Comal compie 40 anni, la folgorazione di un prosciutto belga
L'azienda produttrice di salumi ha festeggiato l'importante traguardo ricordando le principali tappe della sua storia. Il terremoto del 2012 ha rischiato di mandare tutto a monte, e invece...
«L’obiettivo è quello di divertirci. Siamo contenti di avervi qui per passare qualche ora senza pensieri», hanno esordito Sandro Gialdi e Claudio Barbolini, soci fondatori della Comal Srl, azienda produttrice di salumu. Una serata in grande stile quella che si è svolta qualche giorno fa presso il Castello dei Pio a Carpi (Mo): la storica location ha ospitato infatti circa 200 persone, tra dipendenti, clienti, fornitori, rete vendita e stakeholder, che si sono radunati per celebrare i 40 anni dalla fondazione di Comal Srl. Un evento creato per rivivere le tappe principali dell’attività, avviata nel 1982 da Sandro e Claudio, che prima facevano tutt’altro: il primo lavorava in un’azienda di elettronica, il secondo faceva l’impiegato in un salumificio. «Abbiamo iniziato facendo i grossisti - racconta Sandro - avevamo solo un furgone usato e una cella frigorifera, due scrivanie e una macchina sottovuoto, e rifornivamo fino a tarda ora bar, ristoranti, negozi e birrerie».
La svolta
Nel 1984 il primo grande salto: Comal inizia l’avventura dell’importazione. «È cominciato tutto quasi per caso - sottolinea Claudio - ci siamo imbattuti in un particolare prosciutto prodotto in Belgio, siamo andati a conoscere i produttori e abbiamo inventato il nome “Prosciutto alla brace”, che ai tempi non c’era. Di fatto, abbiamo creato una nuova tipologia di prodotto che tutti volevano, e tramite questo prodotto abbiamo creato una rete vendita capillare in tutta Italia». Così nasceva la prima grande distribuzione. Solo sei anni più tardi, un’altra grande svolta: nel 1990, con l’aggiunta di un terzo socio, Comal inizia la produzione di prosciutti cotti. Un’attività di grande successo, che ha portato l’azienda a livelli produttivi sempre più sostenuti e a standard qualitativi sempre più elevati. «È qui che abbiamo iniziato realmente a lavorare - scherza Sandro Gialdi - prima per lo più ci divertivamo».
Il dramma del terremoto
Trent’anni di lavoro vengono però praticamente spazzati via quando, il 29 maggio 2012, un terremoto si scaglia sull’Emilia-Romagna rendendo inagibili tutti i capannoni. «La loro sede si vedeva dalla strada, ricordo benissimo i danni dovuti al terremoto - ha detto nel suo intervento Palma Costi, assessore della Regione Emilia-Romagna - ma le persone hanno fatto la differenza. Un’azienda è una famiglia grandissima, che insieme può risolvere i problemi. Comal ha voltato pagina e ha costruito qualcosa di diverso, una nuova sede tecnologicamente avanzata, che guarda al futuro».
La rinascita
E infatti, dopo sei anni durante i quali la produzione è stata spostata nello stabilimento di Salara (Ro), attrezzato con forni d’emergenza, nel 2018 viene inaugurato a Novi di Modena il nuovo sito produttivo: uno stabilimento high-tech costruito da zero in soli due anni, unendo innovazione tecnologica, automatizzazione dei processi, elevati standard qualitativi, eliminazione di rischi di contaminazione dei prodotti, interconnessione delle attività secondo il piano Industria 4.0. «L’agroalimentare è una delle filiere più importanti della nostra economia - ha aggiunto Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna - muove non solo materie prime e prodotti finiti, ma anche macchinari e tecnologie: Comal è un chiaro esempio di questo connubio».
Nonostante la pandemia e la guerra in Ucraina, Comal ha dimostrato anche in questi ultimi anni di riuscire sempre a superare le difficoltà, a trovare il positivo anche nelle situazioni in cui di positivo c’era poco. «Speriamo di poterci trovare qui a festeggiare anche gli 80 anni della Comal - si sono augurati Federico Gialdi e Filippo Barbolini, figli dei soci fondatori e subentrati a loro in azienda in un riuscito ricambio generazionale - grazie a tutte le persone che hanno contribuito a raggiungere questo importante traguardo».
Comal
via Torino 10 - 41016 Novi di Modena (Mo)
Tel 059 677390
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024