Estate: periodo di grandi partenze, spostamenti più o meni lunghi per raggiungere ora mete esotiche ora più vicine a noi. Negli ultimi tempi sta conoscendo una grande crescita il turismo legato all'enogastronomia: il Bel Paese rimane tra le principali destinazioni a livello mondiale in tal senso, ma anche noi italiani spesso e volentieri ce ne andiamo all'estero per visitare le grandi capitali straniere e, perché no, assaporare le loro prelibatezze tipiche.
E può accadere di rimanere particolarmente stregati da un cibo di questo o quel Paese, al punto da volerlo riportare a casa con noi per gustarcelo tra le mura domestiche oppure far assaggiare a un amico. Il tema legato al cibo sugli aerei è tanto spinoso quanto d'attualità, considerando come di anno in anno possono cambiare leggi e disposizioni in materia. Importante quindi aggiornarsi continuamente, in particolar modo sul sito della compagnia aerea con la quale viaggeremo poco prima di un volo.
Certo, se poi il menu del volo lo decidono i fratelli Iaccarino, allora il problema su cosa portare a bordo potrebbe anche non porsi. E non preoccupatevi se durante il volo il cibo vi sembrerà un po' insipido: è tutto risultato di una serie di fattori che anestetizzano la nostra capacità di percepire i sapori (altitudine e umidità su tutti).
Detto ciò, comunque, quali sono (generalmente parlando) i cibi che possiamo portare a bordo, magari nel bagaglio a mano, e quali invece vanno nella valigia sistemata all'interno della stiva? Cosa invece, spulciando casi particolari di specifici Paesi, non possiamo proprio imbarcare? Cerchiamo di scoprirlo.
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Cibo sull'aereo: cosa non può andare nel bagaglio a mano?
Sarà capitato più di una volta a chiunque abbia viaggiato in aereo di dover gettare una bottiglietta d'acqua, oppure un cibo in particolare, ai controlli poco prima dell'imbarco. Per evitare spiacevoli sorprese cerchiamo quindi di capire cosa poter portare a bordo e cosa no.
Va specificato come le regole potrebbero cambiare in base al Paese verso il quale (o dal quale) si sta viaggiando, ma esistono alcune linee guida generali e comuni alla maggior parte dei casi. Yogurt e altri alimenti cremosi, presi singolarmente, sono considerati come acqua e altri liquidi. Per questo non vengono autorizzati all’imbarco in singole confezioni da oltre 100 ml. Fanno parte di questa categoria, oltre agli yogurt, pure sughi, burro di arachidi, formaggi morbidi, marmellate, crema di nocciole, sott’aceti e simili: nessuno di loro può essere trasportato nel bagaglio a mano. Diverso il discorso se uno di questi alimenti è "contenuto", per esempio, all'interno di un panino consumabile quindi a bordo. Un sandwich con burro di arachidi o con la marmellata, insomma, è ammesso.
I panini quindi non rappresentano un problema, così come dopotutto i liquidi al di sotto dei 100 ml. Per quanto, almeno in Italia, recentemente a Roma e Milano è caduto questo limite quantitativo (e sembra come nel 2024 questa soglia cadrà definitivamente). Nessuna restrizione nemmeno per cibi secchi come per esempio biscotti, grissini, pasta o frutta secca, cracker, purché siano ancora nella loro confezione originale e intatta. Di base potremmo portare a bordo anche i salumi, ma va considerato come in alcuni Paesi esteri il trasporto di alimenti di origine animale sia interdetto.
Cibo sull'aereo: più libertà per i bagagli a stiva
Sono decisamente inferiori le limitazioni per quanto riguarda i bagagli da stiva. Meno stringenti i divieti in questo caso, per quanto è consigliabile informarsi sempre sul Paese di destinazione. Solo per fare qualche esempio: l’Italia non permette l’importazione di salumi, formaggi, cibi ripieni o a base di carne da Paesi non europei, ad eccezione di Andorra, Liechtenstein, Norvegia, San Marino e Svizzera. L’Australia, Nazione particolarmente rigida in tal senso, vieta di introdurre salumi, erbe, spezie o verdure, anche se all’interno del bagaglio da stiva. Negli Stati Uniti, invece, non è permesso portare carne suina dal nostro Paese.
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Alberto Lupini
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