Caos passaporti, la questione sul tavolo del Ministero dell'Interno
Dopo tre anni di crisi il presidente di Fiavet-Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi, ha fatto osservare al ministro Piantedosi le continue difficoltà di settore, con ricadute sull’economia
Da disagio per la cittadinanza a danno per le imprese del turismo. L’ingorgo passaporti ha fatto saltare fino ad oggi circa 80mila viaggi organizzati, con circa 150 milioni di euro di mancate vendite per il sistema italiano delle agenzie di viaggio. È quanto emerge da un sondaggio condotto sulle agenzie di viaggio da Assoviaggi, l’associazione del turismo organizzato Confesercenti. Quasi nessuna delle agenzie si è salvata: il 96,5% segnala problemi, e ha visto lievitare da poco più di due settimane a oltre cinque il tempo necessario per riuscire a fissare un appuntamento al fine del rilascio del passaporto nella propria provincia. E, per questo, Fiavet-Confcommercio ha scritto al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sulla questione delle complicazioni burocratiche.
Caos Passaporti, Fiavet scrive al ministro Piantedosi
Dopo tre anni di crisi il presidente di Fiavet-Confcommercio, Giuseppe Ciminnisi, ha fatto osservare al Ministro le continue difficoltà di settore, con riflessi importanti sull’economia dovute anche all’attuale conflitto tra Russia e Ucraina. «Le agenzie nostre associate – osserva Ciminnisi – lamentano tempi di attesa dai due ai sei mesi per il rilascio o il rinnovo dei passaporti, questo, oltre ai limiti della crisi che viviamo, è uno scoglio che riteniamo possa essere superato agilmente, dunque chiediamo un intervento del Ministero degli Interni al fine di agevolare e velocizzare le pratiche per l’emissione o il rinnovo dei documenti di viaggio. La burocrazia digitale – conclude Ciminnisi - si sta rivelando talvolta peggiore di quella cartacea e danneggia non solo i viaggiatori, ma le imprese che commercializzano i viaggi internazionali».
Un caos, quello del mancato rilascio dei passaporti, che ha portato a disdette e mancate prenotazioni o rinvii a data da destinarsi da parte dei viaggiatori: il 39,7% delle imprese riporta di aver visto sfumare fino a 10 viaggi individuali o di gruppo, il 46,1% tra 10 e 30; ma c’è anche un 10,6%, che segnala di averne persi oltre 30. Complessivamente, ne sono saltati in media 7 per agenzia, per circa 13mila euro di vendite non effettuate.
Assoviaggi: «Intervenire con urgenza per risolvere un caos che danneggia cittadini ed imprese»
«Ringraziamo il ministro del turismo Daniela Santanchè insieme al ministro degli Interni Matteo Piantedosi per l’attenzione dimostrata sul tema del caos passaporti che ha causato e continua a causare disagi ai cittadini e danni alle imprese del turismo». Questo il commento di Gianni Rebecchi, presidente Assoviaggi, l’associazione del turismo organizzato Confesercenti. «Come abbiamo evidenziato nel nostro sondaggio, l’ingorgo passaporti ha fatto saltare già circa 80mila viaggi organizzati, con circa 150 milioni di euro di mancate vendite per il sistema italiano delle agenzie di viaggio. Un danno economico ingente per il mondo del turismo organizzato nell’anno della ripartenza dopo il lungo stop imposto dalla pandemia, ma anche un disservizio per la cittadinanza poichè il passaporto non serve solo per andare in vacanza, ma anche per i ricongiungimenti familiari, il lavoro, per i figli che non lo possiedono, un diritto alla libertà di movimento fuori dai confini europei. Bene, quindi - conclude Rebecchi - che la politica abbia risposto con tempestività al nostro grido di allarme. Ora auspichiamo che al più presto si adottino provvedimenti adeguati per risolvere il problema».
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Alberto Lupini
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