Sempre che i numeri forniti da Palazzo Chigi oggi siano confermati, gli italiani potrebbero ottenere circa 157 milioni di euro come rimborsi dallo Stato per gli acquisti fatti negli ultimi giorni con le carte di credito o il banconmat direttamente in negozio. Al cashback, ufficialmente partito l’8 dicembre, avrebbero aderito 5,7 milioni di cittadini per 9,6 milioni di strumenti di pagamento già attivati. Le transazioni finora elaborate (ci sono 3 giorni di tempo perché vengano registrate) sono quasi 50 milioni. Ovviamente parliamo solo di quelle registrate sull'App Io.
Per avere diritto al rimborso bisogna fare almeno 10 operazioni. Peccato che nel caos di tutto l’avvionon ci si è preoccupati di avvisare che con più beni acquisitati è meglio fare più scontrini se l’importo complessivo supera i 150 euro, che è il limite per il rimborso. Come dire che se uno acquista 3 maglioni da 80 euro l’uno, su 240 euro di spesa con un solo scontrino avrebbe un rimborso di 15 euro, mentre facendo 3 scontrini, con 3 diversi pagamenti della carta, avrebbe diritto a 3 rimborso da 8 euro, per un totale di 24 euro.
Dal 1° gennaio si avvierà in ogni caso la fase ordinaria su base semestrale: sono previsti tre semestri con rimborsi massimi di 150 euro per ogni periodo. Ricordiamo che con il cashback i cittadini che effettuano pagamenti con carte, bancomat e app hanno diritto a un rimborso del 10% della spesa effettuata per un massimo di 150 euro ogni sei mesi.
Sempre Palazzo Chigi indica che il cashback potenziale maturato finora dai partecipanti corrisponde a oltre 198,4 milioni di euro (valore assoluto di 198.448.437 euro). Sulla base di questi dati è difficile avere delle stime precise sul rimborso medio che riceveranno gli italiani. Ma basandosi sul totale delle operazioni e degli utenti registrati (comprendendo anche chi non ha raggiungo le 10 transizioni per accedere ai rimborsi) l’importo medio sarebbe di pochissimo inferiore ai 35 euro. Dati, come detto, che non possono essere certi considerando che mancano i numeri riguardanti quante persone hanno già effettuati i dieci pagamenti necessari per ottenere il cashback di Natale. E non è che dal sistema bancario vengano indicazioni aggiuntive,
Sempre da gennaio avrebbe dovuto partire la lotteria degli scontrini, ma si fa sempre più concreta l'ipotesi di uno slittamento. La maggioranza sta valutando la possibilità di introdurre nel milleproroghe uno spostamento di circa un mese. Alla base del rinvio ci sarebbero questioni di carattere tecnico legate all'adeguamento dei registratori di cassa. Il tutto, ovviamente, sempre all'insegna dell'improvvisazione con cui è stato fatto partire tutto il cash back