Turismo, crescono i pagamenti con carta: +24,5% nell'estate 2024

Nell'estate 2024 i pagamenti digitali nel turismo italiano sono aumentati del 24,5%. I turisti stranieri spendono di più ma fanno meno transazioni. Statunitensi e britannici in testa nell'utilizzo delle carte

24 settembre 2024 | 12:58

Nell'estate 2024, segnata dall'overtourism e dall'assalto alle principali destinazioni turistiche italiane, i pagamenti digitali hanno continuato a crescere in maniera significativa. Secondo l'Osservatorio turismo internazionale cashless di SumUp, che ha analizzato l'andamento dei pagamenti nel comparto turistico, le transazioni con carta sono aumentate del 24,5%.

Pagamenti con carta: gli stranieri spendono di più, ma fanno meno transazioni

Dallo studio emerge che i turisti stranieri tendono a spendere di più in termini assoluti, soprattutto nelle fasce di spesa più alte. Nella fascia tra 75 e 100 euro, i pagamenti effettuati con carte internazionali rappresentano il 3,1% delle transazioni, rispetto all'1,8% delle carte italiane. Questa differenza diventa ancora più evidente per importi superiori: tra 100 e 150 euro, i turisti stranieri coprono il 3,2% delle transazioni, contro l'1,6% degli italiani. Nella fascia di spesa oltre 200 euro, il divario si amplia ulteriormente, con il 3,8% delle transazioni estere rispetto all'1% di quelle italiane. Nonostante questo, gli italiani sono più propensi a utilizzare il cashless per piccole spese: il 69% delle transazioni con carte italiane è inferiore a 20 euro, contro il 60% delle carte internazionali.

Tuttavia, il numero complessivo di transazioni da parte dei turisti stranieri è diminuito. Durante l'estate, infatti, solo il 15% dei pagamenti è stato effettuato con carte estere, registrando un calo del -10% rispetto al 2023. Nonostante ciò, alcune province hanno fatto eccezione, registrando un aumento significativo delle transazioni internazionali, come Pordenone (+51%), Isernia (+35%) e Belluno (+13%). Le categorie di spesa preferite dai turisti stranieri sono principalmente legate ai trasporti e all’ospitalità. Le transazioni con carte internazionali si concentrano soprattutto su taxi (48,7%), hotel (43%) e negozi di souvenir (36,2%). Tra le città italiane con il maggior numero di transazioni da carte estere spiccano Venezia (41,8%), Siena (38,6%) e La Spezia (34,2%). Oltre a effettuare pagamenti di importi maggiori, i turisti stranieri utilizzano sempre più spesso le carte anche per piccoli acquisti: il 60% delle loro transazioni è inferiore a 20 euro, evidenziando una crescente fiducia nei pagamenti contactless anche per importi ridotti.

Le nazionalità dei turisti più "cashless" e la variazione dei flussi

La classifica dei turisti più cashless è dominata dagli statunitensi, con il 13,9% delle transazioni internazionali. Seguono i britannici (10,3%) e i francesi (10,2%). I tedeschi, con l'8,7%, occupano il quarto posto, mentre gli olandesi si attestano al quinto con il 5,8%.

Da notare che i turisti polacchi, pur rappresentando solo il 3,6% delle transazioni, hanno registrato un aumento significativo dei pagamenti digitali (+40%), seguiti da Germania (+18%) e Svezia (+16%). In controtendenza, invece, sono gli statunitensi (-18%) e gli australiani e norvegesi, entrambi in calo dell'11%.

Dove sono cresciuti maggiormente i pagamenti con carta in Italia?

In termini di crescita dei pagamenti digitali, la provincia di Ancona si distingue con un impressionante +76,4%, seguita da Piacenza (+42,1%) e Rovigo (+39,1%). Cagliari si posiziona al quarto posto con un +38,8%, confermando il trend positivo anche nelle località delle Isole e del Sud Italia. Pordenone, Asti e Udine, tutte con incrementi superiori al 37%, dimostrano che anche nelle aree meno tradizionalmente turistiche l'adozione del cashless sta crescendo rapidamente.

Secondo Umberto Zola, responsabile online sales Ue di SumUp, «la stagione turistica appena conclusa ha visto un'ulteriore crescita dei pagamenti senza contanti in tutto il territorio nazionale nei settori legati al turismo. I turisti internazionali mediamente spendono più dei nostri connazionali, ma c'è ancora un ampio margine di crescita per quanto riguarda il numero di transazioni provenienti da carte estere».

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Alberto Lupini


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