“Castellina in Chianti - territorio, vino, persone”: l'incontro con l'autore

A Roma il primo appuntamento del tour di presentazione del volume di Armando Castagno, a cura dell'associazione viticoltori, con la degustazione dei vini di 37 produttori di Castellina. Prossima tappa Milano

28 febbraio 2023 | 18:59
di Mariella Morosi

LAssociazione Viticoltori di Castellina in Chianti per i suoi 20 anni ha scelto Roma come prima tappa di un tour per raccontare la realtà vitivinicola del Chianti Classico di Castellina, storico borgo medievale del Senese, attraverso un volume firmato dal professionista del vino Armando Castagno. Il libro, “Castellina in Chianti - territorio, vino, persone” ( 383 pagine, 50 euro), con le interviste a 37 produttori, è stato presentato in anteprima al Beef Bazar dall'autore, dallo scrittore Giampaolo Gravina,  dal presidente dell'associazione Enrico Pozzesi e del sindaco di Castellina Marcello Bonechi. A seguire, 37 produttori di Castellina in Chianti hanno servito in degustazione le loro etichette alla stampa e agli operatori di settore.
Prossima tappa del tour dell’Associazione Viticoltori di Castellina in Chianti sarà Milano.

«I produttori di Castellina in Chianti – ha spiegato Enrico Pozzesi - da tempo sentivano la necessità di iniziare un percorso comune nel tentativo di promuovere il territorio e valorizzare i vini straordinari insieme all’immagine di Castellina. Da qui è nata l’idea di affidare ad Armando Castagno il compito di raccontarci. Il libro è frutto di 5 anni di lavoro e tutti i soci e i presidenti che mi hanno preceduto si sono fatti parte attiva nel realizzarlo». C'è la storia di Castellina e della sua comunità, legata storicamente alle pievi e al frazionamento del territorio, e l'elogio alla bellezza di questo borgo ridosso delle antiche mura di cinta quattrocentesche. Soprattutto è ben delineata la figura e il ruolo dei  produttori, sia di quelli che ci sono nati e che sono presenti da generazioni, che di chi di altre realtà è venuto ad investirci. Come ha sottolineato Giampaolo Gravina-  Castagno ha voluto mettere al centro del libro il paesaggio umano che li comprende tutti, rivelandosi non tanto autore quanto rivelatore di una realtà. E l'autore, intervistando i timonieri di questa prestigiosa realtà enologica, non ha nascosto di essere rimasto colpito dalla profondità di pensiero che c'è dietro la scelta di fare vino.

«Castellina - ha detto il sindaco Marcello Bonechi- con il suo prestigio enologico e con l'arrivo dei turisti si è ristrutturata nella nuova realtà ma non ha cambiato  identità. Vanta ben 2000 posti letto su una popolazione di circa 3000 abitanti e condivide il progetto di un Distretto Rurale del Chianti con il coinvolgimento di altri comuni». Tutti, dai titolari delle aziende più antiche e blasonate a quelle più piccole e meno conosciute, sono stati intervistati nel corso di vari viaggi di Castagno, per l'esattezza 53, e nessuno ha chiesto di concordare le domande. «Quasi fosse una chiacchierata tra amici - ha detto l'autore - le questo mi ha permesso di mettere in luce aspetti inediti, ricordi, vicende personali, storie di famiglia. Al di là di una parte descrittiva e didattica nel libro non ci sono numeri, ettari o presentazioni dettagliate delle singole aziende, se non quanto riferito dagli stessi intervistati sulle loro attività. Quello che mi interessava, infatti, era cogliere l’umanità dei produttori, raccontare il loro vissuto che poi si ritrova nel calice». Ad accompagnare il testo sono i ritratti di Caroline Aspas mentre il fotografo Andrea Federici ha saputo rendere omaggio alla bellezza di questo angolo della Toscana.

Castellina in Chianti

Castellina in Chianti occupa una superficie di 9.980 ettari, che si estende a cavallo tra la Val d'Elsa, la Val di Pesa e la Valle del fiume Arbia, di cui 1.682 circa coltivati a vigneto, risultando il comune con più superficie vitata di tutto il Chianti Classico. Circa il 70% dei vigneti è a conduzione biologica o in conversione, una percentuale in progressiva crescita: ben 36  aziende che fanno parte dell’Associazione su 39.

Designato nel disciplinare del Chianti Classico come Unità Geografica Aggiuntiva, questo territorio si caratterizza per i suoli ricchi di scheletro di galestro e di marne calcaree, per le esposizioni ottimali e le forti escursioni termiche che permettono di vendemmiare uve sane. L’economia è prevalentemente agricola, incentrata soprattutto sulla vite e sull'ulivo, ma anche sul turismo, grazie alla straordinaria bellezza del paesaggio rurale e delle colline con pievi e castelli. Attrattiva è anche l’offerta gastronomica e gli eventi come la “Pentecoste a Castellina” ideata negli anni '90 dal sindaco Massimo Bianciardi  nel camminamento medievale sotto le "volte" del borgo. Propone masterclass, cene sotto le stelle, momenti di spettacolo e degustazioni. Nel 2011, in occasione della XV° edizione, è stato anche inaugurato nel centro storico un desk dove è possibile assaggiare i vini e ricevere informazioni sulle aziende e sul territorio.

L'associazione

L’Associazione Viticoltori di Castellina in Chianti, nata nel 2003,  conta oggi 39 soci: Antico Podere Casanova di Bucciarelli, Antiche Terre Belvedere di San Leonino, Bibbiano, Buondonno, Casale dello Sparviero/Campoperi, Casina Di Cornia, Castagnoli, Castellare di Castellina, Castello di Fonterutoli - Marchesi Mazzei, Castello La Leccia, Cecchi, Cennino, Concadoro, Fattoria Di Vegi, Gagliole, Il Caggio/Ipsus, La Croce dei Fratelli Zari, La Mirandola nel Chianti, Lornano, Marchesi Antinori a Castellina in Chianti, Mazza, Nardi Viticoltori, Nittardi, Piemaggio, Podere La Piaggia, Pomona, Querceto Di Castellina, Rocca Delle Macie, Rocca di Cispiano, Rodano, Ruffino, San Donatino, San Fabiano Calcinaia, Setriolo, Tenuta Canale, Tenuta di Lilliano, Tenute Squarcialupi La Castellina, Tregole, Villa Trasqua.

«Eravamo otto produttori riuniti intorno ad un tavolo - ha ricordato Enrico Pozzesi -  convinti della necessità di iniziare un percorso comune nel tentativo di promuovere e valorizzare i prodotti della nostra attività agricola e il territorio. Da allora il nostro mestiere di viticoltori è cambiato, si è evoluto. Non è mutato però lo spirito di fare squadra e il desiderio di far conoscere in Italia e nel mondo i nostri vini».

Il territorio di Castellina in Chianti si potrebbe suddividere in 15 unità vocazionali (territori, cioè, che hanno caratteristiche omogenee) dove sorgono le aziende associate. Le unità, i cui nomi in alcuni casi coincidono con quelli delle frazioni comunali, mentre in altri si ispirano ad un toponimo di rilievo presente nell’area, sono: La Piazza, Ricavo, Grignano, Sant’Agnese-Cipressetta, Cispiano, Casalta, Ferròzzola, Castagnoli, Santa Cristina-Lilliano, Croce Fiorentina, Casamonti, Cerna-Casale, Fonterutoli, Macìe, Réncine.

www.viticoltoricastellina.it

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Alberto Lupini


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