Non si ferma l’escalation legata ai prezzi di bollette e carburanti, alimentata dal conflitto tra Russia e Ucraina, con il Governo pronto a intervenite per raffreddare gli ultimi aumenti. C'è infatti il rischio, finora scongiurato grazie alle promesse di Roma, che i camionisti organizzino uno sciopero nazionale in grado di paralizzare l'Italia e di bloccare le forniture, in particolare quelle legate ai generi di prima necessità e ai beni alimentari. Oltre a questo bisogna considerare il fatto che ci sono imprese che hanno dovuto ridurre la produzione per la carenza di materiali e per l'elevato costo dell'energia e che ora rischiano di chiudere. La parola d’ordine è agire in fretta, con misure efficaci per famiglie e imprese, ma senza pesare sul bilancio pubblico. Al momento sulla questione sono al lavoro due ministeri, quello dello Sviluppo economico e quello delle Infrastrutture e tecnologia. Venerdì 18 marzo dovrebbe essere convocato un apposito Consiglio dei ministri per varare le misure contenute in un decreto denominato Taglia prezzi. Tra le misure attese, uno sconto di 15 centesimi al litro sui carburanti, mentre per le famiglie e per le imprese si è ipotizzata la rateizzazione delle bollette.
Il decreto Taglia prezzi
È stato battezzato decreto taglia prezzi quello che conterrà un pacchetto di misure per fronteggiare i rincari di bollette e carburanti, attraverso interventi mirati sulle famiglie e sulle imprese più penalizzate dall’aumento dei costi energetici. Si ipotizza al momento uno sconto di 15 centesimi al litro alla pompa per gasolio e benzina, senza pesare sui conti pubblici, ma usando l’extra gettito dell’Iva sui carburanti incassato in questi ultimi mesi. Una misura in linea con gli interventi già pensati da Francia e Germania.
Per quanto concerne a bolletta energetica delle famiglie, si parla di estendere il sistema delle rateizzazione, per consentire di spalmare l’aumento del costo delle forniture su un periodo più ampio.
Fondo ad hoc per i ristori alle imprese
Per le imprese maggiormente esposte al caro energia e al caro carburanti, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha chiesto un rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi di un miliardo e la creazione di un ulteriore fondo ad hoc per i ristori di 800 milioni.
Lo scostamento di bilancio non ci sarà
Tutte queste misure dovrebbero essere finanziate senza gravare sul bilancio pubblico, in vista del nuovo Def e delle valutazioni di Bruxelles sulla questione. Il Governo al momento ha quindi escluso lo scostamento di bilancio invocato più volte dalle associazioni che rappresentano le varie imprese.
E così se con l’extra gettito Iva si riesce a finanziare il taglio di carburanti per un solo mese, si sta pensando di usare anche gli extra profitti delle delle imprese di alcuni settori interessati per finanziare la sforbiciata.