Cashback, in arrivo dal Ministero le restrizioni per i furbetti dei micropagamenti
I gestori di pompe di carburante hanno segnalato in questi giorni automobilisti che pagavano il pieno con tante piccole transazioni per accedere all'extra cashback. Ipotesi: limite ai pagamenti inferiori a un euro
11 febbraio 2021 | 11:33
Fatta la legge, trovato l’inganno. Un detto purtroppo tutto italiano che si applica anche sul cashback, l’idea messa in pista dal Governo a Natale che premia i pagamenti con carte e bancomat. Negli ultimi giorni, infatti, i primi “furbetti” sono stati pizzicati soprattutto alle pompe di benzina mentre effettuavano micro-pagamenti. Per loro però le strette sono già in arrivo con il ministero dell’Economia che si è messo al lavoro per impedire questo giochino.
I furbetti dei micro-pagamenti
Gli stessi gestori di impianti di carburante hanno denunciato l’accaduto: gli automobilisti si fermavano nelle aree self-service per fare il classico “pieno”, ma invece che pagare tutto con una transazione la frammentavano per registrare più pagamenti possibile. Praticamente è come se un cliente che si siede al ristorante per pranzo chiedesse di poter pagare ogni portata in tavola, che sia il piatto piuttosto che la bottiglia di vino invece che il classico conto finale.
Perché questo? Perché in palio c’è il premio denominato super-cashback con 1.500 euro di “jackpot” da destinare ad uno dei centomila italiani che avranno effettuato più pagamenti digitali.
Ministero al lavoro per arginare il problema
La strategia per individuare i soggetti che giocano scorrettamente è affidata a PagoPa, la società in house di Palazzo Chigi che gestisce l’app Io la quale è il principale portale d’accesso al cashback; al vaglio ci sono i pagamenti da pochi spiccioli effettuati a breve distanza di tempo in uno stesso dispositivo Pos.
L’idea è quella di fissare un limite al numero di micro-pagamenti validi ai fini del cashback che sarà possibile effettuare nell’arco di un giorno nello stesso negozio. Il tetto interesserà probabilmente le transazioni inferiori all’euro.
Oltre 7 milioni di italiani hanno aderito
Il cashback è scattato lo scorso 8 dicembre in via sperimentale per entrare in vigore a pieno regime all’inizio dell’anno. Oltre 7 milioni di italiani hanno aderito all’iniziativa; alla fine di febbraio quelli che hanno totalizzato a dicembre dieci o più transizioni riceveranno il cosiddetto extra cashback di Natale. Purtroppo, però solo il 3% dei partecipanti incasserà la cifra massima messa in palio dal Governo: 150 euro.
A motivo delle transazioni che per errore non sono state acquisite dal sistema è stato necessario ricalcolare a gennaio i rimborsi da erogare questo mese. In caso di mancato o non esatto accredito dei rimborsi previsti sarà possibile presentare reclamo.
In arrivo norme anti-furbetti
I furbetti dei micro-pagamenti
Gli stessi gestori di impianti di carburante hanno denunciato l’accaduto: gli automobilisti si fermavano nelle aree self-service per fare il classico “pieno”, ma invece che pagare tutto con una transazione la frammentavano per registrare più pagamenti possibile. Praticamente è come se un cliente che si siede al ristorante per pranzo chiedesse di poter pagare ogni portata in tavola, che sia il piatto piuttosto che la bottiglia di vino invece che il classico conto finale.
Perché questo? Perché in palio c’è il premio denominato super-cashback con 1.500 euro di “jackpot” da destinare ad uno dei centomila italiani che avranno effettuato più pagamenti digitali.
Ministero al lavoro per arginare il problema
La strategia per individuare i soggetti che giocano scorrettamente è affidata a PagoPa, la società in house di Palazzo Chigi che gestisce l’app Io la quale è il principale portale d’accesso al cashback; al vaglio ci sono i pagamenti da pochi spiccioli effettuati a breve distanza di tempo in uno stesso dispositivo Pos.
L’idea è quella di fissare un limite al numero di micro-pagamenti validi ai fini del cashback che sarà possibile effettuare nell’arco di un giorno nello stesso negozio. Il tetto interesserà probabilmente le transazioni inferiori all’euro.
Oltre 7 milioni di italiani hanno aderito
Il cashback è scattato lo scorso 8 dicembre in via sperimentale per entrare in vigore a pieno regime all’inizio dell’anno. Oltre 7 milioni di italiani hanno aderito all’iniziativa; alla fine di febbraio quelli che hanno totalizzato a dicembre dieci o più transizioni riceveranno il cosiddetto extra cashback di Natale. Purtroppo, però solo il 3% dei partecipanti incasserà la cifra massima messa in palio dal Governo: 150 euro.
A motivo delle transazioni che per errore non sono state acquisite dal sistema è stato necessario ricalcolare a gennaio i rimborsi da erogare questo mese. In caso di mancato o non esatto accredito dei rimborsi previsti sarà possibile presentare reclamo.
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