Ci mancavano i mitra in spiaggia Lo Stato spara al turismo ligure

Sul bagnasciuga di Ventimiglia, l'esercito - in divisa e armato - controlla che le norme anti-covid siano rispettate. Sonia Viale (Regione Liguria): «A Ventimiglia abbiamo altri gravi problemi, fra cui l'immigrazione»

28 luglio 2020 | 11:48
Il coronavirus avrà anche smesso di condizionare (almeno in parte) le tratte turistiche tipiche dell'estate italiana, direzione Liguria... Ma i disagi, quelli non sono certo terminati, anzi. Chi vuole raggiungere il mar Ligure, deve innanzitutto affrontare i lavori infiniti sulle autostrade: l'ultimo aggiornamento da La Repubblica parla di interventi urgenti in 11 tunnel (4 di questi riapriranno entro fine settimana, gli altri 7 invece non prima di fine mese). Ben armati di pazienza, i turisti arrivano in spiaggia, ma anche lì non possono dirsi "in pace": a dimostrarlo uno scatto lungo il bagnasciuga di Ventimiglia, che immortala bagnanti rilassati e bagnati sotto i raggi del sole mentre due soldati dell'esercito italiano - tuta mimetica, anfibi e mitra d'ordinanza - passano loro davanti, come fosse una cosa normale.


Esercito in spiaggia a Ventimiglia

Il video l'ha postato La Stampa. Militari sistemati come per andare al fronte (mascherina ovviamente parte integrante della divisa) passano mentre sia bagnanti che bagnini guardano incuriositi, domandandosi cosa possa essere accaduto di così grave lungo le tranquille spiagge liguri da richiedere l'intervento dell'esercito. Mistero svelato quando dei ragazzi si precipitano verso il mare: «Cercate di evitare assembramenti, se state insieme e troppo vicini usate la mascherina».



Insomma, il 32° Reggimento di Fanteria della Brigata Taurinense in marcia sulla sabbia, altro non fa che controllare le distanze di sicurezza tra i bagnanti.
Questo reggimento, come chiarisce Il Giornale, è normalmente di stanza a Fossano, in provincia di Cuneo. Durante l'anno è impegnato lungo la frontiera italia-Francia per il controllo dell'immigrazione irregolare; durante l'estate viene anche impiegato sul territorio per il controllo della pubblica sicurezza nelle giornate di maggiore afflusso. Tutto questo per lasciare intendere: è stata una sorpresa ritrovarlo sul bagnasciuga di Ventimiglia per controllare il rispetto delle norme anti-Covid.


Polemiche sulla discriminazione tra il controllo dei migranti e quello sui turisti

Una sorpresa non solo dei bagnanti, ma anche delle istituzioni stesse: «Colpiscono e lasciano interdetti - ha dichiarato Sonia Viale, vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità - le immagini estive delle nostre spiagge associate alla presenza di militari armati e in tuta mimetica sulle spiagge tra le famiglie. Sappiamo che durante il periodo del lockdown è stato richiesto l'impiego dell'esercito, ma era una situazione eccezionale. Oggi e in questo contesto appare stravolto e abnorme».

L'assessore ligure ha sollevato anche un'altra importante questione: «A Ventimiglia abbiamo altri gravi problemi, fra cui la situazione legata all'immigrazione, che il Governo, con l'attuale politica, non fa che aggravare rendendo la città di confine meta degli sbarchi. Su questo attendiamo risposte del Governo come ho già avuto modo di chiedere in sede di sopralluogo dei funzionari del Ministero, non certo sull'utilizzo delle mascherine da parte dei bagnanti. Le nostre forze dell'ordine ed i nostri soldati meritano rispetto della loro professionalità e i cittadini [meritano] di essere liberi, non messi sotto il controllo militare».


Giovanni Toti e Sonia Viale

Sul problema immigrazione si è pronunciato anche Flavio Di Muro della Lega: «Ho presentato un'interrogazione urgente al ministro dell'Interno Lamorgese per sapere quali azioni intenda intraprendere perché si rimedi alla situazione, ai limiti della sostenibilità, di Ventimiglia, dove ormai da settimane i migranti sono tornati a farla da padroni». Quando Di Muro parla di migranti che "la fanno da padroni" si riferisce ai casi, dalla Liguria a Lampedusa, di migranti arrivati in Italia, positivi e fuggiti dalla quarantena. Un'azione che chiaramente potrebbe comportare un pericolo: l'insorgere di nuovi focolai. Qualcosa da evitare, per cui serve un controllo (sicuramente maggiore di quello che necessitano i turisti in spiaggia).

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Policy | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024