Con la nuova Via del Bitto 100 km di trekking nella natura
Tra la provincia di Sondrio e il lago di Como nasce dal 2020 la “Via del Bitto”, quasi 100 chilometri di tracciato ampio, percorribile da tutti, con colonnine per e-bike
04 gennaio 2020 | 11:25
I comuni morbegnesi della prima sponda orobica (Cosio Valtellino, Talamona) e le destinazioni e mete di montagna del comprensorio (Gerola Alta, Albaredo per San Marco, Rasura, Pedesina, Bema) si uniscono per dare nuova vita e grande visibilità al proprio patrimonio naturale e paesaggio alpino.
Lunedì 30 dicembre, nel corso della serata "Rivive la Montagna", si è tenuta la presentazione dei progetti escursionistici, “Via del Bitto”, “Il Sentiero del Bedolino” e “Progetto bivacchi”. La Via del Bitto è il progetto cardine di un nuovo impegno turistico per la montagna che si affaccia su Morbegno e sulla Bassa Valtellina.
«Sette comuni si sono organizzati per dare vita ad un nuovo tracciato di mobilità leggera in quota, di grande chilometraggio e accessibile a tutti - ha spiegato l’architetto Luca Ruffoni, consigliere comunale di Cosio Valtellino - la via del Bitto avrà uno sviluppo di oltre 90 chilometri. La sede del sentiero sarà larga mediamente 180 centimetri. La percorreranno i trekker, le famiglie, i biker, gli appassionati di e-bike e potranno transitare per quasi tutto il suo sviluppo, anche le joelette, le speciali carrozzelle da outdoor a ruota unica che permettono a persone con mobilità ridotta o in situazione di handicap di praticare gite e escursioni.
«La nuova alta via - ha proseguito Ruffoni - salirà in quota, poi si manterrà per decine e decine di chilometri tra i 1500 e i 1900 metri. Avrà un andamento dolce, e si snoderà per tutti i pascoli del Bitto, i circa 30 alpeggi nei quali viene prodotto secondo un metodo di lavorazione millenario il Bitto, il grasso d’alpe, gioiello caseario valtellinese che nasce proprio d’estate, in questi luoghi, nel corso della transumanza verticale effettuata dai pastori e dai malgari insieme alle mandrie». Via del Bitto, che avrà due accessi, uno da Cosio Valtellino, uno da Talamona, si potrà percorrere nei due sensi.
Tra i “progetti strategici”, che verranno realizzati dai Comuni in forma associata o autonomamente e finanziati da fondi Gal, per lo sviluppo delle aree rurali, ci sarà la collocazione lungo i circa 100 km di «colonnine per rifornimento E-bike». Si realizzeranno tracciati di collegamento, come la Via del Bedolino a Gerola Alta e adeguamento dei rifugi alpini in quota, per abbattere le barriere architettoniche e rendere i bivacchi accessibili a tutti.
Lunedì 30 dicembre, nel corso della serata "Rivive la Montagna", si è tenuta la presentazione dei progetti escursionistici, “Via del Bitto”, “Il Sentiero del Bedolino” e “Progetto bivacchi”. La Via del Bitto è il progetto cardine di un nuovo impegno turistico per la montagna che si affaccia su Morbegno e sulla Bassa Valtellina.
Sette comuni si sono organizzati per dare vita ad un nuovo tracciato
«Sette comuni si sono organizzati per dare vita ad un nuovo tracciato di mobilità leggera in quota, di grande chilometraggio e accessibile a tutti - ha spiegato l’architetto Luca Ruffoni, consigliere comunale di Cosio Valtellino - la via del Bitto avrà uno sviluppo di oltre 90 chilometri. La sede del sentiero sarà larga mediamente 180 centimetri. La percorreranno i trekker, le famiglie, i biker, gli appassionati di e-bike e potranno transitare per quasi tutto il suo sviluppo, anche le joelette, le speciali carrozzelle da outdoor a ruota unica che permettono a persone con mobilità ridotta o in situazione di handicap di praticare gite e escursioni.
«La nuova alta via - ha proseguito Ruffoni - salirà in quota, poi si manterrà per decine e decine di chilometri tra i 1500 e i 1900 metri. Avrà un andamento dolce, e si snoderà per tutti i pascoli del Bitto, i circa 30 alpeggi nei quali viene prodotto secondo un metodo di lavorazione millenario il Bitto, il grasso d’alpe, gioiello caseario valtellinese che nasce proprio d’estate, in questi luoghi, nel corso della transumanza verticale effettuata dai pastori e dai malgari insieme alle mandrie». Via del Bitto, che avrà due accessi, uno da Cosio Valtellino, uno da Talamona, si potrà percorrere nei due sensi.
Collocate lungo i 100 km di tracciato, colonnine per rifornimento e-bike
Tra i “progetti strategici”, che verranno realizzati dai Comuni in forma associata o autonomamente e finanziati da fondi Gal, per lo sviluppo delle aree rurali, ci sarà la collocazione lungo i circa 100 km di «colonnine per rifornimento E-bike». Si realizzeranno tracciati di collegamento, come la Via del Bedolino a Gerola Alta e adeguamento dei rifugi alpini in quota, per abbattere le barriere architettoniche e rendere i bivacchi accessibili a tutti.
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Alberto Lupini
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