Il Canada riconosce denominazioni Ue 176 in totale, 41 le Dop e Igp italiane
14 febbraio 2017 | 18:37
Dopo sette anni di negoziati, fatti di trattative incessanti e complicate, è finalmente arrivato a conclusione il Ceta - Accordo economico e commerciale globale, favorevole sia per gli interessi europei che per quelli canadesi: per la prima volta sono stati infatti riconosciuti 176 prodotti agroalimentari ad Indicazione d'origine.
A rivelare la notizia è stato Paolo De Castro, vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, presente alla conferenza elettiva dell'Ifad - Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, essendo tra gli otto candidati alla presidenza, alla vigilia del voto della plenaria Pe sul trattato di libero scambio commerciale Ue-Canada.
Questo accordo potrebbe entrare in vigore già ad aprile 2017. «Per la prima volta sono stati riconosciuti 176 prodotti a indicazione di origine - ha detto l'europarlamentare - e anche se i 41 italiani sono una percentuale per qualcuno troppo bassa rispetto ai 230 totali tra Dop e Igp, rappresentano comunque quasi la totalità delle esportazioni agroalimentari in Canada».
De Castro ha poi ricordato che con il Ceta finirà la grande disavventura che i produttori di Prosciutto di Parma hanno avuto in quel mercato per decenni e verranno date nuove opportunità, in particolare, nel settore lattiero-caseario.
Paolo De Castro
A rivelare la notizia è stato Paolo De Castro, vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, presente alla conferenza elettiva dell'Ifad - Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, essendo tra gli otto candidati alla presidenza, alla vigilia del voto della plenaria Pe sul trattato di libero scambio commerciale Ue-Canada.
Questo accordo potrebbe entrare in vigore già ad aprile 2017. «Per la prima volta sono stati riconosciuti 176 prodotti a indicazione di origine - ha detto l'europarlamentare - e anche se i 41 italiani sono una percentuale per qualcuno troppo bassa rispetto ai 230 totali tra Dop e Igp, rappresentano comunque quasi la totalità delle esportazioni agroalimentari in Canada».
De Castro ha poi ricordato che con il Ceta finirà la grande disavventura che i produttori di Prosciutto di Parma hanno avuto in quel mercato per decenni e verranno date nuove opportunità, in particolare, nel settore lattiero-caseario.
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Alberto Lupini
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