Tra Dpcm e colori c'è troppa confusione. Conpait chiarisce: Le gelaterie possono fare asporto
Tra Dpcm e colori c'è bisogno di ricordarlo: gelaterie "pure" ma anche "bar-gelaterie" sono raggiungibili con autocertificazione per prendere dolci artigianali che non possono mancare sulle nostre tavole natalizie
21 dicembre 2020 | 15:30
Asporto sempre consentito per pasticcerie, gelaterie e ristorazione! I clienti possono tranquillamente compilare l’autocertificazione specificando che lo spostamento è dovuto per l’acquisto presso i nostri punti vendita, così come fanno per il supermercato e il tabaccaio. Naturalmente, dopo aver finito le commissioni, si rientra presso la propria abitazione senza andare a passeggio, rispettando così le regole dopo aver ritirato senza alcun problema dolci e gelati artigianali, che non possono mancare sulle nostre tavole. Vi aspettiamo numerosi». Con queste le parole il presidente Conpait Gelato, Davide Destefano, illustra le linee guida per le attività della ristorazione nella zona rossa disposta per i giorni festivi e prefestivi del periodo natalizio dal Governo Conte.
Non è indifferente, in effetti, la confusione nata dall'incrociarsi di Dpcm, decreti e colori. Giova, quindi, ribadire che non è affatto vietato uscire di casa, neanche in zona rossa. O meglio, molti sono i motivi che consentono l’uscita, dall’attività motoria (nei pressi della propria abitazione) all’espletamento dei bisogni degli animali domestici, fino alla necessità di recarsi in supermercati, botteghe, alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri, barbieri e qualsiasi locale della ristorazione per ritirare prodotti gastronomici da asporto, come pizze, gelati, cornetti, caffè e simili.
I numeri del settore
Utilizzando i dati degli studi di settore è possibile stimare le dimensioni del comparto del Gelato artigianale con vendita diretta al pubblico in 15.589 sedi di imprese attive delle quali:
L’Italia ha già sperimentato le "zone rosse", i cittadini lo sanno bene: non c’è alcun paragone con il lockdown della scorsa primavera, proprio per la possibilità consentita - nel pieno rispetto di decreti e dpcm imposti dal Governo - di recarsi liberamente in queste attività e usufruire dei loro servizi.
Asporto sempre consentito!
Non è indifferente, in effetti, la confusione nata dall'incrociarsi di Dpcm, decreti e colori. Giova, quindi, ribadire che non è affatto vietato uscire di casa, neanche in zona rossa. O meglio, molti sono i motivi che consentono l’uscita, dall’attività motoria (nei pressi della propria abitazione) all’espletamento dei bisogni degli animali domestici, fino alla necessità di recarsi in supermercati, botteghe, alimentari, farmacie e parafarmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri, barbieri e qualsiasi locale della ristorazione per ritirare prodotti gastronomici da asporto, come pizze, gelati, cornetti, caffè e simili.
I numeri del settore
Utilizzando i dati degli studi di settore è possibile stimare le dimensioni del comparto del Gelato artigianale con vendita diretta al pubblico in 15.589 sedi di imprese attive delle quali:
- Circa 7mila imprese in cui la produzione e vendita di gelati di propria produzione rappresenta il "core business"
- Oltre 3mila "bar-gelaterie" in cui il gelato costituisce una rilevante componente del volume d’affari (metà)
- Circa 5.500 pasticcerie che integrano la loro attività con la produzione e vendita di gelato di propria produzione
L’Italia ha già sperimentato le "zone rosse", i cittadini lo sanno bene: non c’è alcun paragone con il lockdown della scorsa primavera, proprio per la possibilità consentita - nel pieno rispetto di decreti e dpcm imposti dal Governo - di recarsi liberamente in queste attività e usufruire dei loro servizi.
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