«Le misure assunte fino ad ora sono importanti ma, per la nostra industria, ferma ormai da quasi due mesi e che davanti ha ancora quantomeno un periodo analogo prima di poter pensare alla ripartenza, non possono bastare». Questo l’allarme che lancia Confindustria Alberghi in difesa degli operatori, soprattutto quelli in strutture in affitto.
Sono gli ultimi giorni disponibili per bloccare una crisi che rischia di essere irreversibile
Anche alla luce della proroga del lockdown di altre tre settimane, al centro è proprio il tema degli affitti che ha necessità di una soluzione immediata per la salvaguardia delle aziende. In Italia, tra grandi, piccole e piccolissime, quasi il 50% che si trova in affitto è nella impossibilità, in questo momento in cui gli incassi sono a 0, di far fronte a un costo che può arrivare anche al 20-25% dei ricavi.
Agire subito diventa quindi fondamentale. Sono gli ultimi giorni disponibili per bloccare una crisi, altrimenti irreversibile, che peraltro rischia di trascinare con sé anche parte del mercato immobiliare. Un impatto economico e sociale drammatico per il Paese e per i tanti territori ad alta economia e occupazione turistica.
Il decreto di aprile è l’ultima chiamata per tutelare tante imprese che rischiano, se non si interviene subito, di non riaprire o di finire in mano a speculatori. In un momento di crisi come questo il settore fa gola a molti.
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