Lo spicchio di business che Amazon ha abbandonato è quello che consente ai consumatori locali l'acquisto di beni da venditori locali. «Stiamo notificando ai nostri venditori che non opereremo più la piattaforma su Amazon.cn (in lingua cinese, ndr) e che non daremo più i relativi servizi dal 18 luglio» si legge in un comunicato del gruppo americano.
Amazon non intende però lasciare il mercato cinese. «L’interesse di Amazon nei confronti della Cina rimane forte: abbiamo creato solide fondamenta in numerose attività di successo e continueremo a investire e crescere in Cina attraverso Amazon Global Store, Amazon Global Selling, AWS, ed i dispositivi ed i contenuti Kindle», spiega il gruppo americano di e-commerce.
Dati de
Il Sole 24 Ore dicono che il mercato cinese dell’e-commerce oggi conta 722,4 milioni di utenti, che spendono 899 dollari ciascuno in media all’anno online, secondo i dati di Statista. Da qui a quattro anni le stime sono di una crescita degli utenti a quota 931,8 milioni per una spesa annua pro capite di 984,91 dollari.
Ma quanto vale il mercato cinese dell’e-commerce? A conti fatti il mercato totale dell’e-commerce cinese, secondo Statista, vale ricavi per 584 miliardi di dollari e entro il 2022 potrebbe raggiungere quota 917,7 miliardi. A guidare le vendite è il comparto della moda con un fatturato di 195,7 miliardi, seguito dall’elettronica di consumo e dai media con 131,8 miliardi di ricavi. In prospettiva, al 2022 il fashion potrebbe arrivare secondo le stime a 310,25 miliardi di dollari, mentre il secondo posto in classifica dovrebbe essere occupato dal comparto giochi e hobby con 193,69 miliardi.
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Alberto Lupini