Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha nuovamente rimarcato con insistenza le forti preoccupazioni per l'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime che stanno mettendo in crisi non soltanto le famiglie, ma anche le imprese, da quelle energivore (compresi gli impianti da sci) alle piccole e medie, compresi hotel (da un'indagine di Confcommercio se la crisi tra Russia e Ucraina persisterà a lungo si potrebbe arrivare a triplicare le attuali bollette), bar e ristoranti (che già a fine gennaio avevano inscenato una protesta simbolica: una cena a lume di candela). L'idea dell'Esecutivo è di reperire nuove risorse oltre a quelle già stanziate precedentemente con il decreto Sostegni e il decreto energia. Dall'inizio dell'anno sono infatti già dieci i miliardi stanziati dal Governo (2 dal decreto Sostegni e 8 dal decreto Energia) a famiglie imprese per contenere l'impennata dei prezzi legata al Caro bollette. La situazione, già difficile dalla fine del 2021 col nuovo anno si è ulteriormente inasprita. L'idea è quindi di stanziare ulteriori 16 miliardi per imprese e famiglie, con particolare attenzione per quelle più vulnerabili, in grado di calmierare le spese fino al secondo trimestre del 2022. Ma c'è anche la volontà di calmierare l'Iva al 5% per le utenze del gas.
Ecco cosa vuole fare il Governo per contenere il caro bollette
Nello specifico il premier Mario Draghi ha comunicato di aver previsto non solo «l'azzeramento degli oneri di sistema per le utenze elettriche domestiche e per le imprese», ma anche «l'abbassamento dell'Iva al 5% per le utenze del gas». A ciò si accompagnano altre misure, come ad esempio il potenziamento dei sussidi energetici per le famiglie più svantaggiate. «Seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull’economia italiana – ha ripreso il premier - Siamo attenti all’incremento del prezzo dell’energia e delle materie prime. Il governo non può fermare questi eventi ma dobbiamo muoverci con rapidità e decisione per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle nostre imprese».
Caro bollette: ecco dove potrebbe reperire le risorse il Governo
A fronte dei circa dieci miliardi euro già stanziati dall'inizio dell'anno, il Governo ha intenzione di mettere nuovamente mano al portafogli per aiutare famiglie e imprese in difficoltà, probabilmente già ad aprile. Anche in questo caso si azzardano delle ipotesi: la più invocata, ma è anche la più improbabile, al momento, è legata allo scostamento di bilancio. La manovra, tanto richiesta dai partiti, non piace al Governo e al premier, ed è quindi al momento la meno probabile. Dopodiché, c'è da capire cosa deciderà l'Unione europea, a livello di aiuti in campo energetico. Per esempio, se ci fosse il via libera all'eliminazione del tetto agli aiuti di Stato, il Governo potrebbe dare risorse direttamente alle imprese per tagliare i costi di gas e luce. Infine, l'ipotesi più probabile è che, si possano reperire nuove risorse in deficit, anche grazie ai margini concessi sul debito del patto di stabilità. C'è però da consiserare che questi interventi potrebbero fare innalzare lo spread, ovvero (la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi, considerati di riferimento).
Contro il caro energia l'Italia cerca nell'Europa un alleato
Draghi ha fatto sapere di essere al lavoro anche in sede europea per chiedere alla Commissione di mettere in atto tutte le misure «che aiutino ad affrontare l'emergenza del prezzo dell'energia». Il tema è stato già affrontato lunedì con la presidente Ursula Von Der Leyen e se ne parlerà di nuovo al Consiglio Europeo oggi.