Abbassare il costo di frutta e verdura potrebbe portare a mangiarne di più e di conseguenza a comprare meno cibi malsani? La risposta, secondo la più ampia analisi della letteratura scientifica disponibile, è ancora incerta. E anche lo studio pubblicato dalla prestigiosa rivista The Lancet Planetary Health non aiuta a dirimere fino in fondo la questione.
Che rapporto c'è tra il prezzo e la qualità dei cibi?
Se i prezzi di frutta e verdura diminuissero del 20%, gli acquisti di questi alimenti potrebbero aumentare fino al 16,6%, tuttavia non è chiaro se questo si tradurrebbe anche in un minor consumo di cibi nocivi. Solo cinque studi infatti hanno esaminato l'effetto della riduzione dei prezzi degli alimenti sani sul successivo acquisto o consumo di alimenti non salutari: tre hanno riportato cambiamenti negli acquisti, due nel consumo.
Gli studi condotti finora sono pochi e si basano principalmente sugli acquisti, ma non sul consumo effettivo, senza contare che non esiste una definizione univoca di "cibo malsano", che spesso varia da uno studio all'altro. I dati mostrano anche che le persone con maggiori difficoltà economiche tendono ad avere una dieta meno sana e a fare meno attività fisica. In Italia, il 35,6% delle persone con difficoltà economiche è in sovrappeso, contro il 31% di chi non ne ha. Anche la scolarizzazione sembra avere un impatto sulle percentuali di obesità: il 22% di chi non ha la terza media è obeso, contro il 9% dei diplomati e il 6% dei laureati.
Cosa mangiare per un'alimentazione sana?
Quello che ormai sembra definitivamente e scientificamente provato è che un'alimentazione ricca di frutta e verdura è associata a un minor rischio di malattie croniche e mortalità prematura. E non mancano indicazioni che sembrano suggerire come seguire una dieta vegetariana o vegana possa apportare ulteriori benefici per la salute. Nel complesso però la letteratura è chiara sul fatto che non è necessario diventare completamente vegani per veder migliorare i propri livelli di colesterolo cattivo, di infiammazione, di insulina, fattori noti di rischio per varie patologie, o per veder ridurre i livelli di grasso corporeo e viscerale. L'importante è avere una dieta bilanciata, anche se onnivora.
Per un'alimentazione sana rimane comunque importante promuovere il consumo di frutta e verdura attraverso campagne di sensibilizzazione e iniziative che ne rendano l'acquisto più accessibile. È inoltre necessario favorire una dieta equilibrata che includa cibi freschi e di stagione, limitando i prodotti trasformati e investire in educazione alimentare e in programmi di sostegno per le fasce più vulnerabili della popolazione. Anche se la scienza non fornisce una risposta definitiva, appare chiaro come rendere frutta e verdura più economiche e promuovere una dieta sana siano azioni importanti per migliorare la salute pubblica.
Ecco cosa è possibile fare:
- Promuovere il consumo di frutta e verdura attraverso campagne di sensibilizzazione e iniziative che ne rendano l'acquisto più accessibile
- Favorire una dieta equilibrata che includa cibi freschi e di stagione, limitando i prodotti trasformati
- Investire in educazione alimentare e in programmi di sostegno per le fasce più vulnerabili della popolazione
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Alberto Lupini
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