ci saranno percorsi dedicati, sanificazione (non solo di bagni, docce e ambienti comuni ma anche di ombrelloni, sdraio e lettini), divieto di stazionamento. Per prenotare l’ingresso e la propria postazione si potrà usare internet oppure il telefono, in modo da evitare le file agli ingressi.
Aggiunge Zaia: «Un metro di distanza in acqua, poi fuori dall'acqua dovremo tenere le distanze, probabilmente sempre di un metro, con le distanze fra gli ombrelloni di due metri, due metri e mezzo, ma dipende anche dalla conformazione della spiaggia».
Liguria
Giovanni Toti vorrebbe aprire alle spiagge già dall'inizio di giugno: «Siamo all'aria aperta, meno rischi»
Anche il governatore
Giovanni Toti ha autorizzato i trasferimenti per la manutenzione delle barche (nonostante la Liguria negli ultimi giorni stia registrando un incremento percentuale di aumento casi più preoccupante rispetto alle altre regioni più colpite dall'epidemia).
Ha chiarito: «L’accesso alle spiagge libere durante l’estate è un problema di cui stiamo dibattendo proprio in queste ore. Non sarà facile, occorrerà certamente mettere degli steward, delle persone che controllino gli accessi. Non possiamo impedire che le persone possano andare al mare e di farlo anche gratuitamente. Mi immagino di poter far andare anche i turisti nelle spiagge liguri magari non nelle prossime settimane ma a partire da giugno. Le spiagge le ritengo una delle preoccupazioni minori: siamo all’aria aperta, sono ventilate, la sabbia e l’acqua del mare sono germicidi potenti, i raggi del sole sono un disinfettante».
Poi come in ogni Regione, in questo delicato periodo di transizione, ci sono "restrizioni sugli allargamenti sulle restrizioni". Un esempio è Genova, il cui sindaco,
Marco Bucci, ha chiarito che addirittura fino al 4 anche i "tuffi" per chi abita nei pressi delle spiagge (concessi dal Governo) sono vietati. Così nche in tanti comuni vicini, come Sestri Levante: «L'obiettivo - spiega il sindaco
Valentina Ghio - è quello di evitare assembramenti».
Emilia Romagna
Il litorale romagnolo: pranzo consentito sotto l'ombrellone per evitare assembramenti nei punti ristoro
L'Emilia Romagna, vista anche l'emergenza che rispetto ad altre regioni ha dovuto affrontare, è più cauta. Ma non si farà trovare impreparata. Le associazioni di categoria, infatti, garantiscono che per la riapertura saranno pronte.
Monica Saielli di Assocamping e
Franco Vitali di Faita hanno riferito al
Corriere della Sera di aver già chiesto al ministero del Turismo di discutere al più presto un calendario: «Intendiamo aprire campeggi e villaggi turistici con tutti gli accorgimenti gestionali, organizzativi e strutturali che rendano sicuri il lavoro dei nostri collaboratori e la permanenza dei nostri ospiti. Le misure proposte interpretano al meglio le esigenze e le richieste di sicurezza che saranno fondamentali per affrontare la fase 2. Campeggi e i villaggi turistici sono tipicamente caratterizzati da grandi spazi, aperti e chiusi, individuali e collettivi, e da un elevato rapporto ospite-mq disponibili (almeno 30 metri quadri per ospite e 120 per ogni nucleo familiare o equipaggio formato da quattro persone)».
Intanto
l'ordinanza per la fase 2 (dal 4 maggio) consente la possibilità di raggiungere le seconde case per l'attività di manutenzione e di passeggiare se non altro per giardini e parchi (non ancora sulle spiagge, quelle restano per il momento chiuse, almeno fino al 18 maggio).
Ma non per tutti! È già scontro infatti tra il governatore
Stefano Bonaccini e la sindaca di Riccione,
Renata Tosi, che ribatte all'ordinanza su Facebook: "Io mi fido dei miei cittadini. Sono stati responsabili e seri e ci hanno aiutato molto in questi mesi e lo faranno sempre. Quindi a Riccione dal 4 maggio saranno possibili le passeggiate anche sulla spiaggia, con il dovuto distanziamento e mascherina. [...] Chiudere la spiaggia è un controsenso: se si può camminare nei parchi non si capisce perché non si possa fare in riva al mare».
Una volta che tutte le spiagge, comunque, avranno il loro via libera, si pensa già di consentire il pranzo direttamente sotto l’ombrellone – che dovrà essere a distanza di sicurezza dagli altri – per evitare file e assembramenti nei punti di ristoro. Per chi invece preferisce prendere il sole in terrazza o in giardino, a Rimini ci si sta organizzando per la consegna dei lettini direttamente a casa.
Il Governatore Bonaccini negli scorsi giorni ha anche tranquillizzato gli albergatori: «Se anche un ospite questa estate dovesse risultare positivo, non chiuderemo l'hotel, basterà la sanificazione».
Toscana
Si parla di spiagge libere: ecco uno scatto di un litorale aperto sull'Isola d'Elba
Il governatore
Enrico Rossi ha emanato un'ordinanza (probabilmente inclusa
nelle contestazioni di Conte pronunciate alla Camera sulle iniziative locali) che concede la possibilità di passeggiare e andare in bici in tutto il territorio comunale ai residenti nella stessa abitazione.
Ma per l'estate? Rossi apre a una «graduale ripresa della normalità», per ora si sa questo. Intanto sulle spiagge è confusione: in Versilia sono aperte, concesse le passeggiate per tutti, ma i sindaci dicono chiaramente: «Non ci si va per prendere il sole». Forte dei Marmi invece va da sé e non le apre nemmeno.
Se dalle istituzioni si comprende poco, dà qualche accenno in più Legambiente Toscana: «Grande ci sembra la confuzione sotto il cielo con l'accavallarsi di proposte a volte contraddittorie». Aggiungono
Fausto Ferruzza e
Umberto Mazzantini, rispettivamente presidente e responsabile mare: «Un ruolo importantissimo potranno svolgerlo le spiagge libere, che andranno valorizzate e tutelate meglio, garantendo una loro fruizione rispettosa delle norme, sia sanitarie che ambientali».
Lazio
Il mare limpido di Gaeta nel Lazio, dove si pensa ad un'app per prenotare il posto in spiaggia
Meno contento il Lazio, almeno nell'imminente, per quanto riguarda le seconde case. Se Veneto e Puglia hanno strappato questo risultato ad un Dpcm che, come ha chiarito
Paola De Micheli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, non permette lo spostamento verso le seconde case, il Lazio non ci pensa neanche.
Nicola Zingaretti: «Andare nelle seconde case? Noi osserveremo tutto quello che è previsto nel Dpcm per un senso di responsabilità».
Per quanto riguarda l'estate, invece, il litorale laziale rischia di essere molto affollato e per questo numerose località stanno pensando di creare un sistema che attraverso una "app" possa consentire di prenotare il proprio posto in spiaggia e un "braccialetto" che segnali eventuali assembramenti.
Tutte le spiagge avranno ingressi a numero chiuso e distanziamento garantito sia sull’arenile, sia nei punti di ristoro che dovranno seguire le regole di bar e ristoranti, dunque almeno due metri tra i tavoli e un metro dal bancone.
Intanto anche per il Lazio, pare smontata l'idea del plexiglass, oltre a quella degli ombrelloni predistanziati. La pensa così l'assessore regionale allo Sviluppo economico
Paolo Orneli, che escluse queste due possibilità parla però di apertura in totale sicurezza.
Campania
Vista da Sorrento. In Campania piovono richieste per le case private con piscina
Spiagge e isole della Campania sono super-ambite dai vacanzieri italiani. Da sempre. Per ora le spiagge restano chiuse. Per l'estate invece? Sulla costiera amalfitana e nel Cilento si pesa di contingentare gli ingressi nelle spiagge affidando ai vigili i controlli sui tratti "liberi". Il sindaco di Maiori, come già avevamo riportato, ha garantito che «non ci saranno tratti di arenili incustoditi». Ischia invece pensa di creare delle piattaforme galleggianti gestite dagli stabilimenti che possano ospitare dalle 2 alle 3 persone con lettini e protezione per il sole.
Intanto, come riporta
Fanpage, tutti cercano ville con piscina giardino proprio in Campania. È infatti boom di richieste per le case vacanze con vasca idromassaggio in camera. Cresce parallelamente la domanda di campeggi (+1069%) e viaggi nella Natura (+253%). Risente naturalmente della situazione la città, quindi Napoli, con un calo delle prenotazioni del 90% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Marche
Spiaggia con vista sul Conero. Nelle Marche i bagni dovranno mettere poster per comunicare le norme
Il presidente della regione
Luca Ceriscioli ha firmato un'ordinanza che dal 4 maggio consente le passeggiate, svolte in maniera individuale, sulle spiagge delle Marche, nel rispetto del distanziamento sociale. Attenzione però: non ci si può fermare, vietate le soste e gli assembramenti.
Una piccola consolazione arriva dal 29 maggio, quando la tintarella sarà concessa. Ma i marchigiani si dovranno sognare le feste in spiaggia, le sfide a biliardino e le partite a beach volley. Anche le passeggate notturne e il bagno in compagnia non saranno consentiti.
Dettagli più precisi li fornisce la bozza della Regione per la balneazione 2020. Qualche piccolo punto a chiarire il quadro principale. Tutti i dipendenti che si occupano di turismo e balneazione dovranno essere forniti di un tesserino di riconoscimento esposto e visibile ai clienti. Il titolare dello stabilimento balneare potrà disporre in loco la misurazione della temperatura corporea al personale. La prenotazione dovrà essere gestita il più possibile in modalità informatica. La comunicazione dovrà essere costante, presente e chiara, in modo che tutti possano sapere cosa fare (distanze sociali, lavaggio di mani etc.). Le distanze tra gli ombrelloni saranno aumentate a 4,5 metri, quelle tra le file di ombrelloni a 5 metri. La doccia dopo la balneazione è obbligatoria.
Sicilia
L'Isola di Favignana. La Sicilia prepara agevolazioni ai turisti
Come il Governo ha lanciato la sua iniziativa per far sì che gli italiani riprendano a viaggiare con meno costi, così anche la Sicilia vuole incentivare il turismo. Lo fa creando un fondo di 75 milioni di euro da destinare all'acquisto di servizi turistici. Servizi che saranno poi regalati ai viaggiatori che avranno scelto la Sicilia. Un'iniziativa che, in soldoni, si tradurrà innanzitutto in pernottamenti gratuiti negli hotel: ogni tre notti di soggiorno pagate, una è gratis; e se la vacanza dura 6 giorni, le notti pagate diventano 2.
Per le riaperture
Nello Musumeci ha parlarto chiaro: da giugno riaperti gli stabilimenti balneari in Sicilia. E anche l'Isola intera si aprirà, se entro maggio si arriva a contagi zero (quest'ultima parte chiesta direttamente dal Governatore al premier Conte).
Sardegna
Cala Coticcio in Sardegna, dove sarà necessario un passaporto sanitario del turista
Il governatore della Sardegna
Christian Solinas prolunga per tutto maggio la chiusura di porti e aeroporti per poi aprire al turismo italiano a giugno ma con condizioni ben precise, come spiega
La Repubblica. Per coloro che non vorranno rinunciare al mare e alle spiagge (a numero chiuso, sia chiaro) della Sardegna dovrà prima di tutto
procurarsi un "passaporto sanitario", poi verrà sottoposto ad un test rapido all'arrivo e dovrà obbligatoriamente scaricare un'app che ne traccerà gli spostamenti sull'isola. «Chiediamo al governo una disciplina specifica che ci consenta di pretendere il passaporto sanitario per chi vorrà arrivare in Sardegna con finalità turistiche».
Certo, più facile a dirsi che a farsi. Resta infatti da chiarire l'aspetto relativo ai costi. Se infatti i test all'arrivo saranno a carico della Regione, il primo lasciapassare sarà interamente a spese proprio del viaggiatore. In Italia un eventuale turista in buona salute non ha diritto al tampone gratis, ma deve pagarlo. E i costi possono sfiorare anche i 120 euro. Per un nucleo familiare sarebbe un salasso. La speranza è che nelle prossime settimane si trovi una soluzione al problema e che vengano stabiliti dei costi fissi - più bassi - per l'esecuzione dei test. Si pensa ad esempio a una compensazione con le prenotazioni di viaggio e hotel. L'idea di questo bonus è stata annunciata dallo stesso Solinas, che cammina veloce perché «non c'è tempo da perdere».
Niente plexiglass, però; nemmeno difesa delle spiagge - lo chiarisce il
Corriere della Sera - perché «le nostre spiagge non consentono camminamenti "sanificati" perché avrebbero un impatto devastante su un ecosistema già fragile. E dunque sulle spiagge libere ci sarà un numero “chiuso” mentre i controlli saranno effettuati con i droni e i vigili tra i bagnanti.
Puglia
Il Salento. La Puglia vuole gli aiuti delle forze dell'ordine per i controlli nelle spiagge libere
Un'idea simile a quella di Solinas, l'ha avuta il Governatore della Puglia
Michele Emiliano, che ha firmato un'ordinanza il 28 aprile che consente subito di tornare a pescare e andare in barca, ma reintroduce la quarantena per chiunque arriverà in Puglia da altre Regioni.
Dicevamo, anche in Puglia si spera di poter consentire l’ingresso nella Regione a chi arriva da fuori, ma se così non sarà ci sarà comunque una circolazione di persone, e dunque non è escluso che si possa far sottoporre a tampone i vacanzieri. Il governatore spiega: «Abbiamo bisogno che
le aziende balneari ci aiutino a fare controlli, a fare distanziamento e a gestire anche i tratti di spiaggia libera».
Avevamo già parlato della volontà della Regione Puglia di farsi "dare una mano" dalle forze dell'ordine e da eventuali volontari per i controlli.
Nel frattempo anche in Puglia, come in Veneto, è consentita l'attività di manutenzione e riparazione di imbarcazioni e il raggiungimento di seconde case.