Capri, mascherine anche all’aperto Scatta la nuova moda sull’isola?
Il sindaco Marino Lembo ha disposto l’utilizzo della protezione dall’aperitivo all’alba, ma pensa anche ad un brand per distribuirla ai turisti. Nuova tendenza in arrivo?
21 luglio 2020 | 10:05
di Federico Biffignandi
La Piazzetta di Capri
E vedere vip con mascherina nella mitica Piazzetta non sarà nemmeno difficile, anzi. Chi li nota vorrà dire che li avrà colti in fallo. Perché il sindaco di Capri Marino Lembo ormai ha deciso: la mascherina sarà obbligatoria anche per chi sosta fuori dai locali o dai negozi. «L’ordinanza è pronta - spiega - verrà emessa domattina (oggi, ndr), e mi auguro davvero che sia rispettata perché mantenere un certo comportamento significa avere a cuore Capri». L’obbligo è scattato perché l’affollamento delle stradine capresi non consente di mantenere il distanziamento consigliato per le norme anti contagio. Nel centro dell’isola dunque mascherine obbligatorie dalle 18 alle 4 del mattino, negli orari insomma dove impazza la movida.
«Non posso fare altrimenti - ha proseguito il primo cittadino - io sono il massino responsabile della sanità nel mio Comune, e questa è certamente una questione sanitaria. Siamo riusciti a non avere nessun caso di Covid nei giorni più difficili della pandemia e non vogliamo certamente rischiare di ritrovarci qualche positivo in casa proprio adesso che la stagione turistica è entrata nel pieno».
Jackie Kennedy che dettava le mode dell'isola
Ma, consapevole del disagio che la mascherina provoca soprattutto nelle località di mare, Lembo starebbe pensando di addolcire la pillola facendo produrre mascherine con il brand dell’isola da distribuire ai turisti. Una trovata che, appunto, potrebbe accendere la moda delle mascherine. Stravagante? Forse, ma nessuna delle tendenze nate da queste parti all’inizio appariva normale. Basti pensare a quando improvvisamente donne e uomini erano adornati di catene ed anelli, precursori degli hippies di lusso; e poi via via sono nati i nude look e il folklore, lo stile marinaro e quello casuale, i ciondoli portafortuna, le medaglie dorate, i sandali e i coturni. Finita? Neanche per sogno perché poi sono arrivati grandi occhiali da sole, foulard di seta da usare all’occorrenza per coprire i capelli per un’improvvisa gita in barca oppure cappelli di paglia giganti utili, ma misteriosi. Per non parlare dei pantaloni a sigaretta corti alla caviglia, che ancora oggi vengono chiamati “Capri”, sandali in cuoio, essenziali per il giorno e con strass e tacco per la sera, semplici magliette di cotone da mettere su, volendo, su larghe gonne a fantasia. I sandali capresi, detti anche di Tiberio, perché fu l’imperatore a portarli sull’isola, sono ancora oggi molto ricercati. E, infine, la mascherina?
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