Briatore chiude il Billionaire e apre una pizzeria a Montecarlo
Stagione finita per il locale in Costa Smeralda; il manger ha già lasciato la Sardegna in polemica con il sindaco di Arzachena per un'ordinanza che limita la diffusione della musica oltre la mezzanotte
19 agosto 2020 | 10:27
La scure dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha deciso la chiusura delle discoteche, ma soprattutto la decisione del sindaco di Arzachena, che con un’altra ordinanza ha imposto lo stop della musica a mezzanotte, si sono abbattute sul Billionaire, il celebre locale di Flavio Briatore, che in polemica con il primo cittadino sardo, il grillino Roberto Ragnedda, ha chiuso definitivamente le porte del suo locale per tutta la stagione 2020 e si è già trasferito a Montecarlo, dove ha appena aperto un’altra pizzeria.
Una decisione, quella di Briatore, cui ha fatto seguito un aspro botta e risposta a suon di video postati sui social con il sindaco Ragnedda, la cui ordinanza firmata a inizio settimana stabilisce anche il volume massimo della musica nei locali fino alla mezzanotte. «Il sindaco - ha detto Briatore - ha cancellato completamente la musica in Sardegna, dove non esiste una situazione di criticità, rispetto al resto d’Italia. Il tenore dell’ordinanza farebbe pensare invece a una situazione drammatica, piena di focolai. Certe restrizioni, come il volume della musica, quali effetti producono sul virus?».
L’ordinanza del sindaco di Arzachena è arrivata dopo che in Costa Smeralda si erano registrati 11 casi di positività al Covid-19, di cui 4 in uno yacht e 7 sul territorio, con ulteriori 10 persone in quarantena. Ma Briatore non ci sta: «La gente è indotta a credere che in Costa Smeralda la situazione è grave - ha aggiunto nel suo videomessaggio - il sindaco ha agito d’impulso, senza valutazioni adeguati, fa solo danni. Siamo di fronte a un’ordinanza che mette in ginocchio l’economia della zona, in primis il turismo, senza confrontarsi con le associazioni e le parti sociali. A me dispiace per i nostri clienti, i nostri dipendenti e per tutti i ragazzi che lavorano con noi». Pronta la replica del sindaco Ragnedda, sempre attraverso un video: «Sentendo Briatore pensavo fosse una parodia di Crozza, invece no - dice - Sono dalla parte degli imprenditori - aggiunge - e certe decisioni non si prendono a cuor leggero, ma è necessario rispettare le regole».
Intanto Briatore ha lasciato la Sardegna per rientrare a Montecarlo e godersi la sua nuova pizzeria, aperta solo qualche giorno fa nel Principato. La nuova scommessa del manager piemontese altro non è che il terzo anello di una catena, ormai, dopo quelli di Londra e Porto Cervo, sempre con il nome di Crazy Pizza. E a pochi giorni dall’inaugurazione, non potevano mancare le prime critiche sui social: Margherita e Marinara da 15 a 18 euro, quella con il prosciutto crudo a 23,50 euro e le cosiddette "Crazy", fino a 50 euro.
Ma non sono soltanto i prezzi a far storcere il naso ai naviganti della rete, che hanno espresso le loro critiche anche in merito a lievitazione, ingredienti e formato della pizza. Un modo come un altro per regalare un pizzico di pubblicità in più al nuovo locale del manager italiano.
Una decisione, quella di Briatore, cui ha fatto seguito un aspro botta e risposta a suon di video postati sui social con il sindaco Ragnedda, la cui ordinanza firmata a inizio settimana stabilisce anche il volume massimo della musica nei locali fino alla mezzanotte. «Il sindaco - ha detto Briatore - ha cancellato completamente la musica in Sardegna, dove non esiste una situazione di criticità, rispetto al resto d’Italia. Il tenore dell’ordinanza farebbe pensare invece a una situazione drammatica, piena di focolai. Certe restrizioni, come il volume della musica, quali effetti producono sul virus?».
L’ordinanza del sindaco di Arzachena è arrivata dopo che in Costa Smeralda si erano registrati 11 casi di positività al Covid-19, di cui 4 in uno yacht e 7 sul territorio, con ulteriori 10 persone in quarantena. Ma Briatore non ci sta: «La gente è indotta a credere che in Costa Smeralda la situazione è grave - ha aggiunto nel suo videomessaggio - il sindaco ha agito d’impulso, senza valutazioni adeguati, fa solo danni. Siamo di fronte a un’ordinanza che mette in ginocchio l’economia della zona, in primis il turismo, senza confrontarsi con le associazioni e le parti sociali. A me dispiace per i nostri clienti, i nostri dipendenti e per tutti i ragazzi che lavorano con noi». Pronta la replica del sindaco Ragnedda, sempre attraverso un video: «Sentendo Briatore pensavo fosse una parodia di Crozza, invece no - dice - Sono dalla parte degli imprenditori - aggiunge - e certe decisioni non si prendono a cuor leggero, ma è necessario rispettare le regole».
Flavio Briatore e Roberto Ragnedda
Intanto Briatore ha lasciato la Sardegna per rientrare a Montecarlo e godersi la sua nuova pizzeria, aperta solo qualche giorno fa nel Principato. La nuova scommessa del manager piemontese altro non è che il terzo anello di una catena, ormai, dopo quelli di Londra e Porto Cervo, sempre con il nome di Crazy Pizza. E a pochi giorni dall’inaugurazione, non potevano mancare le prime critiche sui social: Margherita e Marinara da 15 a 18 euro, quella con il prosciutto crudo a 23,50 euro e le cosiddette "Crazy", fino a 50 euro.
Il Crazy Pizza di Montecarlo
Ma non sono soltanto i prezzi a far storcere il naso ai naviganti della rete, che hanno espresso le loro critiche anche in merito a lievitazione, ingredienti e formato della pizza. Un modo come un altro per regalare un pizzico di pubblicità in più al nuovo locale del manager italiano.
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini
Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits
-
Policy
-
PARTNER
-
EURO-TOQUES
| Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024