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Alto Adige, stop alle mascherine per chi lavora nella ristorazione

Da ieri nella provincia autonoma il personale in servizio nei ristoranti potrà sostituire la mascherina con qualsiasi cosa che copra le vie respiratorie, da uno scalda collo a un foulard, ad esempio.

 
16 luglio 2020 | 17:25

Alto Adige, stop alle mascherine per chi lavora nella ristorazione

Da ieri nella provincia autonoma il personale in servizio nei ristoranti potrà sostituire la mascherina con qualsiasi cosa che copra le vie respiratorie, da uno scalda collo a un foulard, ad esempio.

16 luglio 2020 | 17:25
 

L'Alto Adige, già dalle prime aperture post-lockdown si era mostrato rapido e deciso nel voler alleggerire le restrizioni per i suoi abitanti. Questa tendenza continua. Proprio nel giorno in cui il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato la proroga al 31 luglio di tutte le misure anti-Covid in atto nel resto d'Italia, la provincia autonoma di Bolzano ha rivisto le sue norme: tra queste, balza all'occhio l'eliminazione della mascherina nel settore della ristorazione.

Via l'obbligo delle mascherine per il personale del ristorante, van bene foulard o scaldacollo

Via l'obbligo delle mascherine per il personale del ristorante, van bene foulard o scaldacollo

Secondo quanto si comprende dalle modifiche apportate alla legge provinciale 4/2020 che stabilisce le regole per la Fase 2, il personale nella ristorazione è esentato dall'utilizzo delle mascherine. Facendo un passo indietro, è bene ricordare che alla riapertura dopo il lockdown era obbligatoria la Ffp2, iniziata la Fase 2 la provincia autonoma era passata alla mascherina chirurgica. Bene, da ieri il personale potrà fare a meno di entrambe. Sarà sufficiente l'uso di una protezione delle vie respiratorie, quindi uno scaldacollo, un foulard, un fazzoletto... Qualsiasi cosa che copra naso e bocca.



«Così facendo - dice il presidente Arno Komaptscher - semplifichiamo il lavoro degli addetti alla ristorazione e siamo in sintonia con i Paesi e le regioni limitrofe».

Anche per discoteche e sale gioco ci sono novità: riaprono, ma con norme severe. Il nuovo testo dell’allegato modifica le norme anche per queste due attività che, come deliberato dalla giunta il 23 giugno, possono riaprire i battenti dal 15 luglio. «Le discoteche e le sale gioco possono riprendere la loro attività, comunque osservando una serie di norme rigide», sottolinea Kompatscher.

Vige, ad esempio, la norma del distanziamento di 1 metro anche durante il ballo. Le vie respiratorie devono essere protette durante tutta la permanenza all’interno della discoteca, ad esclusione della sosta al tavolo. Deve essere rispettata la regola di una persona ogni 10 metri quadrati e rilevata la temperatura mediante laserscan. Vengono inoltre istituite norme in merito alla tracciabilità. I clienti delle discoteche dovranno quindi aver scaricato la App Immuni nel loro telefonino, deve esservi un servizio d’ordine al di fuori della struttura che raccolga i dati dei clienti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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