Per fronteggiare il caro energia sono già state «stanziate imponenti cifre, circa 9 miliardi e mezzo di euro, ma evidentemente non sufficienti». Così il primo ministro Mario Draghi si è espresso oggi su una vicenda che sta mettendo letterlamente in ginocchio l'Italia e che rischia di compromettere seriamente la ripresa economica del Paese dopo l’emergenza pandemica: il caro bollette; un problema causato in parte dalla ripresa economica post pandemica, che ha di fatto portato alla penuria di risorse, e alla crisi politica tra Russia, paese fornitore e produttore di gas, e l’Ucraina. Dalle famiglie alle grandi imprese, comprese quelle del settore dell’horeca, ovvero alberghi, bar, ristoranti, agriturismi e agenzie di viaggi, stanno soffrendo per una situazione che se non verrà prontamente arginata rischia di diventare sempre più preoccupante (ci sono anche state delle forme di protesta coi ristoratori che hanno spento le luci e acceso le candele). Gli iniziali aiuti governativi sono stati bocciati sonoramente dalle associazioni di categoria e anche per questo il primo ministro Mario Draghi oggi venerdì 11 febbraio, dopo essere stato più volte sollecitato, ha dichiarato che il Governo a stretto giro è pronto a intervenire sulla questione.
Il premier Mario Draghi
Il Governo annuncia nuove misure contro il caro bollette per bocca del primo ministro
«Il Governo dovrà fare un altro intervento che sarà presentato la prossima settimana». Questo ha dichiarato in una conferenza stampa che si è tenuta venerdì 11 febbraio a Roma il premier Mario Draghi. Le linee fondamentali di questo nuovo intervento sono «una parte di sostegno, per contenere l'emergenza, poi una parte più strutturale, con il potenziamento della produzione di energia, poi una parte legato alla fornitura, cioè assicurare la fornitura all'industria a un prezzo basso e calmierato». Ciò significa intervenire sullo stoccaggio della materia prima.
Il Governo vuole assicurare la crescita
«La priorità del Governo è assicurare la crescita, una crescita equa e sostenibile – ha ripreso Draghi - Ed è fondamentale che la crescita non sia strozzata dal caro energia. La crescita è fondamentale per tutti gli altri aspetti, per la tenuta dei conti e la credibilità internazionale dell'Italia».