In 2 milioni vogliono visitare Bergamo e Brescia, prossime tappe Pesaro 2024 e Agrigento 2025

Essere Capitale della Cutura aiuta: dopo Procida, sono pronte a brindare le due province del Nord. Poi toccherà a Pesaro 2024 e ad Agrigento 2025. A Bergamo e Brescia attesa ricaduta di 700 milioni. L’apprezzamento, spiega Zambonelli (Ascom Confcommercio): «Andrà ripagato da maggiore impegno nell’accoglienza»

31 marzo 2023 | 11:35

Come secondo i migliori auspici, la fama di Bergamo e Brescia, Capitale della Cultura 2023 si è diffusa lungo tutto il Bel Paese, notorietà improvvisa che ha portato molti connazionali a desiderare di visitare le città. Un boom di presenze che aveva già investito Procida, Capitale della Cultura 2022 e che si preparano a vivere anche Pesaro nel 2024 e Agrigento nel 2025, le prossime due città che raccoglieranno il testimone di questa ambita nomina. L’interesse, scaturito dal fatto che quasi quattro italiani su dieci sanno che le due province limitrofe quest’anno sono “Capitale della cultura”, ha spinto due milioni di connazionali a dichiarare di avere intenzione di visitare le due città, con una spesa media pro capite prevista di 350 euro, il che significherebbe una ricaduta territoriale di 700 milioni di euro, e si tramuterebbe in un raddoppio degli arrivi di connazionali nelle strutture turistiche rispetto al 2019.

Almeno secondo quanto emerso dall’indagine condotta dall’Osservatorio sul Turismo di Confcommercio, realizzato da SWG, in un focus dedicato proprio a Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura per il 2023.

Maggio e giugno i mesi ideali

Lo studio evidenzia come saranno maggio e giugno i mesi considerati ideali per visitare le due città, per almeno un turista su due l’obiettivo fondamentale sarà è la visita a musei e luoghi significativi, seguita dalla degustazione di prodotti tipici. Grande interesse è inoltre emerso in merito a manifestazioni e performance artistiche, dato che il 36% degli intervistati dichiara che intende assistere agli eventi e spettacoli organizzati per l’occasione. Quasi il 75% dei viaggiatori arriverà da Nord-Ovest e Nord–Est, il 18% da Sud e Isole, dato particolarmente significativo.

I dati dell’indagine hanno evidenziato dunque interessanti tendenze positive, indicatori che potrebbero ancora crescere: «Si tratta di una buona base di visitatori - commenta il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti -, confermata anche dai dati che ci arrivano dai nostri ristoratori ed albergatori, che dimostra come i nostri territori siano attrattivi. Siamo certi di fare ancora meglio mediante strategie di marketing che riguardino non solo le nostre attrattività culturali ma anche le nostre peculiarità a livello imprenditoriale, sia nel settore della ristorazione, che ha delle specialità riconosciute ma ancora molto da poter esprimere, sia in quello dello shopping nei nostri centri storici ricchi di eccellenze e bellezze da scoprire».

 

Per le città una prova per il futuro

Alle parole di Massoletti si affiancano quelle di Giovanni Zambonelli, presidente di Ascom Confcommercio Bergamo: «È un anno importante soprattutto in termini di presenze, che dovrà rappresentare però al tempo stesso un investimento per il futuro oltre che un banco di prova per tutto il comparto dell’ospitalità. Il rafforzamento delle destinazioni, attraverso la promozione condivisa con due territori, e lo sviluppo del turismo incoming ci dovrebbero consentire di aumentare la presenza media nelle due città’ e province. L’apprezzamento di Bergamo e Brescia come destinazioni che emerge dalla ricerca Confcommercio tra potenziali visitatori andrà ripagato da un nostro ancora maggiore impegno nell’accoglienza e nell’ospitalità, dai tavoli di bar e ristoranti agli hotel ai negozi».

Il riscontro evidenziato dal report conferma come sia proficuo investire in eventi e turismo come sottolinea in conclusione Giovanna Mavellia, segretario generale di Confcommercio Lombardia: «È una conferma di come i grandi eventi, culturali e sportivi, siano importanti catalizzatori di presenze turistiche. Questo vale oggi per Bergamo Brescia Capitale della cultura, e dovrà valere per altri appuntamenti come il Giubileo del 2025 e le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Per concretizzare al meglio queste opportunità, sono però necessari interventi per migliorare la mobilità e innovare l’offerta turistica, anche attraverso il sostegno alla formazione del personale».

Procida docet: Capitale della Cultura al turismo

Le attese di Bergamo-Brescia sono ampiamente giustificate dai risultati ottenuti da Procida che nel 2022, suo anno da Capitale, ha raddoppiato presenze e incassi con quasi 600mila sbarchi di turisti, record storico di presenze per l'isola, - dove erano stati inizialmente previsti mezzo milione di visitatori, il doppio rispetto ai 250mila turisti che arrivavano ogni anno sulla piccola isola, e che hanno scelto di visitarla anche fuori stagione, nei mesi meno caldi, dando un importante impulso alla crescita dell’economia isolana.

 

Prossime tappe: Pesaro e Agrigento

L'anno prossimo il testimone di Capitale della Cultura passerà a Pesaro 2024,  Agrigento invece è stata nominata per il 2025,  scelta tra le 10 città finaliste candidate al titolo: Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio (provincia di Viterbo), Monte Sant’Angelo (provincia di Foggia), Orvieto, Pescina (provincia de L’Aquila), Roccasecca (provincia di Frosinone) e Spoleto.

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Alberto Lupini


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