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Differenza tra marmellata e confettura? Negli hotel vince la qualità

Non esiste colazione in hotel senza marmellate e confetture. Al centro, come sempre, ci deve essere la genuinità, ma gioca un ruolo importante anche la varietà della proposta. C'è anche un altro alimento che, molto spesso, fa bella mostra di sé nei buffet degli alberghi: stiamo parlando del miele

26 aprile 2023 | 05:00
Differenza tra marmellata e confettura? Negli hotel vince la qualità
Differenza tra marmellata e confettura? Negli hotel vince la qualità

Differenza tra marmellata e confettura? Negli hotel vince la qualità

Non esiste colazione in hotel senza marmellate e confetture. Al centro, come sempre, ci deve essere la genuinità, ma gioca un ruolo importante anche la varietà della proposta. C'è anche un altro alimento che, molto spesso, fa bella mostra di sé nei buffet degli alberghi: stiamo parlando del miele

26 aprile 2023 | 05:00
 

Non è un segreto, uno degli aspetti centrali per un'ottima colazione in albergo è la varietà della proposta. È cosa nota, infatti, che i clienti siano guidati, soprattutto in occasione di un viaggio, dalla voglia di sperimentare e si lascino quindi andare, davanti a un buffet di prima colazione, ad esperienze diverse da quelle abitudinarie.

Una condizione che potrebbe far passare in secondo piano l'importanza di offrire confetture e marmellate all'altezza. D'altronde, si tratta di alimenti che appartengono a un'idea di colazione “tradizionale” e che fanno pensare all'inizio della giornata a casa. Niente di più sbagliato: confetture e marmellate sono uno dei perni centrali attorno ai quali ruotano anche le colazioni in hotel, soprattutto in quelle strutture che puntano sulla varietà dell'offerta e sull'alta qualità.

In albergo per la prima colazione è fondamentale offrire confetture e marmellate all'altezza delle aspettative dei clienti Marmellata o confettura? L'importante è che sia di qualità

In albergo per la prima colazione è fondamentale offrire confetture e marmellate all'altezza delle aspettative dei clienti

Ma è marmellata o confettura?

Prima di scoprire quali sono le strade che gli hotel scelgono di percorrere sul tema, è bene sgomberare il campo da qualsiasi dubbio. Spesso, infatti, marmellata e confettura sono utilizzate come sinonimi, ma nella realtà dei fatti è si tratta di un errore. La marmellata, come confermato addirittura dall'Unione Europea, è tale soltanto se contiene agrumi (arance, limoni, cedri, mandarini, pompelmi e bergamotti). Questi devono essere presenti in una percentuale superiore al 20% e abbinati al solo zucchero. Discorso diverso per la confettura.

Marmellata e confettura sono utilizzate come sinonimi, ma nella realtà dei fatti è si tratta di un errore Marmellata o confettura? L'importante è che sia di qualità

Marmellata e confettura sono utilizzate come sinonimi, ma nella realtà dei fatti è si tratta di un errore

In questo caso sono ammessi tutti i tipi di frutta. L'importante è che si tratti di polpa e la sua presenza sia superiore al 35% (45% in caso di versione extra). C'è, infine, la composta, che al contrario delle due precedenti non ha una vera e propria classificazione, ma viene considerata più sana perché meno zuccherata. Solitamente, infatti, la presenza di frutta supera il 65% ed è pertanto un alimento a cui gli alberghi dovrebbero prestare particolare attenzione, considerate le tendenze salutiste che hanno preso piede negli ultimi anni e una sempre maggior attenzione agli aspetti nutrizionali del cibo.

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Monoporzione, una soluzione contro gli sprechi in hotel

Nella gestione di marmellate e confetture non sono molte le differenze tra strutture alberghiere di vario livello. La divisione sostanziale è tra chi sceglie di esporle a buffet in appositi contenitori e chi, invece, opta per le monoporzioni. Quest'ultima soluzione, che già copriva una fetta importante del mercato, ha goduto di un ulteriore aumento a causa della pandemia. Così ormai è più frequente incontrare strutture alberghiere che per la prima colazione scelgono piccole confezioni singole per i loro ospiti, rispetto ai grandi contenitori a cui qualcuno ci aveva abituato in passato. Una decisione che verte su diversi aspetti positivi. La sicurezza dal punto di vista della salute, che viene però garantita anche da dispenser di più grandi dimensioni, realizzati da diverse aziende del comparto.

Le strutture alberghiere sempre più frequente mettono a disposizione barattoli di marmellate e confetture realizzate con prodotti del territorio Marmellata o confettura? L'importante è che sia di qualità

Le strutture alberghiere sempre più frequente mettono a disposizione barattoli di marmellate e confetture realizzate con prodotti del territorio

La lotta agli sprechi: in caso di bassa stagione o in generale di scarsa clientela, le monoporzioni sicuramente aiutano. La possibilità di offrire più alternative ai clienti, che possono così sperimentare confetture e marmellate nuove, oltre a quelle più amate e conosciute. Un aspetto centrale, che permette a strutture di livello inferiore di poter competere sotto questo aspetto anche con realtà di alto livello. Vale a dire, nulla vieta a piccoli alberghi a due o tre stelle o bed&breakfast di offrire un'importante varietà di gusti e di non limitarsi a, per dire, albicocca e frutti di bosco. C'è, infine, grazie alle monoporzioni la possibilità di personalizzare. Rispetto al passato, infatti, sempre più alberghi curano con attenzione la forma delle monoporzioni, che spesso sono in vetro (complice anche l'attenzione sempre crescente per l'ambiente), con etichette colorate e personalizzate e che, per questo motivo, possono essere preparate direttamente in struttura, tramite apposite riempitrici.

 

Mettere in mostra il territorio anche nel buffet in albergo

Della curiosità del cliente vi abbiamo già detto. C'è però un altro aspetto che chi si gode una colazione in albergo ama trovare sul tavolo: il territorio. E marmellate e confetture, così come altri alimenti, per esempio lo yogurt, sono uno strumento perfetto per fare leva su questo sentimento. Le strutture alberghiere lo sanno ed è così sempre più frequente trovare nei barattoli marmellate e confetture realizzate con prodotti del territorio. Non per forza “fatte in casa”, ma magari prodotte da aziende locali. Una scelta in alcuni casi sicuramente più importante dal punto di vista dei costi da sostenere, ma che viene ripagata dalla risposta dei clienti. Certo, il territorio non deve però diventare un feticcio. Scelte del genere possono essere prese da chi può contare su aziende di valore nella propria zona. L'alternativa comunque esiste e deve essere guidata da una sola caratteristica: la qualità, sia essa locale, nazionale o internazionale.

Miele, c'è chi sceglie l'effetto wow in albergo

Il legame con il territorio è, quindi, un'occasione per valorizzare marmellate e confetture, ma non solo. C'è un altro alimento che, molto spesso, fa bella mostra di sé nei buffet degli alberghi, proprio accanto a marmellate e confetture: stiamo parlando del miele. Anche in questo caso, le strutture dovrebbero puntare forte sulla territorialità, cercando magari un produttore locale in grado di fornire una materia prima di livello. Il miele, infatti, è particolarmente amato dagli italiani, grazie soprattutto alla sua versatilità, che lo rende perfetto sul pane, con lo yogurt, nel tè, ma anche alla sua salubrità: i suoi benefici per diversi apparati sono noti e apprezzati. Per questo motivo è altamente improbabile trovare una colazione in hotel senza miele, anche se molto spesso la proposta si esaurisce con una monoporzione di una singola varietà o, ma sempre più raramente, in un dispenser, sempre monovarietà.

Miele Marmellata o confettura? L'importante è che sia di qualità

Miele

Una scelta perfetta per evitare lo spreco, ma poco valorizzante per il prodotto. Proprio la possibilità di avere delle monoporzioni potrebbe garantire alle strutture l'opportunità di variare la proposta e offrire diverse scelte. C'è poi, in una tendenza sempre più crescente, chi sceglie un modo alternativo per servire il miele nei buffet: direttamente dal favo. Esistono, infatti, dei dispenser appositi che raccolgono il miele che cola dal favo. Una scelta sicuramente scenografica, che colpisce il cliente con un effetto wow, e allo stesso tempo ecologica: si riduce di parecchio il consumo di plastica. Questa soluzione si presta anche alla territorialità: un produttore locale può, infatti, fornire l'arnia che l'hotel poi "esporrà" nel suo buffet.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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