Balneari, nel caos concessioni crescono anche le aggressioni agli esercenti

Aumentano le aggressioni ai balneari, alimentate da disinformazione sulla fine delle concessioni: Sib e Fiba chiedono interventi urgenti per ristabilire la legalità e la sicurezza nelle spiagge italiane

02 settembre 2024 | 17:24

La violenza contro i balneari è un fenomeno allarmante che richiede un intervento immediato e deciso. Ad esprimere solidarietà e a ciedere interventi decisi per ristabilire un clima di serenità e di legalità nelle spiagge, per garantire a tutti il diritto a godere del mare in sicurezza sono il Sindacato italiano balneari, aderente alla Fipe-Confcommercio (Federazione italiana pubblici esercizi) e la Fiba-Confesercenti (Federazione italiana imprese balneari).

Aggressione ai balneari, un clima sempre più ostile

Gli episodi di aggressione agli operatori del settore sono aumentati nelle ultime settimane, a riprova di un clima «ostile è frutto di una disinformazione fuorviante, diffusa sia da una parte della politica che da alcune Associazioni pseudo-ambientaliste», come sottolineano Antonio Capacchione e Maurizio Rustignoli, rispettivamente presidenti di Sib e Fiba.

Al centro degli alterchi anche la questione delle concessioni balneari. Un tema sempre più scottante anche per il governo, ma di cui, secondo i rappresentanti dei balneari, «si è parlato troppo e male di questo tema, creando confusione». Anche perché, come stabilito dalla legge, le concessioni dei balneari italiani sono valide fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia si è creato un vuoto normativo che ha generato situazioni anche pericolose per l'incolumità degli operatori del settore.

Aggressione ai balneari, cosa è successo?

A Porto Garibaldi (Fe) una coppia di turisti si è rifiutata di pagare il conto di un ombrellone (73 euro) al grido di “la spiaggia non è vostra”. Alle spiegazioni e alle richieste dell'esercente, però, uno dei due ha reagito mettendogli le mani al collo, tanto da richiedere l'intervento dei Carabinieri e provocando un malore al titolare. A Lido degli Estensi (Fe), invece, un altro turista, dopo aver piantato il proprio ombrellone all'interno di una zona concessa, ha reagito con violenza alla richiesta del gestore di spostarlo, provocandogli una frattura al naso. A Senigallia (An), invece, un balneare è finito all'ospedale con 15 giorni di prognosi dopo essere stato brutalmente aggredito da un gruppo di giovani che, dopo essere stati rimproverati la sera, sono tornati la mattina successiva mettendo in atto una sorta di “spedizione punitiva” nei confronti dell'esercente.

Aggressione ai balneari, urge una soluzione

Si tratta, in ogni caso, solo di alcuni episodi che però, oltre ad essere gravi, testimoniano una volta di più un clima di crescente ostilità sfociato anche in episodi di violenza. La disinformazione diffusa sui social media (e non solo), secondo cui le concessioni balneari sarebbero scadute, ha creato un clima di tensione e di sfiducia nei confronti dei gestori degli stabilimenti.

«Invitiamo - dicono Capacchione e Rustignoli - le Forze dell'Ordine a prestare attenzione a questi episodi per evitare che degenerino in problemi sociali. È fondamentale che il governo intervenga con urgenza per fare chiarezza sul futuro del settore balneare, nel rispetto dei diritti delle imprese e delle famiglie coinvolte, riconoscendo il valore delle nostre attività».

Aggressione ai balneari, com'è la situazione

Questa narrazione errata ha spinto molti turisti a ritenere di avere diritto ad occupare liberamente la spiaggia, anche all'interno delle aree concesse. Attualmente i concessionari stanno infatti operando in regime di “proroga tecnica” grazie a una autorizzazione ad hoc, ma alcuni Enti locali stanno comunque procedendo in modo autonomo.

«Gli operatori balneari - aggiungono i presidenti di Sib e Fiba - sono responsabili della cura delle aree loro assegnate, offrendo servizi di qualità, garantendo la sicurezza per i bagnanti e tutelando l'ambiente. Queste prestazioni, ovviamente, prevedono un compenso variabile in base al servizio offerto, dal base fino all'aggiuntivo. La situazione attuale, tuttavia, è ingiusta e speriamo che la verità venga presto ristabilita. Abbiamo vissuto una stagione difficile, con alcuni attacchi mediatici basati su informazioni non corrispondenti alla realtà».

Balneari, l'impegno green

Nel frattempo, Sib e l'associazione Fare Verde stanno portando avanti una campagna di sensibilizzazione per ridurre l'impatto ambientale dei mozziconi di sigaretta sulle spiagge italiane. Al centro dell'iniziativa c'è la distribuzione gratuita di portacenere portatili ai bagnanti. Un gesto semplice, ma fondamentale per prevenire l'abbandono dei mozziconi sulla sabbia anche perché i filtri delle sigarette impiegano anni a degradarsi e rilasciano sostanze inquinanti dannose per l'ambiente marino.

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Alberto Lupini


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