Con l’export e gli aiuti sanitari a Malpensa e Orio resistono i cargo
L’attività degli aeroporti italiani è pressoché ferma, in mancanza di voli di linea, ma il traffico delle merci prosegue, seppure a ritmo ridotto. A Bergamo arrivano anche gli aerei Ryanair per la manutenzione
27 marzo 2020 | 15:42
Con i voli di linea a terra, l’attività degli aeroporti italiani da settimane ormai è ridotta al minimo. Gli scali sono pressoché deserti e i movimenti ridotti a qualche volo di Stato o di emergenza. Tuttavia c’è un settore che continua a lavorare ed è quello del trasporto delle merci. Molti aeroporti restano aperti e l’attività principale in questo periodo di emergenza nazionale è proprio quella dei voli cargo.
La produzione industriale prosegue, seppure a ritmo ridotto, e le merci continuano a viaggiare. Tra i prodotti del Made in Italy destinati perlopiù all’estero e il trasporto di farmaci e aiuti sanitari, il settore dei voli courier continua dunque a girare, seppure non a pieno regime. Alla Cargo City di Milano Malpensa, la più grande d’Italia, la riduzione del traffico nelle prime tre settimane di marzo si è attestata al 22%, con 25.600 tonnellate transitate.
«Un primo calo si è registrato già a gennaio con la sospensione dei collegamenti con la Cina – sottolinea Giovanni Costantini, cargo manager della Sea al Giornale – Oggi ancora i volumi vedono una prevalenza dell’export, pari al 59% dei movimenti». Arrivano soprattutto medicinali e altro materiale medico, ma anche componenti per l’industria e macchinari, mentre per quel che riguarda in particolare i collegamenti con gli altri stati dell’Unione Europea, l’attività cargo è concentrata soprattutto sul commercio elettronico, che riempiono le stive di corrieri come Dhl e Fedex.
L’attività di cargo prosegue anche all’aeroporto di Orio al Serio, il terzo scalo italiano per numero di passeggeri. Anche qui, in mancanza di voli di linea, il via vai degli aerei è soprattutto quello che vede impegnati velivoli che trasportano merci. Dalla Sacbo, la società che gestisce lo scalo bergamasco, fanno sapere che l’attività non si ferma, seppure con una programmazione configurata sulla situazione attuale. La chiusura di tante aziende del territorio ha inevitabilmente modificato l’andamento dell’attività stessa, che varia in modo considerevole di settimana in settimana, a seconda delle necessità. Per questo al momento non sono disponibili dati, né previsioni sul prosieguo delle operazioni.
Allo scalo di Orio al Serio è presente inoltre un hangar all’interno del quale viene effettuata la manutenzione dei velivoli Ryanair. Sono parecchi i velivoli che arrivano in questi giorni a Bergamo per essere riparati o controllati. Al momento sono fermi sulla pista di Orio al Serio 26 aeromobili Ryanair, in attesa che nelle prossime settimane il Governo riapra alla possibilità di effettuare voli di linea almeno a livello nazionale.
L'attività cargo prosegue negli aeroporti
La produzione industriale prosegue, seppure a ritmo ridotto, e le merci continuano a viaggiare. Tra i prodotti del Made in Italy destinati perlopiù all’estero e il trasporto di farmaci e aiuti sanitari, il settore dei voli courier continua dunque a girare, seppure non a pieno regime. Alla Cargo City di Milano Malpensa, la più grande d’Italia, la riduzione del traffico nelle prime tre settimane di marzo si è attestata al 22%, con 25.600 tonnellate transitate.
«Un primo calo si è registrato già a gennaio con la sospensione dei collegamenti con la Cina – sottolinea Giovanni Costantini, cargo manager della Sea al Giornale – Oggi ancora i volumi vedono una prevalenza dell’export, pari al 59% dei movimenti». Arrivano soprattutto medicinali e altro materiale medico, ma anche componenti per l’industria e macchinari, mentre per quel che riguarda in particolare i collegamenti con gli altri stati dell’Unione Europea, l’attività cargo è concentrata soprattutto sul commercio elettronico, che riempiono le stive di corrieri come Dhl e Fedex.
L’attività di cargo prosegue anche all’aeroporto di Orio al Serio, il terzo scalo italiano per numero di passeggeri. Anche qui, in mancanza di voli di linea, il via vai degli aerei è soprattutto quello che vede impegnati velivoli che trasportano merci. Dalla Sacbo, la società che gestisce lo scalo bergamasco, fanno sapere che l’attività non si ferma, seppure con una programmazione configurata sulla situazione attuale. La chiusura di tante aziende del territorio ha inevitabilmente modificato l’andamento dell’attività stessa, che varia in modo considerevole di settimana in settimana, a seconda delle necessità. Per questo al momento non sono disponibili dati, né previsioni sul prosieguo delle operazioni.
Allo scalo di Orio al Serio è presente inoltre un hangar all’interno del quale viene effettuata la manutenzione dei velivoli Ryanair. Sono parecchi i velivoli che arrivano in questi giorni a Bergamo per essere riparati o controllati. Al momento sono fermi sulla pista di Orio al Serio 26 aeromobili Ryanair, in attesa che nelle prossime settimane il Governo riapra alla possibilità di effettuare voli di linea almeno a livello nazionale.
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