Sembra un controsenso per un gigante che ha fatto dell’e-commerce un impero (controlla, infatti, il 40% dello shopping online negli States). Ma tant’è: Amazon ha deciso di uscire dal mondo digitale per diventare megastore e vendere prodotti di marca come in un grande magazzino di lusso dove scegliere “come ai vecchi tempi” vestiti e computer e molto altro.
Amazon si converte ai grandi magazzini
Primi store in Ohio e California
La partenza di questa nuova avventura in Ohio e California dove apriranno i primi negozi fisici di tremila metri quadrati, più piccoli dei classici grandi retail.
Ma cosa venderanno? Secono la notizia anticipata dal Wall Street Journal, si potrà acquistare di tutto: dai completi da cocktail all’elettronica. Negli obiettivi quello riproporre il modello di magazzini come Bloomingdale di New York. Il tutto a sei anni dall’apertura del primo negozio “reale” di Amazon, la libreria inaugurata a Seattle, nello stato di Washington.
Nel mentre nessun commento dall’azienda di Jeff Bezos, ma ormai la curiosità è tanta riguardo allo sbarco nel mondo reale di una compagnia, che in omaggio al nome che aveva prima di Amazon - l’aramaico Cadabra -, ha realizzato ciò che aveva promesso: partire da una libreria online per diventare azienda-Stato, con ricavi nel 2020 di 386 miliardi di dollari, più di 1.2 milioni di dipendenti, di cui oltre 800 mila negli Stati Uniti.
Obiettivo: diventare il retailer più grande d’America
Con questa novità, possiamo dunque dire che l’acquisizione, nel 2017, della catena Whole Foods, dove fare spesa bio e mangiare sushi, era solo l’antipasto del grande obiettivo di Amazon: diventare il retailer più grande d’America.
Idea che rispecchia in pieno la mente e la filosofia di Bezos, il cui sogno è un impero che si estenda dalla terra allo spazio.
Come se la caverà nel mondo reale?
Negli ultimi anni Amazon ha aperto una ventina di librerie e un’altra ventina di piccoli outlet dove trovare prodotti che vanno dall’elettronica alla cucina. I nuovi maxi store segnano un salto culturale e commerciale: attrarre i grandi brand e gli stilisti e rivolgersi a quei clienti che preferiscono provare le cose di persona, piuttosto che limitarsi a ordinarle online.
Ora vedremo come se la caverà Amazon nel mondo reale, visto che, in verità, non ha mai gestito un’attività “fisica” su larga scala, fatta di spazi ampi e commessi.