Cipriani scherza ma non troppo: «Lo smartphone a tavola rovina la digestione!»
Il 92enne e patron dell'Harry's Bar contro l'uso di cellulari e tablet a tavola da parte dei bambini. Poi aggiunge: «Con l'avvento dei social non esiste più l'intelligenza». E “attacca” anche Chiara Ferragni
Via telefoni e tablet dalle mani dei bambini durante il pasto: Arrigo Cipriani, storico imprenditore di Venezia, lancia una nuova crociata contro la tecnologia a tavola con una frase ad effetto - tra il serio e l'ironico - sul menu del suo Harry's Bar. «L'uso di cellulari e tablet a un'età inferiore agli 11 anni - si legge sulla carta - ha effetti imprevedibili sulla digestione dei nostri primi piatti».
Cipriani: «Non impongo qualcosa ai clienti, ma uso l'umorismo»
L'idea è stata raccontata dal Gazzettino, evidenziando come Cipriani, 92enne e patron del celebre ristorante veneziano, abbia adottato questa curiosa strategia per dissuadere l'uso dei dispositivi mobili all'interno del locale. «Io non ho mai vietato niente a nessuno - ha dichiarato Cipriani. Sono un uomo libero, ho goduto della liberazione di Venezia e figuriamoci se impongo qualcosa ai clienti, non l'ho mai fatto. Cerco, quello sì, di usare l'umorismo».
Non è la prima volta che Cipriani ricorre a simili stratagemmi. Già qualche decennio fa, quando fecero la loro comparsa i primi telefonini, nei menu dell'Harry's Bar si poteva leggere che «l'uso del cellulare interferisce con la preparazione del risotto».
Cipriani: «Con l'avvento dei social non esiste più l'intelligenza». Poi attacca la Ferragni
Cipriani sostiene fermamente l'importanza dell'umorismo, anche in situazioni difficili. «Bisogna sempre usare l'umorismo, anche nelle tragedie, come nel caso in cui si danno in mano questi strumenti ai bambini. Con l'avvento dei social non esiste più l'intelligenza. Siamo circondati da deficienti, da Instagram, basti pensare alla storia del pandoro (la vicenda di Chiara Ferragni, ndr) e a milioni di cose che ci stanno attorno. Meglio l'umorismo» ha concluso Cipriani.
Zaia: «Facciamo tesoro delle parole di Cipriani»
Sul messaggio di Cipriani è poi intervenuto Luca Zaia, presidente del Veneto, che si è espresso così: «Arrigo Cipriani è la ristorazione. È un presidio di identità, di storia, di cultura. Con il suo Harry's Bar ha sempre indicato la via. Ancora una volta questo maestro della ristorazione solleva una questione per nulla irrilevante. Sono convinto che dovremmo tutti fare tesoro di quello che ha voluto scrivere nei suoi menu».
«È un atto di amore e rispetto per i più piccoli, perché siano considerati appieno dei commensali e si sentano fino in fondo coinvolti in un contesto unico, nel saper stare assieme secondo la nostra tradizione attorno ad una buona tavola. Perché ogni pranzo, ogni cena con la famiglia sia davvero unica» ha poi concluso Zaia.
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Alberto Lupini
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