Le regole «verranno modificate e alleggerite molto presto» aveva detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Detto, fatto! Il Governo, con il ministro Roberto Speranza che ha aperto un tavolo di confronto con le Regioni, si sta, infatti, muovendo su questa linea che porterà, in particolare, a una modifica del sistema dei colori (richiesta, appunto, dalla Regioni affinché si scongiurino altre chiusure). Un’altra riunione tecnica è prevista per decidere le deroghe all’obbligo di mostrare il green pass base, che si ottiene anche con il tampone per accedere nei negozi: sì agli alimentari, alle farmacie, alle edicole e ai tabaccai; no ai fiorai, a chi vende vestitini per i neonati, alle profumerie?
Green pass nei negozi, le deroghe nel Dpcm
Verso la revisione del sistema dei colori
Per quanto riguarda il sistema dei colori anche dal ministro Speranza è considerato “superato” in un contesto in cui il virus è cambiato. Opinione sostenuta anche dal presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, coordinatore del Cts che ha detto «Il sistema di colorazione delle regioni è stato elaborato dalla Salute in epoca diversa. Che si possa arrivare a una riconsiderazione è nella logica delle cose». In attesa di cosa emergerà dal tavolo tecnico ad hoc, al momento l’intenzione di palazzo Chigi è andare avanti con le attuali norme, continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica.
Green pass: deroghe per alimentari, farmacie e in posta per la pensione
Altro nodo che sarà discusso oggi in una riunione tecnica sono le deroghe (che saranno poche) all’obbligo di mostrare il green pass base ottenuto con il solo tampone per accede ai negozi. Potrebbe arrivare già domani il Dcpm a firma di Mario Draghi con l’elenco dei negozi esentati. Il via libera dovrebbe arrivare per alimentari, farmacie ed edicole. No, invece, per comprare fiori e vestiti per bambini, per le librerie e per accedere alle profumerie e ad ogni altra attività commerciale che non sia ritenuta strettamente necessaria. Nessuna limitazione infine per fare rifornimento alle pompe di benzina e per acquistare combustibili anche per la casa (pellet, legna, ecc.). Tra le novità ci sarebbe anche l'ingresso pass free alle poste per il ritiro della pensione, mentre per gli altri servizi postali resterà necessario il green pass (base o rafforzato).
Cambia la visione delle tabaccherie
Durante i mesi più duri del lockdown nel 2020 le tabaccherie erano rimaste aperte senza limitazioni, mentre ora la visione del Governo sembra essere cambiata. I beni messi a disposizione da queste attività non dovrebbero infatti essere più considerati essenziali per la persona e pertanto sarà obbligatorio esibire il Green pass base all'ingresso. Una decisione legata, sembra, anche alla presenza in molte tabaccherie di videoslot e apparecchi per il gioco d'azzardo.
Le deroghe, se ci saranno, saranno per esigenze essenziali
Questa la linea di Palazzo Chigi anche se, appunto, è possibile che venga inserita qualche ulteriore limitata eccezione, ma solo se indispensabile ad «assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona», come scritto nel decreto legge del 7 gennaio che ha introdotto il green pass per un lungo elenco di attività: dai pubblici uffici ai servizi postali, bancari e finanziari e a diverse attività commerciali.
Al via il green pass base per parrucchieri e barbieri
Ricordiamo, infatti, che dal 20 gennaio (e fino al 31 marzo, termine dello stato di emergenza) scatterà anche l’obbligo di green pass base per andare dal parrucchiere, dal barbiere e nei centri estetici. Dal 1° febbraio green pass base per tutti gli negozi, a eccezione, appunto, di alimentari, supermercati, farmacie, edicole, tabaccai.
Green pass rafforzato nei luoghi della socialità
Dal 10 gennaio, invece, è scattato l’obbligo del super green pass (che si ottiene con la vaccinazione o con la guarigione) per accedere nei luoghi della socialità come bar, ristoranti, cinema, teatri, sale da concerto, alberghi, piscine, palestre, stadi, palazzetti e praticare sport di squadra. I no vaccinati o guariti non possono neanche eccedere a musei, mostre, spogliatoi, centri benessere e termali, sale gioco, sale scommesse e casinò. E dal primo febbraio il green pass rafforzato sarà valido sei mesi dall’ultima somministrazione e non più nove mesi.
Mascherina Ffp2 nei trasporti
La mascherina Ffp2 resta obbligatoria per salire su autobus, metropolitane, treni regionali e a lunga percorrenza, aerei e navi.
Frenata sulla quarta dose
Per quando riguarda quarta dose sì, quarta dose no, il presidente dell’Istituto superiore di sanità e membro del Comitato tecnico-scientifico, Silvio Brusaferro, frena: «Presto per parlare di quarta dose», la terza «protegge molto bene dalla malattia grave».